GRIGNE    TORRIONE  FIORELLI

121 - Parete O, via Boga, 75 m, TD, ore 1,5-2

Itinerario di Mario Dell'Oro e Gino Esposito, 23 giugno 1935, attualmente abbastanza ripetuto, nonostante la roccia sia un po' friabile.

Ci si porta all'attacco come per la via comune, evitando il primo terzo della parete, costituito dall'infido basamento.

Una fessura di 45 m solca la parte centrale della parete, e finisce sotto uno strapiombo: percorrerla con due lunghezze brevi (IV, IV+ e V).

Si supera il tetto verso sin., nel suo punto meno ampio (V, Al e un passo in A2) e al di sopra ci si infila in una fessura di 10 m, strapiombante all'inizio (IV+, eh.), e si arriva ad una macchia d'erba.

Con altre due brevi lunghezze si raggiunge una cengia, poi una fessura con un blocco incastrato, e infine gli sfasciumi della vetta (IV e III).

122 - Parete NO, via Bramani, 70 m, D, 1 ora

Il primo tratto fu scalato da Erminio Dones, Angelo Vassalli e Luigi Bollani, il 24-8-1912: si sale il camino di 30 m che porta alla forcella fra lo spuntone e il Torrione (III e IV, 1 eh.).

Da qui Vitale Bramani con Manlio Castiglione 13 giugno 1926, sei metri sopra la forcella traversarono a d. su una paretina, doppiarono lo spigolo (III) e si abbassarono su un ripiano detritico.

Bramani andò a d. su un ballatoio, quindi per una placca (IV+) pervenne alle facili rocce sommitali, mentre Benvenuto Basili, con Angelo Parini e Renato Ferrari, 8 luglio 1933, salirono direttamente, superando il labbro destro di una placca che formava tetto (V) e per una fessura strapiombante arrivarono nei pressi della vetta. La parte più interessante di questo itinerario è però il camino inferiore, che può essere scelto come variante alla via comune.