TESTA del BARTOLDO

Via del Camino Terschak

La via si svolge sulla più alta e poderosa cima del Gruppo, offre forse l'arrampicata più bella del Pomagagnon.

Arrampicata esclusivamente in camini, molto impegnativa

Dall'arrampicata col braccio nella fessura all'arrampicata in spaccata sono presenti tutte le tecniche di scalata dei camini.

Comunque questa ascensione non deve essere sottovalutata.

Primi salitori:  F. Terschak, H. Kees, 1913

Difficoltà:  V- (1 lunghezza), IV+, per lo più IV e III, raramente più facile

Coefficiente Difficoltà: 915   Coefficiente Globale: 1052

(40*0,2) +(30*0,2) +(20*0,5)+(20*3) +(40*0,5) +(40*3) +(40*5) +(40*0,5) +(30*0,2) +(20*3)+(20*5) +(20*3)+(20*5) +(40*0,5) +(15*2)+(10*6) +(35*0,2) +(40*0,7) =  915   540m.

Lunghezza:  oltre 500 m. fino alla quinta cengia

Sviluppo:  540 m.

Rischio: R3

Tempi:  5-7 ore dall'attacco

Materiale:  non ci sono chiodi di ancoraggio, un solo chiodo intermedio nel tiro chiave.

ACCESSO

Da Cortina d'Ampezzo, 1210 m.

A sinistra dalla Cima della Testa del Bartoldo una imponente gola gialla sbocca nel pietrisco del ghiaione del Pomagagnon.

A destra di questa gola sale in linea retta un evidente camino che arriva alla quinta cengia.

Da questa, salendo a Est, raggiungere la cima, oppure, scendere verso Ovest per raggiungere il grande ghiaione.

ATTACCO

Portarsi all'inizio del ghiaione del Pomagagnon.

Scendere a destra verso il punto più alto del ghiaione sotto l'imponente gola.

Qui si trova l'attacco.

1 ora 30 min. da Cortina.

SALITA

1)  Portarsi a destra su una stretta cengia verso dei mughi (II).

2)  Proseguire ancora 10 m. sulla cengia, poi a sinistra di una fessura salire per 10 m (III), infine traversare a destra (IV-) ad un punto di sosta nella fessura.

3)  Salire in un camino, superare il primo blocco, strisciare sotto il secondo (III), arrivare ad uno strapiombo da aggirare a destra.

4)  Scalare un camino, e poi schivando la parete a destra portarsi ad un punto di sosta (40 m, III).

5)  Proseguire nel camino, superare un blocco incastrato, portarsi ad un punto di sosta (40 m, IV).

6)  Salire sulla destra del camino, qui abbastanza largo, sotto ad un grande strapiombo.

Dietro allo strapiombo per un foro arrivare su una grande cengia (40 m, IV+).

7)  Scalare a sinistra vicino al camino su una parete friabile fino ad uno scomodo punto di sosta (40 m, III).

8)  Tornare a destra nel camino e rimanendo nel fondo superare 2 blocchi (II) fino ad un punto di sosta (30 m).

9)  Delle tre fessure che qui iniziano, seguire quella centrale, (IV), poi portarsi a sinistra e superare uno strapiombo (ottima roccia) fino ad un punto di sosta (IV+).

10)  Da qui scalare fino a una liscia fessura strapiombante.

Sotto di essa portarsi 5 m. a destra, superare un rigonfiamento, portarsi sulla lista che riporta a destra nel camino (40 m, IV+).

11)  Salire all' inizio su detriti, poi per un gradone (III) portarsi ad un punto di sosta nella fessura (40 m).

12)  Con il braccio nella fessura (V- un chiodo) salire sotto a un tetto molto sporgente.

Scalare in un camino orizzontale fra il tetto e la parete a sinistra (IV, blocco incastrato), finché, vicino alla cresta, si può abbandonarlo e raggiungere, su facile roccia, un punto di sosta (25 m).

13)  Portarsi a destra dove il camino prosegue e ad un punto di sosta vicino ad un blocco (35 m, II).

14)  Nel camino in opposizione uscire sulla quinta cengia (40 m, III+).

Ora, salire a Est sulla quinta cengia, e da lì raggiungere la cima (30 minuti).

Attenzione: nell'ultima parte della cengia la roccia è friabile

DISCESA

Dalla cima tornare all'uscita sulla quinta cengia, e da questa scendere alla colata detritica e all'attacco

(20 min.).