RELAZIONE Via Dall'Oglio-Consiglio alla CIMA del LAGO

Primi salitori:  P. Consiglio, M. Dall’Oglio, G. Micarelli, 6 agosto 1954

Difficoltà:  D max: 4°+/5°    Coefficiente Difficoltà: 739   Coefficiente Globale: 812

(30*0,2)+(25*0,5) +(25*0,2)+(25*0,5) +(50*0,5) +(50*0,7) +(65*0) +(15*0,5)+(10*5) +(35*3)+(5*5) +(25*3)+(20*0,5) +(20*5)+(20*3)+(15*4) +(50*3) = 739

Dislivello:  360 m.

Sviluppo:  430 m. , 8-9 lunghezze di corda più un breve tratto intermedio facile.

Rischio: R2

Tempi:  Salita 4–5 ore, 7.15 totali

Roccia:  molto buona; nella parte bassa con qualche detrito

Materiale:  Normale dotazione alpinistica e qualche friend o dado per il diedro della parte alta; utili anche alcuni cordini per clessidre, 3 – 4 chiodi solo se si segue la variante.

Versante:  Sud Ovest

Punti d’appoggio:  Rifugio Scotoni, m 2040, privato, posti 20, aperto dal 20/6 al

 20/9, durante la stagione sciistica solo ristoro, tel. 0471 84 73 30.

Rifugio Lagazuoi, m 2752, privato, posti 75, aperto dal 20/6 al 20/9 e durante la stagione sciistica, tel. 0436 86 73 03.

CIMA DEL LAGO m. 2650  diedro Sud-Ovest

Via molto bella, su roccia buona nella prima metà ed eccellente nella seconda metà, ricca di punti naturali di assicurazione e comunque ben attrezzata nei tratti difficili del diedro superiore, con esposizione ed arrampicata costante e difficoltà abbordabili.

La prima parte della via si svolge su facili gradoni a sinistra del diedro che separa la Cima dalla Torre del Lago, che in questo tratto presenta delle zone strapiombanti; a metà parete si sposta verso destra per una evidente cengia e si immette nel diedro vero e proprio, che viene seguito fino in cima.

ACCESSO GENERALE

Dalla Capanna Alpina (loc. Armentarola), che si raggiunge in auto scendendo dal Passo Falzarego in Val Parola e girando a destra prima dell'abitato di S. Cassiano.

ACCESSO

Ci sono 3 possibilità:
A) (alternativa meno faticosa) da Passo Falzarego prendere la funivia del Lagazuoi e scendere al sentiero segnalato per il rifugio Scotoni (o per il lago Lagazuoi).

Raggiunto il lago (2182 m) proseguire in piano verso il ghiaione che scende dalla Cima del Lago.
Arrivati all'altezza del Gran Diedro tra Torre del Lago e Cima del Lago, risalire le ghiaie verso una rampa di rocce chiare e facili, un 40/50 m. dal Gran Diedro.

(ore 1.40)
B) salire da Armentarola al rifugio Scotoni, quindi al lago e all'attacco.

(ore 1.50)
C) da Passo Falzarego salire a piedi a Forcella Lagazuoi, dove si scavalca e si raggiunge il sentiero dell'alternativa  A. 

(ore 1.50)

Appena sbucati sulla cresta, seguirla a sinistra per 30 m, fino a due caratteristici massi gemelli (ometti), oltrepassarli e girare a destra (sentiero).
Continuare a scendere a destra per un canale ghiaioso, fino a che diventa più ripido (passo di II+).
Traversare a destra sotto la parete, poi procedere fino alla Forcella del Lago.
Scendere a destra per il sentiero segnalato in pochi minuti al lago.

Dal lago si può:
A) seguire il sentiero che porta al rifugio Scotoni, Capanna Alpina, Armentarola (da dove si prende la corriera per tornare al passo Falzarego);
B) risalire alla forcella Lagazuoi (m. 2571) e da lì scendere a piedi al passo Falzarego;
C) risalire alla stazione della funivia del Falzarego.

I tempi sono equivalenti (ore 1.30-1.40).

ACCESSO

Dalla Capanna Alpina, m 1726 (che si raggiunge da San Cassiano in Val Badia per strada asfaltata), salire per stradina al Rifugio Scotoni. m 1985 (ore 0,30) e poi al Laghetto del Lagazuoi (m. 2180, ore 1; qui si può giungere anche dalla funivia del Lagazuoi, in discesa, meno faticosamente, ma poi bisogna fare la salita al ritorno se si vuole riprendere l’auto al Passo Falzarego).

Dal laghetto prendere il sentiero per la Forcella del Lago (segnavia 20B), che si segue passando alla base delle rocce della Cima Scotoni fino all’imbocco del ripido canale che sale alla forcella (fra Cima Scotoni e Torre del Lago).

Traversare il ghiaione verso sinistra, verso la base delle rocce della Torre del Lago; scendere un po’ per ghiaie e risalire (traccia nei detriti) fino alla base della parete della Cima del Lago.

L’attacco è circa 20 m. sotto a sinistra del punto più alto delle ghiaie (rocce bianche), circa 50 m. a sinistra della verticale del grande ed evidente diedro superiore formato dalle rocce gialle della Torre del Lago e quelle grigie e articolate della Cima del Lago.

ATTACCO

Dal rifugio Lagazuoi scendere sul sentiero N°. 20 al lago di Lagazuoi ed abbandonando il sentiero si va ad aggirare il lago e più in alto la base della Torre del Lago, salire in cima al cono di ghiaie che sta alla base del gran diedro; l'attacco è in corrispondenza di un piccolo terrazzo subito a sinistra di un canale.

Provenendo da Capanna Alpina salire per il sentiero N°. 20 al rifugio Scotoni ed ancora più su al lago di Lagazuoi; da qui come sopra.

SALITA

Dall’attacco salire in leggera diagonale verso sinistra, per rocce articolate, lungo la depressione della parete (come un diedro molto aperto), che permette di raggiungere la grande cengia a metà parete (sotto una fascia strapiombante; dall’attacco la cengia è intuibile ma non visibile).

Traversare a destra lungo la cengia fino al grande diedro superiore che segna la seconda parte della salita.

La prima parte è percorribile senza via obbligata, ma se si segue il percorso descritto si incontrano tutte le soste attrezzate.

1)  Rimontare le facili rocce su una costola fra due canali che porta ad una prima cengia con detriti (30 m, 2°, pass. 3°, 1C); seguire la cengia verso sinistra fino ad una sosta attrezzata (25 m, 1°).

55 m; 2°, 3°; 1C, 2CF.

2)  Salire ora in verticale, sempre tendendo leggermente a sinistra, portandosi verso la grande depressione-diedro della parete, superando delle pareti articolate sporche di detrito, sosta su uno spuntone in una delle molte cenge.

50 m; 2°, 3°.

3)  Continuare allo stesso modo fino a portarsi su una cengia con comoda sosta.

50 m; 3°; 2CF.

4)  Salire in verticale (sulla destra ci sono delle rocce giallo-nere che segnano il limite della depressione della parete ed in alto una torretta gialla poco sotto la cengia mediana), puntando alla cengia che si raggiunge subito a sinistra della torretta gialla (possibile sosta intermedia con 2CF dopo 25 m.); sosta comoda sulla cengia.

50 m; 3°, 3°+; 1C, 2CF.

5)  Seguire la cengia verso destra sotto la fascia strapiombante di metà parete, aggirando uno spigolo con strapiombi rossicci, percorrerla prima in piano e poi in leggera discesa fino a pochi metri prima del fondo del grande diedro superiore (circa 20 m. dopo aver aggirato lo spigolo c'è una nicchia nera).

65 m; 0°.

6)  Salire ad una nicchia sotto la fascia strapiombante, uscire a destra per una fessura strapiombante (10 m, 3°, pass. di 4°+, 1C).

Rimontare delle rocce più articolate in diagonale a destra fino a raggiungere il fondo del diedro dove si sosta (15 m, 3°, 1CL).

25 m; 3°, 4°+; 1C, 2CF.

7)  Dalla sosta, sotto una fessura verticale, salire e girare a destra una costola (5 m, 4°+, 1C), seguire poi una fessura in verticale a sinistra del fondo del diedro.

Rimontare la fessura fino ad una comoda sosta su terrazzino (35 m, 4°, pass. 4°+, 3C).

40 m; 4°, 4°+; 4C, 2CF.

8)  Continuare a sinistra del fondo del diedro su roccia articolata, fino ad una nicchia poco pronunciata, circa 20 m. sotto al pilastro roccioso giallo-grigio che divide in due il diedro.

45 m; 3°, 4°; 1C, 1CLF.

9)  Salire la fessura principale del diedro fin sotto il pilastro che lo divide (20 m, 4°); prendere la fessura a destra, superare qualche passo leggermente strapiombante ma appigliato (15 m, 4°+, 1C).

Quando la fessura piega leggermente a sinistra le difficoltà diminuiscono, raggiungere un primo spiazzo (10 m, 4°-) e poi un secondo terrazzino con sosta (5 m, 4°+, 1C). 

50 m; 4°, 4°+; 2C, 2CF.

10)  Continuare nel diedro fino ad un terrazzino con 1CL (20 m, 4°, 1CL), e poi lungo la parete articolata a sinistra del diedro su roccia molto solida, uscire sulla cresta sommitale circa 10 m. a sinistra dello sbocco del diedro (30 m, 4°-, sosta su spuntone).

50 m; 4°; 1CL.

DISCESA

Dall’uscita della via (circa 50 m sotto la vicina cima della Torre del Lago, facilmente raggiungibile), seguire verso destra un sentiero (ometti), che subito scende verso il vallone sotto la Forcella del Lago.

Dopo aver sceso un primo salto di rocce (1°), andare a destra, fino sopra la stessa forcella  (ometti), in cima ad un camino giallo verticale dove vi sono 2CL con cordini di calata (in libera è 2°+).

Con una CD da 30 m., si raggiunge lo zoccolo ghiaioso della montagna, scenderlo e si arriva alla Forcella del Lago, m 2464, fra la Torre del Lago e la Cima Scotoni (ore 0,30 dalla cima).

Da qui scendere nel ripido canale detritico a Sud (sentiero 20B) al Lago del Lagazuoi, al Rifugio Scotoni ed alla Capanna Alpina.

(ore 1,30 dalla cima).