RELAZIONE  Via FEDELE   PUNTA  EMMA   2617 m.

 

Punta Emma  Parete Sud / Est - Via Fedele

CENNO GENERALE

Il torrione che sovrasta il Rifugio Vajolet è conosciuto per la Fessura Piàz.

Oltre alla Via Piaz ci sono altre vie interessanti come la Via Fedele, a sinistra dello spigolo Steger, che offre una roccia ottima e difficoltà omogenee e costanti.

La via si svolge sul tratto che guarda Gardéccia, secondo la linea che suddivide la parete Sud Ovest, che cade nella gola della Forcella della Punta e la Parete Nord Est che guarda il Rifugio del Vajolet.

ACCESSO

Dal Rif. Vajolet andare verso la parete Est della Punta Emma e seguire una cengia che porta verso sinistra (Sud) fino alla base di una rampa che sale a sinistra.

La rampa fa parte della Via Steger ed è generalmente usata anche per la via da noi descritta, in modo da evitare i primi 140 m originali, più difficili. 15 minuti.

Primi salitori:  F. Bernard, G. Masè Dari, 16-7-1929

Difficoltà:   IV sup. con un passo di V           Coefficiente di Difficoltà:  744    Coefficiente Globale: 818

(10*0,7)+(15*5) +(30*0,5) +(15*0,5)+(20*3) +(30*0,3) +(40*0,5) +(30*0,5) +(15*0,5)+(15*0,2) +(20*0,5) +(25*5) +(30*3)+(10*8) +(40*3) +(30*3) +(50*0,2) = 744

Lunghezza:  300 m., 8 lunghezze, 420 m., 12 lunghezze (percorso originale)

Rischio: R2

Tempi:  ore 3-4, ore 5 per percorso originale

Materiale:  La via è attrezzata, portare solo normale dotazione alpinistica e qualche friends

Punti di appoggio:  Rifugio Gardeccia, Rifugio Vajolet 2243 m. a 40 minuti per comoda mulattiera . CAI/SAT, tel. 0462/6 32 92, aperto dal 10.6 al 30.9 con 114 posti letto.

SALITA

L' itinerario originale parte dalla base, ma la via si può raggiungere dalla rampa della Via Steger, proseguire per la stessa traversando; in questo modo si evita il tratto iniziale poco interessante.

Dal Rif. del Vaiolet, 2243 m, dirigersi alla base della Parete Est verso una cengia che porta, da destra a sinistra, fino alla gola che scende verso la valle del Vajolet dalla Forcella della Punta Emma (30 minuti).

Seguire la cengia fino all'attacco di un camino.

1)  Salire il camino oltre a un masso incastrato (25 m; III e IV+).

2)   Superare un altro camino con un altro masso incastrato, fino ad uno spuntone (30 m; III).

3)   Dallo spuntone attraversare a destra e salire per una fessura fino ad un terrazzino (35 m; III e IV).

4)   Salire leggermente a destra per una rampa facile per 30 m.

Poi per dei gradoni fino ad uno spuntone e per una fessura ad un grande spuntone a sinistra (40 m; IV e IV-).

Fino a qui oggi però si arriva abitualmente evitando questo tratto della via salendo per l'evidente rampa ascendente verso sinistra che si trova sotto la fessura della via Piaz.

L'attacco è in comune anche con la via di Steger.

Dalla base della rampa:

1 o 5)  Salire per il canale, ora sul fondo ora sulla costola senza via obbligata. Sosta su spuntone e dado (40 m; III).

2 o 6)  Proseguire ancora per il canale, dopo 20 m. spostarsi leggermente all'esterno. Sosta su chiodi (30 m; III).

Fino a qui è in comune con la Via Steger.

3 o 7)  Spostarsi a sinistra per una facile cengia friabile. Sosta dopo 30 m su dadi (II, III).

4 o 8)   Andare ancora a sinistra, girare lo spigolo e arrivare sulla cima di un pilastro (20 m; III). Sosta su spuntone e clessidra nella fessura.

Qui si ricongiunge con la via originale.

5 o 9)  Salire il diedro nero (ch.), a sinistra sulla costola, poi ritornare nella fessura di destra Sosta in cima a un pilastrino (ch.; 25 m; IV+).

6 o 10)  Salire una sequenza di salti verticali su roccia ottima e nera, leggermente a sinistra (3 ch.).

Al 3° chiodo spostarsi in diagonale a sinistra e arrivare al fondo di un camino con una esposta traversata senza protezioni (40 m; IV+ ; 1 passo di V).

Sosta in nicchia (1 ch., 1 cuneo).

7 o 11)  Salire il camino (1 ch.) per 40 m. Sosta su una piazzola con 1 ch. (IV).

8 o 12)  Proseguire per il camino (1 ch.) fino dove diminuiscono le difficoltà (30 m; IV). Sosta su spuntone.

Da qui per rocce facili (II) in cima.

DISCESA

Dalla vetta scendere verso Nord-Ovest (ometti, tracce di sentiero) fin sopra la forcella di Punta Emma.

Calarsi in doppia 25 m, l'ultima parte è nel vuoto, sulla forcella ed in breve al sentiero della Gola delle Torri.

(15 minuti, Ore 1 ai rifugi)