BRENTA ALTA - Via Oggioni-Aiazzi  Parete Nord-Est

Gran diedro Nord-est (via Oggioni-Aiazzi)

Primi salitori:  Josve Aiazzi e Andrea Oggioni, 25-26 luglio 1953

Difficoltà:  V+, A2           Coefficiente Difficoltà:  3852   Coefficiente Globale: 4622

(20*3)+(15*8) +(30*10)+(10*18) +(25*14)+(10*6) +(20*8)+(10*16)+(10*3) +(15*8)+(10*16) +(15*16)+(5*6) +(25*3)+(10*6) +(25*5)+(5*16) +(30*10) +(15*18)+(15*10) +(20*18)+(20*10) +(75*0,5) +(75*3) = 3852  500m.

Sviluppo:  500 m, di cui i primi 300 con difficoltà continue

Rischio: R4

Materiale:  chiodi e cunei usati dai primi salitori circa 120; attualmente ce ne sono circa 80. La chiodatura è sufficiente, ma non sempre sicura. Tutti i punti di sosta hanno 1 o 2 chiodi.

Tempi:  7-8 ore   

Questa via, molto ripetuta perché attraente dal punto di vista estetico, non lo è invece per la bellezza dell'arrampicata che è mista (libera e artificiale) e si svolge in parte in camini e fessure con roccia qualche volta friabile.

SALITA

Arrivare sotto la parete come per la via Detassis.

1)  Attaccare sul fondo del diedro, su roccia gialla e friabile, e per il fianco sinistro, strapiombante, raggiungere una profonda nicchia, che si prolunga verso destra in una rampa coperta (35 m; IV e V).

2)  Seguirla per qualche metro, poi superare un camino nero obliquo a destra, strapiombante (30 m; V+, poi A2) fino ad uno scomodo punto di sosta.

3)  Una fessura verticale (A1, VI-) riporta sul fondo del camino umido e strapiombante che si sale per 10 m. (V-), poi traversare su placche alcuni metri a destra (VI-) per raggiungere una piccola terrazza (35 m).

4)  Seguire una fessura grigia verticale (V, A1) che porta sotto un tetto, che si supera (IV) attraverso un buco in rocce friabili (30 m).

5)  Spostarsi di qualche metro a destra e superare una fessura nera che porta a una comoda cengia (25 m; V, A1).

6)  Salire un pò a sinistra un diedro giallo strapiombante (A1) da cui uscire a sinistra (V-) su gradini, nel fondo del grande diedro (20 m).

7)  Scalare sul fianco sinistro, su roccia grigia (35 m; IV, poi V-).

8)  Continuare nella fessura nera sul fondo del diedro, prima un pò a sinistra, poi verso destra (30 m; V-, 1 pass. A1) fino a un buon punto di sosta.

9)  A destra di strapiombi superare una fessura gialla verticale, che poi diventa nera, verticale (30 m; V+); posto di fermata scomodo (gli strapiombi si possono anche superare sulla sinistra: A2).

10)  Salire fin sotto un tetto, aggirarlo a sinistra, poi proseguire diritto fino ad un altro strapiombo da superare a destra (30 m; A2, V+).

11)  Salire la fessura-camino sul fondo del diedro, nera e strapiombante, finché si apre a camino (40 m; A2, poi V+), fine delle difficoltà.

12-13-14-15)  Raggiungere a sinistra uno sperone arrotondato e salirlo, tornando in alto verso destra nel camino finale del gran diedro (150 m; III e IV), fin sulla cresta E.

(Dalla fine delle difficoltà si può anche attraversare per circa 100 m a sinistra, poi uscire in cresta per camini: III).

Per la cresta E, in 20 minuti si arriva sulla cima (ore 7-8 dall'attacco).