RELAZIONE  Via delle Guide  alla  Cima Piccola di  Lavaredo

CIMA PICCOLA DI LAVAREDO, m 2857  versanti E e N (via delle guide)
Via interessante, costituita dalla combinazione di due vie aperte in epoche differenti, la più bella di “quarto grado” della zona. 
La parte iniziale segue la prima parte della via Witzenmann alla parete Est e porta all’insellatura della Forcella di Frida, dove 
attacca il tratto finale della via Helversen ai camini Nord. 
Questa combinazione chiamata “via delle guide” permette di evitare il primo tratto della via Helversen, che porta da N alla Forcella di Frida con modeste difficoltà 
ma su roccia sporca di detrito, e nel contempo porta in vetta per i camini Nord, tralasciando la parte finale della via Witzenmann, difficile, sprotetta e su roccia friabile. 
Molte guide usano anche raggiungere la Forcella di Frida per la variante Langl-Hartl, raddrizzando il primo tratto di via, che con difficoltà più continue raggiunge 
direttamente la forcella evitando i lunghi traversi diagonali della via Witzenmann. 
La parte superiore della via è su roccia magnifica, in costante esposizione e con difficoltà sostenute fino in vetta. 
Primi salitori:  1° parte: A. Witzenmann, S. Innerkofler, 5 settembre 1901; 
                               2° parte: H. Helversen, S. e V. Innerkofler, 28 luglio 1890
Difficoltà:  D, max: 5°     Coefficiente Difficoltà: 970      Coefficiente Globale:  1067
(20*0,2) +(10*0,2)+(10*0,7)+(10*0) +(5*6)+(5*5)+(20*0,5) +(20*0) +(25*0,2)+(20*0,5) +(40*0,2) +(45*0,2) +(50*0,2) +(20*0,2)+(20*0,5)
+(5*5)+(25*3) +(10*3)+(20*5)+(5*6) +(25*3)+(15*5) +(10*0,5)+(15*3) = 970
Dislivello:  350 m. 
Sviluppo:  570 m., 12/13 lunghezze di corda 
Rischio: R2
Tempi:  6 ore 
Roccia:  molto buona sul difficile, buona per il resto; qualche tratto detritico sotto la Forcella di Frida. 
Materiale:  dadi (friend) medi, cordini, 3-4 chiodi; soste attrezzate tranne nella parte intermedia più facile (L3-L7); vari chiodi di 
passaggio. 
Punti d’appoggio:  Rifugio Lavaredo, m 2344, privato, posti 30, aperto dal 10/6 al 30/9, tel. 336 49 46 17. 
Rifugio Auronzo, m 2320, CAI, posti 90, aperto dal 1/6 al 30/9 e durante le festività natalizie, tel. 0435 39 002.
ACCESSO 
Dal Rifugio Auronzo, m 2320, dopo un breve tratto sulla stradina per il Rifugio Lavaredo, seguire il sentiero che taglia in diagonale in moderata salita tutto 
il ghiaione basale della Cima Grande, girando poi oltre uno sperone di roccia, dietro al quale si entra nel canale fra Cima Grande e Cima Piccola.
Lasciare a sinistra le tracce che risalgono il canalone verso gli attacchi delle vie normale alla Grande ed alla 
Piccola e attraversare in quota lo sbocco del canalone puntando alla base dello Spigolo Giallo, dove una cengia, la più alta, taglia in orizzontale verso il centro della parete E. 
(30 minuti dal Rifugio Auronzo) 
Si può salire all’attacco anche dal Rifugio Lavaredo, rimontando direttamente il ghiaione fino alla base dello Spigolo Giallo. 
(20 minuti dal Rifugio Lavaredo). 
SALITA 
1)  Salire 20 m. facili della cengia fino ad 1C a pressione prima di uno spigolo (vicino all'attacco dello Spigolo Giallo) 
e lungo una fessura-diedro gialla che restringe la cengia stessa. 
Sosta comoda. 
2)  Girare lo spigolo a carponi, raggiungere fino a un forte restringimento della cengia (5 m, 2°).
Traversata delicata della cengia (4 m, 3°+, molto esposto).
Dopo la strettoia la cengia si allarga di nuovo, seguirla fino sotto ad una parete nera incisa da due 
fessure in corrispondenza della depressione che scende dalla Forcella di Frida (20 m, 1°).
30 m; 2°, 3°+; 1AF 
3)  Rimontare la fessura a destra, con salita obliqua e difficile (5 m, 5°-, 1C), traversare poi qualche metro a sinistra sotto un piccolo strapiombo (2 m, 4°). 
Superare lo strapiombo sul bordo sinistro (4 m, 4°+, 2C), poi per rocce più facili fino al limite inferiore della conca rocciosa 
della parete E della Cima Piccola (20 m, 3°).
30 m; 4°, 5°-; 3C, 2CF 
Invece di seguire il canale-camino nero che scende direttamente dalla Forcella di Frida (variante diretta Lagl-Hartl) puntare a destra alla base 
della facile rampa che sale in diagonale verso la Punta di Frida.
20 m; 1°. 
4)  Salire le roccette della rampa, a sinistra di una profonda fessura (10 m, 2°). 
Attraversare poi la fessura, passare a destra (5 m, 3°), raggiungere un pendio di roccette e detriti.
Rimontarlo senza percorso obbligato.
45 m; 2°, 3° 
5)  Continuare lungo la rampa. 40 m; 2°.
6)  Proseguire in diagonale sempre lungo la rampa; qualche ometto. 45 m; 2°.
7)  Sempre sulla rampa, facile e larga, fino dove si esaurisce sotto la verticale della Punta di Frida (ometto). 
Sosta ad 1C ad anello.
50 m; 2°; 1CF 
8)  Dalla fine della rampa attraversare in orizzontale a sinistra (ometto), assicurazione su spuntoni di roccia, fino a 
raggiungere il bordo orientale della grande conca ghiaiosa sotto la Forcella di Frida.
40 m; 2°, pass. 3°
Camminare per tracce di sentiero su detriti, guadagnando in breve la Forcella di Frida.
Da qui risalire verso la base del torrione terminale della Cima Piccola, montando su un pulpito di roccia, sotto il sistema di 
camini e diedri che solca la parte sinistra della parete N della cima. 
9)  Una parete grigia chiude l’accesso al camino-diedro che inizia poco sopra con andamento sinistra-destra.
Scalare la parete in corrispondenza della fessura che la incide, con un difficile spostamento iniziale (5 m, 4°+, 1C), fino alla base del camino-diedro.
Entrare nel camino e salirlo nel fondo (35 m, 4°, 1C), uscire alla sua fine su un terrazzino di sosta con 2CF.
40 m; 4°, 4°+; 2C, 2CF 
10)  Sopra il terrazzino salire una parete grigia (8 m, 4°, 1C).
Dopo qualche metro ripido (2 m, 4°+), tendere un pò a destra, portandosi verso l’inizio del camino che 
sale verso la cima, sostare alla sua base (20 m, 4°, 1C).
30 m; 4°, 4°+; 2C, 2CF 
11)  Salire direttamente il camino nel fondo fin dove si restringe (10 m, 4°).
Dove il camino si chiude scalarlo in spaccata all’esterno, (15 m, 4°+, 3C), portandosi poi sul bordo destro.
Rimontare la parete a destra del solco (5 m, 5°-, 1C), riportandosi in spaccata nel camino appena possibile, 
raggiungere 2SF nel fondo del camino (4 m, 4°+).
35 m; 4°, 5°-; 4C, 2SPF 
12)  Continuare nel camino-diedro sul bordo destro (15 m, 4°+, 1C).
Proseguire per rocce meno difficili (15 m, 4°, pass. 4°+, 1C), fin dove si divide in due rami.
Prendere il ramo sinistro verso un intaglio della cresta sommitale, sostare in una grotta (10 m, 4°).
40 m; 4°, 4°+; 2SPF 
13)  Dalla grotta risalire una fessura che porta sulla cresta sommitale (6 m, 4°, 1C sulla cresta).
Attraversare l’intaglio dove escono dal versante N e S i camini (Innerkofler e Witzelman) (5 m, 3°). 
Per un caminetto con ai lati massi instabili raggiungere la cima (10 m, 3°+).
25 m; 3°, 4° 
DISCESA 
Si effettua interamente a CD su anelli cementati in parte lungo la via normale di salita.
Basta una corda da 50 m. (con due corde le calate sono unificabili). 
Dalla croce di vetta andare qualche metro verso la Cima Grande fino all’uscita del camino Zsigmondy in versante S. 
Alcuni metri sotto il suo sbocco si trova la prima sosta con 2SF. 
1)  CD di 20 m dai 2SF sotto la vetta lungo il canale appoggiato fino sopra il Camino Zsigmondy. 
2)  CD di 20 m lungo il Camino Zsigmondy. 
3)  CD di 20 m verso la grande spalla che separa il monte dall’anticima dello Spigolo Giallo. 
4)  CD di 25 m, prima raggiungendo la spalla e poi un terrazzino (versante Cima Grande) con anello cementato sulla destra (viso a valle). 
5)  CD di 25 m in verticale lungo fessure. 
6)  CD di 25 m in verticale lungo fessure fino all’anello cementato all’uscita della traversata della via normale.
Da qui abbandonare la linea della via normale di salita e continuare la discesa in verticale verso la Forcella della Piccola. 
7)  CD di 25 m in verticale fino a dei gradoni inclinati. 
8)  CD di 25 m in verticale fino all’anello successivo. 
9)  CD di 25 m in verticale lungo un caminetto fino ad un comodo terrazzino con sosta di calata circa 10 m a sinistra (viso a valle). 
10)  CD di 25 m di calata fino ad una terrazza ghiaiosa sopra la Forcella della Piccola. 
11)  CD di 20 m di calata fino alla Forcella della Piccola.
ore 1,30 – 2 dalla vetta 
Scendere il canalone, superare 2 facili salti.
Sotto il secondo salto si ritorna all’attacco della via e quindi per un facile sentiero scendere alla Cappella fra Rifugio Auronzo e 
Rifugio Lavaredo.
A destra lungo la stradina si arriva al Rifugio Auronzo.
(ore 2 – 2,30 dalla vetta)