RELAZIONE   Via  DON  QUIXOTE   (Mariacher-Schiestl)

MARMOLADA D’OMBRETTA 3247  m.   VIA DON QUIXOTE   
  
Primi salitori:  H. Mariacher, R. Schiestl, 24 giugno 1979
 
Difficoltà:  IV°+, V°, alcuni passaggi di  VI°  Coefficiente Difficoltà: 3309     Coefficiente Globale: 3970
 
(40*0,2) +(40*0,5) +(20*0,5)+(20*3) +(20*0,5)+(20*3) +(20*3)+(20*8) +(20*0,5)+(20*3) +(35*10) +(40*8) 
+(30*8) +(15*10)+(15*14)+(15*0,5) +(45*3) +(20*5)+(20*0,5) +(40*5) +(15*8)+(15*3)+(5*10) +(25*3)+(20*0,5) 
+(45*0,7) +(25*5)+(10*3) +(25*5)+(10*3) +(20*10)+(15*8) +(20*10)+(10*16)+(10*14) +(20*10)+(20*16) 
+(20*10)+(20*5) +(20*5)+(20*3) =  905m.
 
Sviluppo:  oltre 900 m. (21L)
 
Rischio: R4
 
Tempi:   7-8 ore 
 
Oggi la via è percorsa da numerose cordate e per questo, ormai, è diventata una delle classiche più ripetute, della Marmolada e delle Dolomiti.
 
ACCESSO 
 
Dal rifugio Falier, situato nella parte meridionale della Valle Ombretta su un poggio dominante il sottostante Pian de Ombretta. 
 
Da Malga Ciapela m. 1435 col sentiero n. 610 seguire la strada che porta al camping e oltre fino al segnale di divieto di transito. 
Proseguire fino alla confluenza della Val Franzedas nella Val Ombretta e lungo il sentiero n. 610 fino alla Malga Ombretta m. 1904, 
posta al limite orientale del Pian de Ombretta, circondato dalle pareti del Piz Serauta da un lato e della Marmolada dall'altro. 
Attraversato tutto il Pian de Ombretta raggiungere la base del costone sul quale, dopo una breve salita, sorge il rifugio Falier a m. 2074.  
(tel. 0437 722005) 
               
Dal rifugio Falier per tracce che conducono all’attacco di un facile canalino obliquo verso sinistra (circa 30 minuti).
        
SALITA
 
1-2)  Salire il facile canalino fino ad un terrazzo all’inizio di una placca inclinata (III°+, IV°).
3)  Risalire la placca grigia fino ad un buon punto di sosta (IIII°+, inizio variante bassa della via ”schwalbenschwanz”).
4-5-6)  Continuare a salire per una serie di placche grigie. 
La prima superarla spostandosi verso sinistra. 
La seconda salirla un pò verso destra. 
La terza verso sinistra evitando degli strapiombi gialli (IV°, IV°+).
7)  Salire diritto per fessura verticale; lasciando a destra gli strapiombi e sulla sinistra le strisce nere.
8-9)  Salire verso destra per una fessura (V°) e poi per camino (IV°+) fino ad arrivare alla larga cengia dove ci si raccorda con la parte alta.
10-11)  Salire per facili rocce (II°+, IIII°+), fino ad arrivare alla base di una nicchia.
12)  Superare al centro una nicchia (V°+) e spostandosi leggermente verso sinistra arrivare alla base di un’altra zona di placche (V°, IV°+).
13-14-15-16)  Con magnifica arrampicata su placche con buchi e buona aderenza salire verso sinistra fino all' arrotondamento dello spigolo. 
Quindi salire diritti per 3 lunghezze di corda sulla lato destro del rigonfiamento (III°+, IV°, IV°+, V°).
17)  Tiro chiave della via.  Salire con grande esposizione una placca liscia, passando a sinistra dello strapiombo (VI°, VI°+)
18)  Salire verso destra e poi diritti per una placca (IV°+).
19)  Superare in verticale una placca compatta (V°+, IV°+).
20)  Un altra placca che a metà porta ad una fessura friabile (IV°+, V°).
21)  Con una lunghezza facile raggiungere la vetta (III°+).
 
DISCESA
 
Con 2 corde doppie da 50 metri guadagnare la zona piana del sottostante ghiacciaio. 
Arrivati al “plateau” risalire la calotta di neve e raggiungere la stazione della funivia di Punta Rocca.
Le manovre risultano facilitate all’inizio stagione, quando il ghiaccio è ancora nascosto da uno spesso strato di neve 
(a fine estate il rientro può causare dei problemi).