RELAZIONE   Via  ASTE-SOLINA   ("IDEALE")

MARMOLADA D’OMBRETTA   VIA DELL’IDEALE
Primi salitori:  A. Aste e F. Solina il 24/25/26/27/28/29 agosto 1964
Difficoltà:  6a+, A2, , 7°- ( 6°, A2 )  
 
1)  Coefficiente Difficoltà:  8733    Coefficiente Globale: 10916
2)  Coefficiente Difficoltà:  7806    Coefficiente Globale: 9757
 
(20*0,5)+(10*10)+(20*5) +(20*16)+(10*3) +(40*14) +(25*10) +(40*8) +(25*3)+(20*5) +(20*3)+(20*0,5) 
+(20*5)+(30*8) +(45*8) +(30*10) +(15*10)+(20*8) +(25*3)+(20*8) +(20*8)+(20*16) +(25*8) +(25*0,5) 
+(30*10)+(20*19) +(45*18) +(30*3) +(30*10) +(25*10) +(10*14)+(10*18) +(20*8)+(20*10) +(20*8)+(20*3) 
+(50*3) +(50*3) +(50*8) +(25*8)+(25*3) +(40*3) +(15*5)+(20*8) +(20*3)+(20*5) =  8733  1140m.
 
(15*0,5) +(30*8) +(15*3)+(15*16) +(30*16) +(20*0,7)+(20*5) +(20*2)+(20*6)+(20*8) +(35*3) +(20*5)+(30*8) 
+(30*0,7)+(20*8) +(30*8) +(20*5)+(20*10) +(10*3)+(20*5)+(20*10) +(20*0,2) +(40*16) +(20*8)+(20*0,2) 
+(20*10)+(20*8)+(20*18) +(50*18) +(30*3) +(30*14) +(30*8) +(15*18)+(10*16) +(45*10) +(10*3)+(20*5)
+(10*8) +(25*0,5)+(15*8)+(10*3) +(40*3) +(20*3)+(20*8) +(10*3)+(10*6)+(20*0,5) = 7806  1285m.
 
Dislivello:  920 m.
Sviluppo:  1300 m. (31L)
Rischio: R5 (alto)
 
Materiale:  usati 154 chiodi normali, 5 cunei di legno e 14 chiodi a pressione
Tempi:  8-9 ore, i primi salitori hanno impiegato complessivamente 54 ore di arrampicata effettiva.
 
La parete d’argento, come la chiamò Aste, viene salita sulla sinistra della cascata seguendo le naturali possibilità offerte dalla roccia; 
l’attacco coincide con il, limite sinistro di un pilastro appoggiato, poi la salita si sviluppa per diedri, canalini e fessure non molto evidenti, 
che quasi si perdono, immersi in uno sconfinato mare di placche.
 
Dove la muraglia si raddrizza sotto grandi strapiombi, si incontra la placca con i chiodi a pressione, quindi la cascata viene attraversata 
per ritornare poco sopra a sinistra puntando al salto d’acqua. 
Inizia qui l’ultima parte; la cascata è alimentata dal colatoio di sinistra, mentre a destra un vallone ad imbuto accompagna al camino d’uscita, 
molto spesso intasato di ghiaccio.
Molte cordate sono rimaste intrappolate a pochi metri dalla cima per l’impossibilita’ di percorrere l’ultimo tratto ed anche per questo 
si sono aperte alcune varianti più facili e sicure della via originale; ottime alternative, all’ormai, abbandonato camino ghiacciato.
 
La via risulta costantemente tecnica, esteticamente bella e raramente faticosa. 
La roccia è sempre solida e aderente; solo in alcuni è resa liscia dall’acqua.
Può risultare pericoloso trovarsi nei pressi o all’interno dei canali d’uscita; in caso di temporale, come anche bivaccare oltre la cascata, 
dopo essere stati inzuppati dall’acqua gelata.
ACCESSO
 
Circa 1 ora e 30m. dal rifugio Falier, da malga Ombretta circa 1 ora (faticoso).
      
SALITA
 
1- 2)  Salire per 15m. a destra verso un terrazzino (3°).
3-4)   Proseguire salendo per 75 m. prima affrontando un diedro strapiombante (6°-), 
poi una fessura (5°+, A0) per arrivare a metà di un pilastro appoggiato (5°+).
5)  Continuare sul pilastro appoggiato (5°+), superare una placca (5°, 3°) per arrivare alla grande cengia (45m.).
6-7)  Salire diritti per 10 m. (3°), spostarsi a sinistra, fino raggiungere la base di un pilastrino. 
Scalare la fesssura-camino del pilastrino fino a superare direttamente una placca di 4°+.
8-9-10)  Salire da sinistra a destra una lunga rampa obliqua, fino a superare sulla sinistra una profonda nicchia e 
arrivare al traverso di una placca (4°+, 5°-, 5°+).
11)  Traversare con notevoli difficoltà (15m., 5°).
12-13)  Salire per placche con l’aiuto di leggere fessure evitando i vari strapiombi (ora lasciandoli sulla destra, ora sulla sinistra) 
95m., 4°+, 5°+).
14)  Attraversare a destra per circa 20m. con facile arrampicata (2°).
15)  Salire direttamente una placca grigia verticale (40m., 5°-, 6°).
16)  Proseguire per un breve tetto; traversare a sinistra, per arrivare alla base di un nuovo diedro (40m., 5°, 2°).
17)  Affrontare il diedro (5°+).
Superare con acrobazia la placca (2 chiodi ad espansione) (55m., 5°+, 6°+, 7°).
18)  Tramite una fessura alla sinistra di una nicchia strapiombante (6°) attraversare sotto uno strapiombo e sotto la cascata 
per circa 10m. (4°-). 
19)  Raggiungere una placca a destra della cascata (4°).
20)  Per un diedro raggiungere una grossa nicchia (30m., 5°+).
21)  Attraversare a destra su una placca nera (30m., 5°).
22-23-23-24)  Si incomincia a scalare sotto la cascata d’acqua.
Evitare gli strapiombi (6°, 6°+) sulla sinistra; seguire delle fessure sotto un grande tetto (5°-, 4°+) e arrivati sotto spostarsi 
a destra per arrivare su rocce più inclinate a placche (105 m., 6°+,6°-, 5°-, 4°+).
25-26-27-28)  Con minori difficoltà e con un’arrampicata più piacevole e all’asciutto si salgono direttamente per 
circa 200 m. delle placche ( 3°+, 4° , 5°-).
29-30-31)  Salire per 110 m. un colatoio con masso incastrato ( 5°-, 4°, 4°-).
Con 10 metri si spunta sulla calotta ghiacciata vicino l’arrivo della stazione della funivia di punta rocca 3265.
 
 
DISCESA
 
Dalla calotta ghiacciata in pochi minuti all’arrivo della stazione della funivia.
Ultima corsa alle ore 17,00.