CROZ dell’ ALTISSIMO (2680 m.)

Pilastro Destro - Parete Ovest - Via  DIBONA-Rizzi

Primi salitori:  A. Dibona, Guido e Max Mayer, L. Rizzi, 1910

Difficoltà:  massimo VI+ o V+ e A0, in prevalenza IV+                 Coefficiente Difficoltà: 4498            Coefficiente Globale: 5622/6297

(100*0,5) +(50*0,5) +(100*0,2) +(50*0,2) +(30*5) +(40*0,5) +(200*0) +(40*5) +(30*10) +(40*10) +(30*10) +(40*10) +(50*0,2) +(50*3) +(50*0,5) +(50*0,5) +(50*10) +(40*5)

+(30*3) +(20*10)+(20*3) +(30*10) +(30*10) +(40*5) +(5*10)+(25*5) +(30*5) +(50*0,2) +(40*5) +(40*0,7) =  4498   1400m.

Dislivello: 1000 m.

Sviluppo:  1400 m.

Rischio: R5/R6

Materiale: serie di nuts e friend (meglio raddoppiare le misure medie e avere qualche misura grande fino al 4 Camelot), martello e qualche chiodo, due mezze corde (possibilmente da 60 m).

Tempi:  10/14 ore, a seconda dell'itinerario seguito nella prima parte della via

MIE IMPRESSIONI

Via indubbiamente grandiosa e valida storicamente, discontinua, purtroppo con roccia a tratti friabile e specialmente in alto che diventa addirittura pericolosa.

Il mio amico Giovanni Turconi si è fatto male abbastanza seriamente per il distacco di un intero pulpito.

Non mi sento di consigliarla.

CROZ dell’ Altissimo 2339 m.  Via DIBONA

Via molto alpinistica da non sottovalutare, poco chiodata, a zone da cercare e con roccia mediamente mediocre (qualche zona pericolosa e poco proteggibile).

Una grande via che non finisce mai, una notevole impresa di Dibona.

ACCESSO

Raggiungere Andalo vicino a Molveno (omonimo lago).

Prendere la strada che porta alla località Pradel (rifugi e albergi), che ha il divieto di transito se non si è clienti di una struttura ricettiva (per il ritorno il rifugio o l'albergo dove si è stati clienti può rilasciare apposito scontrino lasciapassare).

AVVICINAMENTO

Prendere il grande sentiero per il rifugio Croz dell'Altissimo, seguirlo in piano-leggera discesa fino al greto secco che proviene dal diedro dove sale la via. (1 ora)
Il diedro non è il primo che si incontra, dove invece sale la via Armani, è il secondo, inizialmente non visibile.

ATTACCO

Dal sentiero imboccare il greto secco del torrente che sale verso il grande diedro dove sale la via.

Arrivati contro degli strapiombi, salire a sinistra per detriti e roccette, traversare ancora a sinistra contornando il bordo della fascia rocciosa, e poi salirla nella prima evidente zona più facile (1 passaggio di III).

Si arriva così ad una cengia detritica e rocciosa da seguire verso destra (rocce spesso bagnate e scivolose, esposto) fino ad un salto da cui scendere su detriti.

Prima sosta poco più sopra da attrezzare (eventualmente il tratto può essere percorso con maggiore sicurezza in cordata).

Nota: è possibile anche pernottare al Rif. Croz dell'Altissimo, più vicino all'attacco, ma più scomodo se si vuole ripassare al rifugio al ritorno.

SALITA

1) III: traversare a destra fino ad una zona erbosa da risalire in obliquo a destra a prendere una cengia da seguire verso destra in orizzontale. Cengia a zone esposta e delicata (1 chiodo). Continuare lungamente fino a quando la cengia si allarga (dopo circa 100 m).

2) III (passi): salire un diedro con mughi; dopo circa 50 m sostare su mughi.

3) II: salire ancora per mughi fino ad arrivare ad una cengia sotto gli strapiombi.

Attraversare a sinistra fino al diedro-camino della via o a destra fino al termine degli strapiombi, arrivando ad una rampa facile che sale a sinistra sopra gli strapiombi.

4) II: salire per la rampa e raggiungere una zona a sinistra con una placca rocciosa (visibile uno spit a sinistra alla base di un diedro erboso).

5) IV+: traversare verso sinistra la placca rocciosa, poi salire e sostare poco sopra.

6) III: salire ad una cengia.

7) I: traversare a sinistra su cengia con erba e poi su rocce e detriti fino alla base del colatoio centrale (circa 200 m).

Sostare alla base del camino più a sinistra (sosta da attrezzare).

8) IV+: salire il camino su roccia delicata, marcia sul lato sinistro, fino ad una sosta con due chiodi. Rocce liscie e detriti.

9) V+: continuare diritti su placca con appigli da tastare (non proteggibile per circa 10 m), mirando a un tetto con chiodo. Dal chiodo contornare il tetto sulla destra seguendo la fessura formata dal tetto con la placca.

Proseguire su placche delicate fino alla sosta sotto uno strapiombo.

10) V+: salire la placca con roccia molto compatta e uscire sul bordo destro dello strapiombo; continuare fino ad una zona con roccia un pò marcia e poco proteggibile, puntando a sinistra in alto ad un grosso tetto con sosta su chiodi.

Il tetto è il cosiddetto "masso squarciato".

11) VI+ o V+ e A0: salire diritti (2 chiodi), poi attraversare nella spaccatura viscida e a tratti marcia (2 chiodi, friends medi), poi uscire sul bordo destro del tetto.

Continuare per placca fino ad una sosta a chiodi.

12) V+: continuare su roccia buona ma lisciata, fino ad una lama da salire con qualche movimento in dulfer, quindi superare un diedro delicato e sostare poco sotto una cengia ormai visibile (sosta da attrezzare).

13) II: salire alla cengia erbosa, in una specie di conca, e attraversare sulla cengia verso destra; sosta da attrezzare dopo circa 50 m.

14) IV: continuare ancora salendo in diagonale verso destra per prati, quindi arrampicare su un diedro-placca e roccette e sostare dopo circa 50 m su mughi.

Qui si è sul "filo" dello spigolo (in realtà poco definito, ma andando a destra c'è un precipizio, il limite destro dello spigolo).

15) III: continuare diritti per mughi e roccette per circa 50 m.

16) III: ancora per roccette e mughi fino ad un roccione fra i mughi (circa 50m, si arriva vicino a uno sperone roccioso). Sosta su mughi.

17) V+: andare a destra, verso un evidente camino da salire per circa 50m, sosta da attrezzare.

18) IV+: continuare diritto su roccia delicata, fino ad uscire in cima allo sperone tra grossi spuntoni, sosta su spuntoni.

19) IV: salire per una rampa rocciosa su un nuovo sperone (chiodo), fino alla base di una parete più compatta (sosta da attrezzare).

20) V+, IV-: salire la placca, roccia delicata e poco proteggibile, fino al suo termine e traversare a sinistra ad una zona con mughi.

Risalire fino alla base di una placca compatta (sosta su mughi).

21) V+: salire la placca prima appoggiata e poi verticale, puntando ad un primo chiodo in una lama arrotondata che deve essere salita direttamente.

Ci sono altri due chiodi, dopo i quali andare un pò a sinistra ed infine diritto ad una sosta.

22) V+: salire verso un'altra placca (chiodo alla base di una fessura); salire il diedro alla destra della fessura, poi continuare diritti per placca compatta con qualche lama fino ad un pianoro alla base di un altro risalto dello spigolo, sosta su masso.

23) IV+: il risalto va affrontato procedendo diritti dalla sosta cercando i punti deboli della parete (2-3 chiodi) e mirando poi ad un mugo dal quale traversare a destra su cengia rocciosa ad una sosta a chiodi.

24) IV+, un passo di V+: attraversare ancora a destra fino al filo dello spigolo, quindi seguirlo su rocce articolate.

Superare un breve salto più impegnativo, poi andare facilmente a sinistra alla base di una rampa di rocce erbose (sosta da attrezzare).

25) IV+: su per la rampa, arrivando ad una zona di rocce compatte (saltino) da salire con facilità sulla destra, quindi arrivare ad una marcata cengia (sosta da attrezzare).

26) I / II: traversare a lungo verso sinistra sulla cengia, prima in piano e poi in leggera discesa, fino alla base di un grande colatoio (circa 50 m).

27-28) IV+: salire nel colatoio per due tiri (sosta intermedia da attrezzare) su rocce articolate ma molto marce, fino alla cresta sommitale da cui in breve si arriva alla vetta (grande croce).

Grande pericolo di caduta sassi per il movimento della corda.

DISCESA

Dalla vetta per rocce facili scendere sul lato opposto e poi continuare per un evidente sentiero tracciato e segnato che, con lungo percorso e vari saliscendi (attenzione, molti buchi carsici nel terreno) arriva ad un bosco ed in seguito ad un edificio da contornare a destra per salire all'arrivo della seggiovia.

Scendere a sinistra della seggiovia per strada sterrata, fino ad arrivare dopo circa 50 m ad una abitazione visibile a destra. Per sterrata continuare diritti in discesa fino a tornare alla località Pradel.

(ore 1.30/1.45)