Cima Moiazza Sud , 2878 m

Se c'è nelle Dolomiti una "Ferrata del Superlativo", questa è certamente la Ferrata Costantini.

Approntata nell'anno 1974 essa impone nuove regole e nuove misure.

Munita di ottimi ancoraggi, anche se non in eccedenza, quasi sempre con funi metalliche, questa via ferrata presenta da superare, sia nella salita che nella discesa, pur sempre un dislivello di circa 1000 m; si inseriscono una lunga traversata anch'essa a tratti fornita d'ancoraggi e, rispettivamente un superamento della cresta che è il punto più alto del giro.

Un paesaggio pensile tra cielo e terra lo offre la Cengia Angelini, la quale si può paragonare alle famose cenge del Gruppo del Brenta; una lunga sosta merita il Panorama della Moiazza S: a ovest la catena delle Pale di S. Martino, poi a sud, Cime Bocche, la Marmolada, il Sella, quasi a Nord la Civetta, più lontana Croda da Lago, Croda Rossa, il Cristallo, il poderoso bastione del Monte Pelmo, I'Antelao, I'Hochweisstein nella catena principale della Carnia, Cridola, Monfalconi, Spalti di Toro, Duranno, Col Nudo, tutte cime al di là del Piave.

A sud-est Mezzodì - Pramper - Talvena e il Gruppo Schiara, a sud il Monte del Sole, a sud-ovest le Dolomiti feltrine.

La Ferrata Costantini associa in forma ideale, ascensioni, vedute suggestive e non si sarebbe mai sazi di ammirare il paesaggio durante la traversata.

Comunque le difficoltà di singoli passaggi sono più elevate di quelle poste da ferrate paragonabili.

Per questa ferrata è richiesta, prima di tutto, oltre alle buone condizioni fisiche, esperienza alpinistica, anche completa tecnica da rocciatore.

Come punto d'appoggio fa servizio il Bivacco Ghedina alla Forcella delle Nevere.

Dalla Forcella delle Masenade a N si può scendere al Bivacco Grisetti.

Accessi in automobile:  Sulla SS 347 a volte stretta, per il Passo Duran (1601) 13 km da Agordo (6611), 12 km da Forno di Zoldo (810).

Vie d'accesso:  In meno di 1 ora si raggiunge su sentiero normale segn. 549, il Rif. Carestiato, situato in bella posizione a 1934 m.

Via ferrata Gianni Costantini, giro E

Il tracciato E della ferrata segna una calcolata linea diretta attraverso i 900 m d'altezza della parete S della Cresta delle Masenade (2737).

L'attacco è a 10 min. dal Rif. Carestiato (indicazioni) poi si prosegue con l'ausilio di buon segnavia e di buone attrezzature.

Già all'inizio la Ferrata Costantini mostra la sua classe ad esige impegno e attenzione.

Superata un cengia orizzontale e i primi gradoni di roccia, prosegue sopra un pendio coperto di mughi e fra dirupi sale verso una grande forcella dalla forma a U.

Qui improvvisamente si presenta il punto chiave perchè bisogna arrampicare 10 m di strapiombante parete, senza tracce di camminamento, col solo aiuto di una fune-guida, rigida, tesa diagonalmente.

Solo totale impegno e la forza dei muscoli delle braccia, consentono all'impresa di riuscire.

L'incertezza e lunghi tentennamenti non aiutano a raggiungere in alto la vicina fila delle staffe.

Anche nel suo ulteriore proseguimento sulla poderosa cengia ghiaiosa della Pala del Belia (2295) e la Cima Cattedrale (2557), la ferrata oppone difficili passaggi.

Spettacolari vedute sul profondo solco della Val d'Agordo, al di là del Passo Duran si alzano le Cime di S. Sebastiano (2488).

Sul crinale della cresta delle Masenade (2737) ore 3,30, si gode un magnifico panorama che include le principali zone delle Dolomiti.

Molto bello il paesaggio della verde Valle del Zoldano, dominata dalla maestosità del Monte Pelmo (3168).

La Ferrata Costantini segue ora una lunga cresta ghiaiosa a O.

Dalla Forcella delle Masenade (a circa 2640) scendere nell'enorme bacino detritico di Van della Moiazza per il Bivacco Grisenti (2050) (attenzione quando c'è nebbia).

II ritorno per il Passo Duran (1601) via Sentiero Angelini, per un totale di ore 2,30. - Seguendo la nuova salita attraverso la catena rocciosa alta circa 60 m (corde metalliche) e un ghiaione, raggiungere il costone SE della Moiazza Sud (2784) dove il giro si esaurisce.

Dal Rif. Carestiato 4 h 3/4.

Via ferrata Gianni Costantini, scalata alla cima

Con condizioni di tempo favorevoli non è da tralasciare per nessun motivo la "scappatina" alla Cima Moiazza (2878) 25 min.

Funi metalliche fissamente ancorate, guidano sulla cresta S e ripidamente alla cima coperta di detriti.

Via ferrata Gianni Costantini, percorso Ovest

II percorso O della Ferrata Costantini è tecnicamente meno difficile della via E, ma è altrettanto bella.

Esso guida dalla Spalla SE della Moiazza scendendo leggermente sulla Cengia Angelini in un tragitto attrezzato di ringhiere metalliche, che passa attraverso affascinanti strapiombi.

Splendida la veduta sulla Valle del Cordevole e sulla lontana Pala.

AI termine della cengia si apre improvvisamente lo sguardo sulla Civetta (3220).

Seguendo ora i segnavia, si cammina su ghiaia e neve salendo alla Forcella delle Nevere (2601), per ore 5,30.

Alla Forcella si trova il Bivacco Ghedini (Moiazza), a nord possibilità di scendere per il Van delle Nevere al Rif. Vazzolèr (1714); sentiero mancante di segnavia, a sud scarsamente indicato.

La Ferrata Costantini riserva ancora all'escursionista un'erta discesa a S con un dislivello di 800 m, attraverso la profonda gola della Lavina dei Cantoni e poi subito il giro di questa passeggiata contemplativa, della durata di ore 8, volge alla conclusione verso il Rif. Carestiato.

Il sentiero ben attrezzato, percorre il fianco destro della profonda e incavata voragine.

Scendere su rocce gradinate, dirupi e ghiaioni fino ad innestarsi nel sentiero segnato a zig zag.

Dislivelli:  Passo Duran - Rif. Carestiato 230 m; Rif. Carestiato - Cima Moiazza Sud 1150 m.

Tempo complessivo:  Passo Duran - Ferrata Costantini - Passo Duran ore 9,30.

Grado di difficoltà:

La Ferrata Costantini è al momento considerata la più difficile delle Dolomiti.

Esperienza alpinistica, resistenza, forza e tecnica da scalatore sono indispensabile.

Punti d'appoggio:  Rif. Carestiato (1934), gestito in estate, Bivacco Grisetti (2050), Bivacco (2601), ricovero di emergenza, sempre aperto.

NOTA: Chi volesse evitare le grandi difficoltà dell'ascesa alla cresta delle Masenade, come alternativa potrebbe scegliere il giro seguente: Rif. Carestiato - salita al Bivacco Ghedini - discesa dalla Forcella delle Masenade per il Bivacco Grisetti e ritorno al Passo Duran; in totale ore 9.  Impegnativo giro di un giorno.

Periodo: Fine giugno - fine settembre.