Cima Margherita - Parete Sud-Sud-Ovest - via Videsott

Primi salitori:  C. Tasin e Renzo Videsott, 11 agosto 1926

Difficoltà:  III +, passaggi di IV    Coefficiente di Difficoltà: 178  Coefficiente Globale:  187

(80*0,2)+(30*0,5)+(15*3)+(30*0,7)+(30*1)+(30*0,7)+(30*1) = 178

Dislivello:  circa 280 m.

Rischio: R1

Materiale:  chiodi in parete 8, compresi quelli di sosta

Tempi:  ore 3 dall'attacco

MIE IMPRESSIONI

La via non è difficile con una roccia variopinta di rara bellezza.

Percorsa con Gabriele Roth nell’ Agosto 1969 e in compagnia di Fabio Masciadri Accademico e Membro del C.A.I. con un altro compagno.

Ho arrampicato con lui 3 anni , ma con discontinuità (1969-70-71), poi ci siamo persi di vista.

L'itinerario segue una fessura obliqua caratteristica che porta nel centro della parete, e da qui sale diritto alla vetta.

Classica arrampicata esposta, elegante e divertente, tra le più frequentate del gruppo. Roccia ottima, punti di sosta comodi.

Dai Rifugi alla TOSA seguire il sentiero per la Cima Tosa per circa 20 minuti e, dove questo sale a sinistra attraversando il vallone, lasciarlo e salire per il ripido ghiaione (tracce) alla base della parete, sulla destra (ore 0.40).

Salire diritto per 40 m su bella roccia per raggiungere una fessura obliqua (III -).

Seguire la fessura obliqua a sinistra per 80 m (pass. II) e da un terrazzo, da dove si fa più ripida, per altri 30 m (III) fino a una cengia che taglia tutto questo versante, alla base della parte più ripida della parete.

Alzarsi un pò verso sinistra per 10 m (2 ch., pass. di IV), poi in diagonale verso destra (3 m) per arrivare alla base di una fessura-diedro (sosta, 1 ch.).

Dalla cengia si può anche traversare a sinistra 15 m. (1 pass. di IV, esposto e delicato) fino a 1 ch. di sosta, poi salire in obliquo verso destra circa 30 m per entrare nella fessura (IV -; alcuni chiodi, anche in alto, fuori via).

Salire la fessura-diedro (III), dove termina, uscire a destra su una cengia.

Continuare in un'altra fessura-diedro appena accennata, che ha all'inizio una caratteristica lama staccata (2 ch., III, III +) e che porta ad un'altra cengia discontinua (4 m a destra: ch. di sosta).

Salire per 30 m un'altra fessura-diedro obliqua a sinistra (a destra di una macchia di roccia bianca) che porta ad una terrazza.

Superare direttamente con bella arrampicata l'ultima parete, su roccia scura (30 m, IV -), e si arriva al blocco sommitale.

(ore 3 dall'attacco)