MARMOLADA  -  Via “ dei Quarantenni ” - Parete SUD-Ovest

Primi salitori:  G. Maffei, P. Leoni, M. Frizzera  5-7 agosto 1982

Difficoltà:  ED -, difficoltà massima 6°+, A3  Coefficiente Difficoltà:  9673    Coefficiente Globale: 11607

(20*18) +(40*18) +(35*19) +(30*18) +(35*20) +(45*18) +(50*8) +(30*8) +(30*0,5) +(25*19) +(30*10) +(30*19) +(30*20) +(15*18) +(50*20) +(30*8) +(50*19) +(45*18) +(40*0,2) =  9673   650m.

Sviluppo:  650 m.

Dislivello:  oltre 500 m.

Rischio: R4

Tempi:  10-15 ore

L'itinerario è per gran parte attrezzato come anche tutti i punti di sosta.

Il settore occidentale della Parete Sud-Ovest di Punta Penìa è solcato da due evidenti e profondi colatoi che raccolgono l'acqua di fusione della calotta ghiacciata della cima; essi delimitano ed evidenziano nettamente due grandiosi pilastri gialli, lisci e strapiombanti, posti uno sopra all'altro a forma di ciclopica clessidra, denominati "Pilastro Carla" e "Pilastro del rifugio", sui quali si snoda la via dei "Quarantenni".

La verticale fessura nera che scende dalla vetta in centro al "Pilastro del rifugio", per poi perdersi sopra al marcato tetto al termine delle levigate placche gialle e grigie, rappresenta la linea di salita.

Itinerario di grande difficoltà che vince direttamente una delle zona più repulsive della Parete Sud.

Dato l'impegno è improbabile la ripetizione in giornata; ma la qualità della roccia, mai troppo insicura, e soprattutto l'ambiente, particolarmente suggestivo, rendono interessante il tracciato che merita sicuramente attenzione.

SALITA

Dal Passo Ombretta in 30 minuti si arriva all'attacco del Pilastro Carla, che si trova al centro della gialla e perpendicolare parete, protetta da una cornice di grandi strapiombi, compresa tra due cascate-colatoi.

1)  (20 m, 3 ch.) Attaccare al centro della gialla parete lungo una fessura superficiale (5°), spostarsi leggermente a destra, poi con difficoltà direttamente alla soprastante piccola cengia (6°).

2)  (40 m, 3 ch.) Attraversare a sinistra per cengia friabile ed esposta (5°) fino a raggiungere la gialla fessura che più sopra si stacca a forma di lama verticale.

Salire la lama (5° e 6°) e superato verso sinistra lo strapiombo che la delimita (6°+) arrivare ad una breve cengia incassata fra gli strapiombi.

3)  (35 m, 2 ch. e 1 cuneo)

Superati verso sinistra i soprastanti strapiombanti blocchi gialli (5°) continuare per diedro fessurato. Roccia bella e solida (4° e 5°).

Superati verso sinistra 2 strapiombi fessurati (6°), traversare ancora a sinistra in grande esposizione (6°+) alla base del piccolo camino.

Qualche metro in verticale (4°+), poi a destra in una nicchia gialla fra gli strapiombi.

4)  (30 m, 1 ch.)

Direttamente per due metri (6°), poi a sinistra traversare sopra il caminetto (5°), a sinistra ancora per cengia. Innalzarsi poi lungo la grande fessura nera ad arco che la delimita (5°) verso destra, e continuare in diagonale verso destra per la sottostante inclinata placca nera fino a sostare al riparo del grande strapiombo bianco (4°) a forma di grande labbro.

5)  (35 m, 9 ch. normali e 1 ch. a pressione) Superarlo direttamente fino alla comoda cengia di roccia grigia.

6)  (45 m, 3 ch.) Salire verso destra e continuare per la fessura diedro (roccia grigia e solida 5° e 5°+) e, superata poi direttamente la strapiombante fessura (6°), continuare diagonalmente verso sinistra (5°-) e sostare in una depressione di rocce inclinate.

7)  (50 m) Traversare a destra 10 m per rocce inclinate (5°), salire alcuni metri direttamente (5°) e, raggiunta la cengia, continuare verso sinistra alla base della liscia parete nera fino a raggiungere lo spigolo.

Continuare direttamente dietro questo (5°-) e per bella roccia diagonalmente verso destra arrivare ad un terrazzino erboso.

8-9)  (60 m) Verso destra superare un breve verticale muro (5°-) e continuare per roccia più facile fino all'inclinato spigolo che si risale fino in vetta al Pilastro Carla.

Continuare brevemente per la cresta fino a raggiungere la profonda terrazza nel colatoio di sinistra posto a destra della grande cascata.

10)  (20 m, 1 ch. e 1 cuneo) Scendere in spaccata qualche metro lungo il canale tra il Pilastro Carla e la parete, poi per difficile fessura superare la liscia parete nera (6°+) e, raggiunta l'orizzontale fessura che la delimita, seguirla verso destra (5°+) e sostare alla base della fessura camino che sta dietro.

11)  (35 m) Salire per la fessura (4°+) e, superata la verticale strozzatura (5°+), sostare su un comodo terrazzino a ridosso di uno spuntone.

12)  (35 m, 4 ch.) Continuare per la verticale fessura tra giallo e grigio (5°) e, superato lo strapiombo che la chiude (6°) traversare a destra, poi in diagonale per parete nera (6°), indi direttamente (6°, roccia nera e salda) fino a delle nere nicchie poste a destra, in centro alla parete.

13)  (30 m, 4 ch. + 4 ch. a pressione) Ritornare a sinistra, poi direttamente per verticale parete tra giallo e grigio raggiungere il terrazzino sotto il grande tetto giallo che sta in mezzo all'intera grandiosa placconata (6° +, A3).

14)  (15 m, 3 ch.) In diagonale a destra (5°), poi direttamente al bordo del tetto dietro il quale inizia una fessura (6°) che si segue (6°+, A2) fino alla base di uno scomodo piccolo gradino posto alla base della strapiombante gialla fessura-camino.

15)  (50 m, 10 ch.) Salire 5 m. lungo la fessura camino poi, scavalcare il bordo sinistro con una traversata,

Alzarsi in diagonale per ripida parete gialla fino al limite della grigia cornice di strapiombi (6°), traversare a sinistra (6°+, A3), grande esposizione, e, raggiunta la fessura nera, seguirla con difficoltà minori (6°, poi 5°).

16)  (30 m) Salire lungo la fessura che poi si allarga a camino (5°).

17)  (50 m, 8 ch.) Continuare lungo la strapiombante fessura-camino, che più in alto gira verso destra formando un grande strapiombo a strozzature successive (continui passaggi di 5°, 6° e 6°+).

18)  (45 m, 6 ch.) Continuare lungo lo stretto camino a V. (5° e 5°+, ghiaccio sul fondo) e, superata l'ultima strapiombante con liscia strozzatura (6°), pervenire alle brevi ghiaie della vetta.

19)  (25 m) Per rocce inclinate alla vetta del Pilastro del Rifugio.

(Relazione di G. Maffei)