Via  CASTIGLIONI-DETASSIS

PALE SAN MARTINO  -  PALA del RIFUGIO

SPIGOLO NORD-OVEST -  Via CASTIGLIONI-DETASSIS

E' la via più ripetuta della Pala del Rifugio, caratterizzata da un'ottima roccia e offre un'arrampicata di grande divertimento e soddisfazione con possibilità di proteggersi con clessidre o con i dadi.

La discesa, non banale e lunga, è completamente segnalata e su roccia buona. 
 
La via segue nel primo tratto rocce erbose che permettono di guadagnare il filo dello spigolo, fin dove questo si alza verticale verso la Prima Spalla. 
Per raggiungerla superare un lungo camino a sinistra dello spigolo, in versante Vallon di Sant’Anna, che è il tratto più impegnativo della via. 
Raggiunta la Prima Spalla, per diedri e fessure sempre leggermente a sinistra del filo dello spigolo, raggiungere la Seconda Spalla, 
dalla quale, con un primo tratto diritto, e un secondo tratto vicino al filo dello spigolo, prima a sinistra e poi a destra, permettono di raggiungere la vetta. 

Primi salitori:  E.Castiglioni, B. Detassis il 18 luglio 1934

Difficoltà:  TD-, III, IV, IV+, un passo di V        Coefficiente di Difficoltà: 1431     Coefficiente Globale:  1574

(20*0,2)+(20*0,5) +(30*0,5)+(5*1) +(30*0,2)+(15*0,5) +(25*0,7)+(20*3) +(20*3)+(10*5) +(10*3)+(10*3)+(10*5)+(10*8) +(20*0,2) +(60*0,5) +(20*5)+(20*3) +(30*3)+(10*5)
+(20*0,5)+(20*3) +(15*0,2) +(20*3)+(20*0,7) +(20*3)+(15*5) +(20*3)+(15*6) +(10*3)+(10*5)+(10*8) +(5*5)+(30*0,5) +(50*0,2)+(60*0,5) = 1431  735m.

Sviluppo:  circa 800 m.

Dislivello:  700 m

Rischio: R2

Materiale:  quasi tutte presenti o facilmente attrezzabili, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento 30 minuti, salita ore 6, discesa ore 2

MIE  IMPRESSIONI

Percorsa in Agosto 1998 con Ruggiero Meles, Roberto Moneta e Andrea.

Via facile fino all'incrocio della via Frish, poi bella e mediamente difficile fino in vetta.

Al 1° tiro abbiamo incrociato Maurizio Zanolla detto MANOLO.

Ci siamo divertiti e rilassati su questa via piacevole, comunque tra salita e discesa è una bella scarpinata.

Ci siamo fermati a far respirare i piedi entro delle porre di acqua poco sotto la forcella con il Sass di Ortiga.

 AVVICINAMENTO 
 
Dal parcheggio nei pressi di Malga Canali 1302 m, percorrere il comodo sentiero fino al Rif. Treviso (1631 m).
Dal Rifugio Treviso, continuando verso il Passo Canali (segn. 707), in circa 20 minuti in leggera salita, 
subito dopo l’uscita dal bosco, raggiungere la base dello spigolo nord-ovest della Pala del Rifugio proprio allo sbocco del Vallone di Sant’Anna.
Prima che il sentiero attraversi il greto del torrente salire a destra per tracce verso lo zoccolo di rocce dello spigolo.
Lasciare a destra il sentiero che contorna la base della parete ovest della Pala per salire ancora per pochi metri fin sotto una fascia di rocce 
poco ripide che sostiene lo zoccolo erboso.
Superare facilmente delle roccette (10 m, pass. di 2°), continuare poi per erba ripida e rocce (cica. 100 m, qualche traccia) 
fin dove il terreno diventa più impegnativo e roccioso.
 
45 min. – 1 ora dal Rifugio Treviso. 

SALITA

1)  Da una clessidra d’attacco salire le ripide ma solide rocce erbose (2°, qualche pass. 3°), senza percorso obbligato puntando alla base di un caminetto che sopra termina sullo spigolo 
in prossimità di un primo dente dello spigolo.
Sostare alla base di un caminetto. 40 m; 2°, 3°. 
2)  Rimontare il caminetto o le rocce al suo fianco fin sopra un masso incastrato (15 m, 3°, un pass. 3°+), uscire a destra e proseguire lungo delle fessure fino a raggiungere lo spigolo 
(15 m, 3°, un pass. 4°-). Qualche metro a destra dello spigolo, quasi in cima al dente (5 m, 3°+). 
35 m; 3°, pass. 4°-. 
3)  Dalla sosta vicino allo spigolo per rocce appoggiate erbose (10 m, 2°), e poi per tracce (20 m, 1°).
Tenersi sempre presso lo spigolo (15 m, 3°, 1C), sostare sotto un piccolo strapiombo.
45 m; 2°, 3°. 
4)  Passare a sinistra dello strapiombo (5 m, 4°) e continuare puntando alla base del torrione che costituisce la “Prima Spalla” (25 m, 3°+; dalla sosta, uscire in orizzontale a destra e 
poi ritornando a sinistra salire su difficoltà minori).
A sinistra un canalino riporta sul filo dello spigolo a una forcella proprio sotto le rocce della Prima Spalla (15 m, 3°, un pass. 4°, 1C).  45 m; 3°, 4°; 1C. 
5)  Scalare le ripide rocce soprastanti lungo un diedro in leggera diagonale a sinistra (10 m, 4°, un pass. 4°+ all’inizio, 1C).
Il diedro fessurato continua poi in verticale (15 m, 4°, 1C) fino ad un terrazzino. 25 m; 4°, pass. 4°+; 2C.
Si può arrivare qui anche traversando in orizzontale a sinistra dalla sosta (15 m, 3°) e poi salire per un camino-diedro (15 m, 3°, 4°), con percorso più facile. 
6)  Girare a sinistra uno spigolo, oltre il quale un lungo camino che porta in vetta alla Prima Spalla.
Conviene evitare i primi metri in diagonale a sinistra per rocce ripide fino ad un chiodo (6 m, 4°, 1C) e poi ritornare a destra in diagonale nel camino di roccia solida e levigata 
(6 m, 4°, 1C nel camino).
Superare una strettoia nel camino per portarsi ad un terrazzino sulla faccia destra (10 m, 4°+, pass. di 5°, 1C).
Segue un altro tratto stretto e levigato (5 m, 5°, 2C), arrampicando sulla faccia sinistra del camino per rocce verticali (12 m, 4°, un pass. 4°+), uscire in cima alla Prima Spalla; sosta su 1CL.  
40 m; 4°, 4°+, 5°; 5C, 1CL. 
7)  Una fascia di rocce facili porta sulla Prima Spalla (10 m, 2°), seguire il filo della cresta (20 m, 1°, tracce di sentiero) fin dove lo spigolo riprende a salire ripido. 30 m; 1°, 2°. 
8)  Un canalino subito a destra dello spigolo permette di salire fino a delle rocce appoggiate (15 m, 3°).
Portarsi alla base del lungo sistema di diedri e canalini che a sinistra dello spigolo sale verso la Seconda Spalla.
Sostare su clessidra alla base del primo diedro, vicino al filo dello spigolo. 60 m; 3°, poi 2°; 1CL. 
9)  Stare a destra del fondo del diedro (5 m, 4°+) raggiungendo delle fessure che corrono parallele al diedro stesso, poco lontane dal filo dello spigolo.
Salirle fino ad un ripiano di sosta all’interno del diedro (30 m, 4°, pass. di 4°+). 
35 m; 4°, 4°+; 2CF. 
10)  Continuare lungo il diedro o sulle fessure a destra fino a un successivo terrazzino nel fondo del diedro dove si sosta su 1C (40 m, 4°, un pass. di 4°+). 
40 m; 4°, un pass. 4°+; 1CF. 
11)  Salire a destra del diedro su fessure fino a dove le rocce si appoggiano (20 m, 4°).
Con salita più facile raggiungere un terrazzino con ometto sotto una fascia di strapiombini gialli (20 m, 3°, 3°+), dove si sosta su 1CL.
40 m; 3°, 4°; 1CL. 
12)  Girare a destra il filo dello spigolo e salire facilmente a destra dello spigolo fino alla sommità della Seconda Spalla (1CL). 15 m; 2°; 1CL. 
13)  Alzarsi in verticale per l' ultimo balzo dello spigolo.
Salire circa 15 m a destra dello spigolo (15 m, 3°, pass. 4°, 1C), fin quando è possibile riportarsi a sinistra del filo dello spigolo lungo rocce lavorate (20 m, 4°-), sostare 
su un terrazzino con spuntoni. 35 m; 3°, 4°; 1C. 
14)  Salire la parete verticale subito a sinistra del filo dello spigolo lungo un susseguirsi continuo di manette solide e clessidre, senza percorso obbligato fino a sostare su una delle clessidre 
(terrazzino quasi sullo spigolo con 2 grosse clessidre).
35 m; 4°, pass. 4°+; molte CL, 2C. 
15)  Qualche metro a sinistra (5 m, 4°) per imboccare una fessura-camino da salire (10 m, 5°-, 1C), sopra la quale riprendere la arrampicata che porta ad una cengia sotto 
degli strapiombi gialli del salto finale dello spigolo (15 m, 4°); varie CL e, a sinistra, muretto a secco per bivacco in una nicchia.
30 m; 4°, 5°-; 1C, 1CL. 
16)  Un pò a destra degli strapiombi gialli salire una parete verticale appigliata, che permette di superare l'ultima fascia rocciosa fin sotto uno strapiombo giallo (10 m, 5°-, molte CL).
Con un passo a sinistra (3 m, 5°) evitare lo strapiombo e salire fin sotto un muretto giallo con fessure (5 m, 4°+, varie CL).
Andare a destra girando il filo dello spigolo e ritornare su terreno più articolato (5 m, 4°, varie CL).
Scalare le rocce fin sotto una fessura verticale che in alto riporta sul filo dello spigolo (5 m, 4°), sostare su 1C + 1CL.  
30 m; 4°, 5°-, 5°; molte CL, 1CF.
Il muretto giallo, alto fra 5 e 10 m, può anche essere superato direttamente lungo delle fessure (una a sinistra con 1C, una al centro con 1CL), con difficoltà fra 5° e 5°+. 
17)  Scalare la fessura e riprendere lo spigolo (5 m, 4°+), seguirlo molto più facilmente fino a un’ampia spalla ormai poco lontani dalla vetta (30 m, 3°, 2°). 
35 m; 3°, 2°. 
18)  Su detriti e rocce fin sotto la bassa cupola della vetta (70 m, 1°) che si raggiunge scalando facilmente un ultimo canalino (20 m, 2°, pass. 3°) e con un ultimo tratto di sentiero (20 m, facile). 
110 m; 2°, pass. 3°. 
 
DISCESA 
 
La discesa dalla Pala è abbastanza laboriosa e non banale.
Richiede attenzione, soprattutto con pioggia, anche se le difficoltà tecniche sono basse ed il percorso è segnalato da frecce e bolli rossi.
Percorrere la cresta rocciosa che unisce la Pala del Rifugio alla base del Sass de Ortiga, quindi una cengia che fascia il versante sud-ovest del Sass de Ortiga fino alla Forcella delle Mughe, 
dove si arriva sul sentiero (n° 720) che riporta al Rifugio Treviso. 
 
Dalla cima, dopo qualche metro in cresta, scendere un canalino roccioso (15 m, 2°) in versante sud (Vallon delle Mughe).
Una successiva traversata in quota per rocce e detriti, contornando un sistema di canali che scende verso il Vallon delle Mughe (esiste una discesa attrezzata a doppie) porta fino alla base 
del Torrione di Sant’Anna, la cima che separa la Pala del Rifugio dal Sass di Ortiga.
 
Salire con facile arrampicata verso la cima (80 m, 2°, pass. 3°) e, poco prima di raggiungerla passare sul versante nord (Vallon di Sant’Anna), poi scendere per un buon tratto e traversare
per rocce e canalini verso il Sass di Ortiga (2°; un traverso per superare uno spigolo 3°). 
 
Prima di raggiungere la forcella sotto lo spigolo nord del Sass d' Ortiga, attraversare una placca di rocce levigate (30 m, 2°+) lungo la quale c’è 1C per assicurazione.
Oltre la placca, una breve salita per canale porta alla forcella con il Sass d' Ortiga.
 
Scendere il canale dalla parte opposta fino alla terrazza detritica sotto la parete sud-ovest.
 
Percorrerla per sentiero fino a delle corde metalliche che permettono di scendere in un profondo canale (l’ultimo tratto delle corde è verticale e richiede qualche movimento di forza).
Risalire il canale (corda metallica), fin dove è possibile traversare a destra per cenge (sentiero) e con un ultimo tratto facile su cengia raggiungere la Forcella delle Mughe. 
 
(ore 1 – 1,30 dalla cima). 
 
Da qui a destra in 45 minuti di discesa (segn. 720) su sentiero ripido raggiungere il Rifugio Treviso
 
(ore 2 – 2,30 dalla cima).