RELAZIONE   Via   ABRAM

PIZ  CIAVAZES  2828 m.  Spigolo Sud-Est

Primi salitori:  E. Abram - F. Gombocz, estate 1953

Dislivello:  500 m. (300 m. fino alla Cengia dei Camosci)   Sviluppo:  630 m. (400 m), 13 lunghezze

Difficoltà:  V con passaggi di V + e A0 (VII- in libera).       Coefficiente di Difficoltà: 1541; in libera 1721   Coefficiente Globale: 1695/1979

(25*0,5) +(20*3)+(15*0,5) +(40*8) +(25*10) +(20*10) +(40*0,7) +(25*6) +(20*3)+(15*0,7) +(15*8)+(20*3) +(30*5) +(40*0,7) +(20*3)+(15*0,5) +(25*0,7) +(20*19) = 1721 430m.
 
Rischio: R3/R2

Tempi: salita ore 5,30, discesa ore 1,30

Materiale:  2 corde da 40 m, 20 moschettoni, staffe e cordini

CENNO GENERALE

La via supera l'affilato spigolo che delimita a destra la parete Sud del Piz Ciavazes, nella parte alta tenendosi sul lato Est.

Arrampicata in libera con un breve tratto in artificiale, molto elegante e frequentata; roccia buona, a tratti levigata dal passaggio.

Di solito viene percorsa solo la prima parte, fino alla Cengia dei Camosci.

Tutti i chiodi occorrenti sono in posto, soste comprese, anche nella parte superiore.

MIE IMPRESSIONI

Via molto ripetuta e di facile individuazione , sale lo spigolo destro del Ciavazzes.

La roccia è discreta , le soste e i chiodi necessari ci sono.

Il punto caratteristico è un traverso sotto un tetto giallo che si può superare in A0 , se in libera è 6b.

Il passaggio più difficile è dopo il traverso su un diedro leggermente strapiombante.

ACCESSO

Lungo la strada che porta al Passo Sella, lasciare l'auto in una piazzola nei pressi dello spigolo, in 15-20 minuti per sentiero si raggiunge la base dello spigolo che delimita a destra la parete Sud del Piz Ciavazes.

L'attacco e a circa 15 m. a sinistra dello spigolo.

SALITA

1)  Salire verso destra per rocce erbose fino a un terrazzino con 1 ch. (25 m; III, IV-).

2)  Scalare una parete grigia poi obliquare leggermente a destra su roccia gialla fino a una cengia con ch. di sosta (40 m; IV, 1 passaggio di IV +).

3)  Poco a destra, e diritti su roccia gialla verticale, entrare in un diedro-fessura, risalirlo e uscirne a destra per raggiungere una scomoda nicchia (40 m; IV +, V).

4)  Superare lo strapiombo della nicchia e rimontare a sinistra una lama staccata, sostare presso un grande tetto (20 m; V, passaggi di V + o A0, 5-6 chiodi).

5)  Seguire una fessura con chiodi fino a portarsi alla base del soprastante tetto, attraversare a destra fino a raggiungere un punto di sosta quasi sul filo dello spigolo (20 m; A0 o VII-, diversi chiodi).

6)  Obliquare a sinistra su rocce grigie e articolate fino a una larga terrazza, sosta con ch. (38 m; III, III + ).

7)  Raggiungere una fessura verticale, salirla e al termine piegare a sinistra fino alla base di un camino, sosta scomoda (25 m; IV, IV +, V-).

8)  Superare la fessura, obliquare a destra fino a un intaglio sul filo dello spigolo (40 m; IV+, III+, 1 ch. ).

9)  A destra dello spigolo salire una fessura strapiombante che porta a un terrazzino sul filo dello spigolo (35 m; V, A0, ch. e ch. di sosta).

10)  Proseguire lungo lo spigolo per una serie di fessure e diedri e sostare ancora a destra di esso (25 m; IV, IV +, ch. e ch. di sosta).

11)  Obliquare a destra per gradoni e rocce facili (40 m; II + , III, 2 ch. di fermata).

12)  Ancora verso destra per pochi metri, poi attraversare a sinistra e salire un diedro grigio, arrivare alla base di un caminetto (35 m; III, IV, con 1 ch. e 2 ch. di fermata).

13)  Salire il caminetto e si esce sulla Cengia dei Camosci (20 m; III);

Parte Alta della via:

Dalla cengia, si deve andare molto più a destra dell'inizio del secondo salto dello spigolo verso Est, aggirare lo spigolo.

In alto, sulla parete a destra dello spigolo, si notano due pilastri appoggiati, puntare a quello di destra, arrampicando per 150 m. senza via obbligata per rampe e canalini (II, Il +).

Dall'intaglio tra il pilastro e la parete sale una fessura gialla per 3 m (visibili dei chiodi), traversare a sinistra fino a rocce più articolate,  salire ancora fino a una piccola nicchia e con delicata traversata a destra su roccia gialla raggiungere un terrazzino (35 m; IV +, V, 1 pass. di A0).

A sinistra poi attaccare una parete verticale, obliquare a destra verso una fessura nera e strapiombante che porta a una comoda cengia (25 m; V, V+).

Prendere a destra un diedro grigio, salirlo e si esce sulla terrazza detritica sommitale (25 m; IV, 1 pass. di IV +).

(ore 2;  ore 5.30-7 dall'attacco).

DISCESA

A)  Per chi compie l'intera salita fino alla cima, scendere lungo la ferrata delle Mesules che si raggiunge per tracce verso sinistra (nord-ovest).

La ferrata consiste di corde fisse e gradini metallici che per circa 300 m., che portano sul sentiero sotto l'altopiano delle Mesule e per questo al Passo Sella.

B) discesa a corda doppia. gli ancoraggi sono sul posto occorrono due corde.             
dirigersi verso il bordo ovest della terrazza detritica (in direzione della seconda torre del sella).
scendere delle roccette fino al chiodo della 1° corda doppia (non facile da trovare).
con altre 3 corde doppie (rispettivamente di 35, 30, 40m., in pratica si scende la via stefan), si raggiungono delle rocce facili.         
abbassarsi fino al colletto tra il piz ciavazes e la 2° torre del sella, dove ci si ricollega 
alla via di discesa della seconda torre, per la quale si prosegue fino alla base delle rocce.
 
C)  per chi sale solo la parte bassa della via.
dalla cengia dei camosci: seguire la cengia verso sinistra (corda metallica) abbassandosi ad un camino. 
per facili salti di roccia (possibile corda doppia su uno spuntone)raggiungere il sentiero 
di discesa della 1° torre, e per questo raggiungere la base delle rocce.