MONTE AGNER

LASTEI d' AGNER

FERRATA STELLA ALPINA  ai  LASTEI D'AGNER

FONTE:  Vie Ferrate - www.vieferrate.it 
                    
Difficile con alcuni tratti molto difficili. 
L'escursione ha un elevato grado di esposizione.
L'intera escursione partendo e tornando al rifugio Scarpa circa 6.00h di cui 1.30h la sola ferrata.
Aggiungere ancora 1.30h per l'eventuale andata/ritorno all'Agner.
Totale salita con la cima dell'Agner 1150mt di cui 300mt la sola ferrata.
                              -rifugio Scarpa 
                              -bivacco Biasin
Difficoltà tecniche 3.9
Esposizione 3.6
Varie passaggi 3.3
Impegno fisico 4
Interesse paesaggistico 3.5
VIA FERRATA  STELLA ALPINA  MONTE AGNER  - Agosto 2004
PERCORSO STRADALE
Il punto di partenza dell'escursione è la località di Frassenè (1084mt - ValCordevole) raggiungibile da Agordo 
dirigendosi poi in direzione Agordino,passo Cereda oppure raggiungibile da Fiera di Primiero (Val Cismon) 
procedendo poi sempre in direzione passo Cereda dal quale è necessario poi scendere alcuni chilometri fino 
ad arrivare a Frassenè.
Raggiunto Frassenè è possibile parcheggiare l'auto presso i parcheggi adiacenti l'impianto di risalita o presso il centro del paese.
AVVICINAMENTO
La prima tappa dell'escursione è rappresentata dall'accogliente rifugio Scarpa (1735mt) raggiungibile a 
piedi tramite il sentiero n. 771 in circa 2.00h oppure,se funzionante,tramite la seggiovia con arrivo presso i 
prati di malga Losch a pochi metri sotto il rifugio da dove già si vede l'intero percorso dell'escursione:
a sinistra l'esposta parete della ferrata,la cima dell'Agner ed il lungo canalone di discesa.
Proprio dalla sella presso la malga si seguono le indicazioni e si risale il ripido pendio erboso fino ad un breve tratto 
pianeggiante che si lascia per proseguire in salita verso le vicine rocce (indicazione ferrata).
Si arriva alla base della parete dove presso un bivio le frecce sul masso indicano di proseguire a sinistra giungendo 
presto all'attacco della ferrata a quota 1945mt dopo circa 45' di cammino dal rifugio.
L'attacco della via è distante ancora alcuni minuti di cammino dopo cioè aver superato alcune facili rocce ed 
alcuni tratti attrezzati, mentre alla nostra destra è possibile vedere il lungo nevaio che costeggeremo al 
ritorno.
Ecco finalmente ai piedi della parete dove l'indicazione di via difficile e pericolosa ci indica 
l'inizio della ferrata a quota 2040mt. 
LA FERRATA
Le prime funi partono tese e verticali, dopo alcuni metri traversano a destra  e si estendono verso la base 
di un camino dove è richiesto un certo impegno nonostante la roccia salda che permette una buona presa  
e la presenza di alcuni pioli metallici.
Usciti dal camino si traversa brevemente a destra con il cavo utilizzato solo come corrimano e già si vede la fessura 
da affrontare possibilmente con uno zaino non troppo grande.
La via si apre e l'esposizione aumenta, ci troviamo proprio nel tratto più esposto ma                      non per questo il più impegnativo,si prosegue mantenendo 
sempre abbastanza elevato il livello d'esposizione mentre la verticalità, anche se non eccessiva, aiuta a 
guadagnare metri fino al primo vero punto di sosta  che è meglio sfruttare in quanto da qui inizia l'ultima 
parte della ferrata dove vi sono le maggiori difficoltà.
Proseguire prima a sinistra poi nuovamente in verticale con alcuni passaggi delicati verso la 
base della placca finale molto impegnativa, attrezzata con dei pioli di cui si sente il bisogno terminando così la ferrata 
all'altezza delle Laste (2265mt).
Il termine dell'escursione è ancora lontano, ora il prossimo obiettivo è il bivacco Biasin raggiungibile seguendo le 
indicazioni giallo-rosse presenti sulla roccia.
Si guadagna terreno superando facili rocce alternate a tracce di sentiero sempre in lieve ma costante 
esposizione e con alcuni tratti attrezzati, in particolare poco dopo l'uscita dalla placca finale della ferrata ci si 
trova a dover superare un traverso di 4-5 metri inclinato, esposto e con fondo abbastanza levigato  che 
risulta pericoloso in caso di roccia bagnata e comunque è consigliabile assicurare i meno esperti con 
alcuni metri di corda utilizzando i 2 chiodi presenti all'inizio e poco sopra il termine del tratto.
Dopo circa 1 chilometro di cammino si arriva in vista del rosso bivacco, si scende leggermente la 
conca detritica e si attraversa la parte alta del canalino friabile che non è altro che l'inizio del 
grande canalone innevato.
Pochi metri in salita verso la Forcella del Pizzon e poi a destra per gradoni di roccia e si arriva 
al bivacco Giancarlo Biasin a quota 2650mt ed a circa 1.30h di cammino dal termine della ferrata.
Per chi vuole proseguire l'escursione verso la cima del monte Agner.
Subito a monte del bivacco (percorso segnalato con segnavia rossi) partono in ripida salita gradoni 
di roccia attrezzata portando allo spigolo sinistro, poi traversando verso ovest lungo tracce di sentiero e brevi 
cenge ,inizia una esposta e facile salita per placche, passaggi di arrampicata di I° e II° e brevi 
tratti attrezzati con una cresta terminale di facili rocce.
Dopo circa 40' si è in cima all'Agner (2872mt).
DISCESA
Ritornati al bivacco per la stessa via di salita si inizia la discesa verso sud lungo il pendio roccioso  
parallelo al canalone che divide l'Agner dai Lastei su terreno a tratti roccioso in altri levigato e 
scivoloso.
Circa 20' di cammino e si raggiunge il bivio (2435mt) dove il segnavia giallo porta (sinistra) a 
valle lungo la via normale mentre il segnavia rosso (destra) scende alla base del canalone lungo stretti tornanti su 
fondo detritico, pendii erbosi e tratti attrezzati talvolta ripidi fino allo spigolo finale che "precipita",attrezzato,allo 
sbocco del canalone terminando così la dove,se percorsa all'inverso,inizia la nuova via normale attrezzata 
(1985mt) a circa 2.00h dal bivacco.
Ci si trova ancora alla sinistra del canalone quindi è necessario attraversare l'impervio terminale costituito da grossi 
massi e residui di precedenti valanghe oppure dal manto nevoso se la stagione lo concede per riportarci molto 
velocemente alla destra del canalone stesso e quindi nuovamente sul sentiero di ritorno verso il rifugio 
Scarpa in coincidenza anche con l'arrivo della via normale (non attrezzata) lasciata precedentemente al 
bivio. 
CONSIDERAZIONI
1-  La ferrata,in buona parte sviluppata in linea verticale,richiede molta attenzione nel non far cadere sassi.
2-  Potrebbero risultare utili 20mt di corda per assicurare nei vari tratti esposti,che l'intera 
    escursione offre,i più insicuri anche se non è certo una salita da consigliare a persone insicure.
    Risulta comunque altamente sconsigliabile percorrere la via in caso di tempo incerto in quanto sia la ferrata che la 
    salita all'Agner e la discesa finale risulterebbero pericolose se fatte su roccia bagnata!!.
3-  La discesa richiede un ulteriore chiarimento:
    dal bivacco si inizia la discesa tenendosi a sinistra sotto le pareti terminali stando 
    attenti a non camminare dove il fondo è coperto da ghiaia scivolosa.
    Questo primo tratto della discesa è segnato con segnavia rosso mentre al bivio vi è 
    l'indicazione (giallo) per la valle, si tratta della via normale che collega il rifugio Scarpa al bivacco senza 
    dover percorrere la ferrata.
    Se al bivio si sceglie il percorso di destra (segnavia rosso e più breve) si scende costeggiando in buona parte il canalone
    su fondo più impegnativo del precedente con alcuni tratti attrezzati da percorrere con imbragatura e 
    casco, perchè il percorso può essere interessato da caduta massi specialmente se dall'alto seguono altri 
    escursionisti.
    Quest'ultima è in effetti la seconda via normale ed attrezzata che collega il rifugio Scarpa 
    all'Agner ed è di più recente costruzione della prima (gialla al bivio) anche se ormai è datata 1994.
    In alternativa a queste 2 vie di discesa segnalate e consigliate vi è una terza possibilità che consiste nel 
    percorrere il canalone innevato equipaggiati con ramponi anche se in questo caso è consigliabile 
    consultarsi con il gestore del rifugio riguardo lo stato di innevamento.
    Percorrendo la via di discesa di destra (rossa) che costeggia il canalone è possibile in vari 
    punti accedere, tramite una brevissima discesa di pochi metri lungo facili rocce, al nevaio.
        
ALTRA RELAZIONE   FERRATA STELLA ALPINA 
Difficoltà: Impegnativa per la sua lunghezza e faticosa.
Difficoltà di orientamento in caso di nebbia. Il percorso è lungo e vario. 
    
Tempo do percorrenza: circa 8 – 9 h. 

Dislivello: totale salita/discesa 1790 mt. 
      1•  Frassenè (m 1084) – Malga Losch (bivio ferrata) (mt 1730): 650 md, 1:15 
      2•  Malga Losch - attacco ferrata (mt 1950) (I attacco): 220 md, 0:30 
      3•  Attacco ferrata - Lastei d'Agnèr (mt. 2270): 320 md, 1:45 
      4•  Lastei d'Agnèr - Bivacco Biasin (mt. 2650): 380 md, 1:00 
      5•  Bivacco Biasin - Monte Agnèr (m 2872): 220 md, 0:40 
      6•  Monte Agnèr - Bivacco Biasin: 220 md, 0:30 
      7•  Bivacco Biasin - attacco via normale (m 1980): 670 md, 1:45 
      8•  Attacco via normale – Rif. Scarpa (mt. 1730): 250 md, 0:15 
      9•  Rif. Scarpa (mt. 1748) - Frassenè (m 1084): 650 md, 0:40
       
Rifugi: Rif. Scarpa 1748 mt. Tel. 0437/67010 (per inf. al CAI di Agordo tel. 0437/660495). 
        Bivacco Biasin 2650 mt.
ACCESSO STRADALE: 
Il paese di Frassenè si trova lungo la strada che collega Fiera di Primiero e Agordo.
Si può raggiungere da ovest per il Passo Cereda e la Forcella Aurine (lunga e tortuosa strada) o da est
da Agordo per Voltago Agordino.
Salita ripida ma agevole da farsi di buon ora dato il grande, grande, caldo.
È possibile salire un po' con la macchina per strette stradine (due possibili, una arriva un po' più in alto),
risparmiando così un centinaio di metri di dislivello.
Il sentiero è facile, ben segnato.
Si consiglia di mettere il casco verso la fine del sentiero, cioè alla base del canalone che porta all'attacco 
della ferrata, perché c'è il serio pericolo di essere colpiti dai sassi lasciati cadere dalle persone in ferrata
(proprio un cartello al II attacco - il "vero attacco" della ferrata - avverte di fare attenzione per 
il fatto che il sentiero passa proprio sotto la parete dove è stata attrezzata la via).
La salita è tutta possibile in arrampicata tranne il tratto conclusivo, dove la parete è verticale e levigata.
Si è di fronte a un difficile passaggio con l'aiuto di uno spuntone in ferro.
Se affrontato con concentrazione, è possibile superarlo senza utilizzare né spuntone né fune;
la roccia offre, infatti, appigli naturali (forse poco visibili) che permettono una divertente e impegnativa 
arrampicata.
La parete è sempre verticale e il seguente tratto è stato attrezzato con diversi spuntoni, che rendono più facile
il superamento,(senza utilizzarli non è semplice dato che la loro presenza nella roccia crea difficoltà in più.
La parete è decisamente esposta e quindi, come sempre in ferrata, bisogna essere sicuri di aver 
trovato il modo giusto (i sicuri appigli) per salire con sicurezza. 
La ferrata diviene divertente; è emozionante e risulta di grande soddisfazione.
Risulta un ottimo terreno per un buon allenamento di arrampicata. 
Bella la posizione del Bivacco Biasin che stimola alla conquista della cima Agnèr, che si erge imponente alla destra del bivacco.
Discesa:
La discesa molto impegnativa. Il suo inizio dal Bivacco, è segnata con una freccia rossa su un sasso che segnala la direzione.
Si presenta con placche - fondo di roccia - ricoperte di ghiaia.
Attenzione alle condizioni meteo: sotto la pioggia diviene un'impresa ardua.
Da ricordare che con la salita la fatica si fa sentire e fino a Frassenè è dura. 
Finita la discesa (punto di attacco della variante attrezzata della via normale) va disceso un nevaio
fino alle rocce segnate di rosso, dalle quali portano al facile sentiero che porta alla Malga Losch/Rifugio 
Scarpa.