Via   del  DRAGO

LAGAZUOI NORD (2801 m.) Parete OVEST

Via del DRAGO

Primi salitori:  C. Barbier, A. Giambisi, C.  Platter 26-9-1969

Difficoltà: TD , dal 4° al 5°+ e passaggi di 6°-     Coefficiente di Difficoltà: 2010    Coefficiente Globale: 2211

(30*5) +(15*3)+(15*8) +(20*0,7)+(20*3)+(10*8) +(5*8)+(10*16)+(10*10) +(30*5)+(5*16) +(50*3) +(20*5) +(25*5)+(25*6) +(20*10)+(15*8) +(45*3) +(25*+0,7) +(20*0,2)+(20*0,5) = 2010

Sviluppo: 380 m. 10 + 2 lunghezze di corda.

Dislivello:  300 m.

Rischio: R2

Tempo previsto:  3-4 ore

Roccia:  da buona ad ottima, la fessura gialla è ripulita

Materiale:  sono presenti chiodi alle soste e sui passi impegnativi, necessari  8-9 rinvii, cordini per clessidre ed una serie di friend di misura media o dadi.

Punti d’appoggio:  Rif. Lagazuoi arrivo della funivia che sale dal passo Falzarego

MIE IMPRESSIONI

Percorsa nel Settembre 1997 con R. Bernard.

Via abbastanza bella, con buona roccia e di accesso comodo.

Si arriva con la funivia del Lagazuoi e in discesa all’attacco.

E’ caratterizzata da un lungo traverso (40 m.) a metà via.

Il traverso è impegnativo con solo 2 chiodi e con un passaggio che credo si possa valutare 6a.

Al traverso abbiamo trovato Bruno De Donà (il Beretta) vestito tutto di nero con un cliente.

Abbiamo fatto amicizia ed abbiamo chiacchierato per il resto della via.

CENNO GENERALE

E' una via molto bella, che supera negli unici punti deboli la strapiombante parete ovest del Lagazuoi nord; è abbastanza frequentata, ma è spesso bagnata per la fusione della neve o dopo dei temporali.

La roccia è buona, ottima nel gran diedro centrale, la chiodatura è buona e le soste ed i tiri difficili sono attrezzati.

La via sale nel settore centrale della parete Ovest, segue una linea di diedri, camini e fessure fin sotto gialli strapiombi; li evita con una lunga traversata a sinistra ed esce in vetta lungo un evidente diedro.

La prima parte della via si svolge sulla sinistra di un grande pinnacolo in parte staccato dalla parete; raggiunta la cengia mediana si traversa a sinistra sopra gli strapiombi fino a prendere il fondo del gran diedro che costituisce la direttrice della seconda parte della salita.

AVVICINAMENTO

Dall’arrivo della stazione a monte della funivia del Lagazuoi, scendere nel vallone sottostante lungo il sentiero 20b (Biv. Dalla Chiesa), continuare lungo il sentiero che resta più a monte e costeggia prima la parete ovest del Lagazuoi Sud per poi arrivare sotto le pareti del Lagazuoi Nord.

ATTACCO

L’attacco si trova al centro della parete, sulla verticale di rocce nere vicino a un diedro che si raggiunge con una cengia obliqua da sinistra a destra. (45 min.),  o ore 1,30 circa  se dal passo Falzarego.

Alla base della parete portarsi all'imbocco del canale che il grande pilastro appoggiato forma sulla sinistra con la parete.

SALITA

1)  Attaccare qualche metro a sinistra del caminetto seguendo verso destra una serie di diedri che portano ad un terrazzo detritico sotto una placca grigia verticale

(30 m IV+)  sosta su chiodo.

2)  Dalla sosta rimontare la placca verso sinistra, poi risalire verso destra fino ad un camino (ch.) superarlo prima sul fondo per poi uscire sulla parete di destra (breve passo strapiombante) e riprenderlo in alto, dove si allarga sempre più fino ad un masso incastrato; superarlo e sostare su un terrazzino.  (30 m., IV ,V ,2 ch. Sosta su chiodo)

3)  Per dei facili gradoni verso destra a un pulpito, poi in obliquo a sinistra per breve rampa (III°+, clessidra) fin sotto una placca giallo-nera.

Percorrerla direttamente per 10 m. (V°), attraversare a sinistra fino alla base di un pilastro appoggiato da superare in verticale. Sosta su 2 chiodi (40 m.; III°, IV°, V°).

4)  Proseguire direttamente per una fessura gialla verticale (V°), fin dove strapiomba ed attraversare poi a sinistra per una decina di metri (clessidre), fino ad un comodo terrazzino (30 m V, V+, VI / A0.  Sosta su 3 ch.).

5)  Attraversare verso sinistra seguendo in leggera discesa una cornice (delicato all'inizio; V°-), abbassarsi qualche metro in corrispondenza di un' interruzione (ignorare la sosta più in alto), e traversare ancora fino ad una buona sosta su 2 chiodi .

(35 m.,5 ch., IV°+, un passaggio di VI° - 6a)

6)  Salire per il sovrastante caminetto ad un terrazzo detritico; seguire poi una fessura-diedro (1 dado incastrato) fin sotto un piccolo tetto giallo da aggirare a sinistra per giungere a un terrazzo a gradoni.  Sosta su 1 chiodo  e clessidra (50 m., IV°).

7)  Per rocce articolate arrivare ad un terrazzino sotto il diedro verticale che caratterizza tutta la parete. Sosta su 2 chiodi (20 m., IV°+).

8)  Rimontare il dietro fino ad una cengia sotto una placca liscia e inclinata. 

Sosta su clessidra (50 m.,2 chiodi, IV°+, V°-)

9)  Superare la placca (V°) fin dove la parete strapiomba; spostarsi qualche metro a destra e quindi salire (cordino su clessidra V°+) in obliquo verso sinistra e rientrare nel diedro.

Proseguire direttamente lungo il diedro, su roccia ottima, superare alcuni strapiombi e uscire ad una comoda terrazza. Sosta su due chiodi (35 m., V°, V°+).

10)  Obliquare verso destra per prendere un camino da seguire fin dove si biforca a Y. Sosta su 2 clessidre (45 m., IV°).

11)  Seguire il ramo di destra, sporco di detriti, che esce sull'ampia banca ghiaiosa sotto la cima.  Sosta su spuntone (25 m., III°).

12)  Salire per gradoni fino a raggiungere la cengia circolare per la discesa (II-III°).

(Ore 4)

NOTA: Il tiro chiave, costituito da una fessura gialla leggermente friabile, ma ben chiodata, è quello che precede la cengia mediana.

Nella traversata verso sinistra, seguire la cengia più bassa, anche se molto esposta e non farsi tentare dalle cenge superiori, più ampie ma più friabili.

DISCESA

Traversare lungo la cengia verso destra (viso a monte), scendere lungo la cresta del versante Ovest passi di II (cavi metallici nel tratto finale), fino a raggiungere un canale ghiaioso della forcella della Banca di Lagazuoi che porta a una grande conca.

Scendere lungo il ghiaione fino al sentiero che porta alla Stazione di Partenza della Funivia.

(Ore 1-1,15)