RELAZIONE   Via   JHAN - Merlet

TERZA TORRE DI SELLA 2688 m.

È la piú bella e la piú alta delle Torri, si erge verticale e slanciata, ben staccata dal retrostante Piz Ciavazes, offre numerose arrampicate di soddisfazione.

Vista dal Passo Sella si presenta come una elegante torre, caratterizzata da una cengia ascendente (cengia a spirale) che divide la verticale parete in due parti: quella inferiore, costellata da alcuni piccoli tetti e strapiombi, e quella superiore, gialla e più difficile.

Dei canali profondi la delimitano ai lati, separandola nettamente dalle altre torri e dal retrostante massiccio del Piz Ciavazzes.

La classica per eccellenza di questa parete è la via aperta da Vinatzer e Peristi nel 1935, a destra e a sinistra dello spigolo Nord-Ovest si svolgono altre due belle vie, la Runggaldier-Senoner e Dietro l'angolo, rispettivamente.

È caratterizzata da una cengia a spirale, che la contorna da ovest a nord, a 3/5 d'altezza.

III TORRE DEL SELLA 2688 m.  Via Jhan - parete sud-ovest

Via bella, divertente, sicura e di facile arrampicata molto frequentata.

La via originale parte dal basso e percorre il canale che separa la seconda dalla terza torre.

La parte bassa della via che ricalca la via normale alla 3° torre non è francamente consigliabile per il pericolo di sassi per le cordate che precedono o seguono.

Viene descritto sia il percorso completo che la parte superiore che è raggiungibile sia per sentiero o se si proviene da salite alla 1° o 2° Torre.  

Primi salitori:  G. Jahn, G.O. Dyrenfurth, E. Merlet, 11 agosto 1918

Primi salitori parte inferiore:  K.Berger, E. Franzelin 1900

Dislivello:  Parte Superiore 200 m., Parte Inferiore + Parte Superiore 500 m.

Sviluppo:  Parte Superiore 250 m. , Parte Inferiore 350 m.

Difficoltà:  AD+ (passi di IV)             Coefficiente di Difficoltà: 248     Coefficiente Globale: 260

Rischio: R1

(20*0,2)+(15*0,5)+(5*5) +(20*0,2) +(40*0,2) +(40*0,5) +(40*0,4) +(50*0,2) +(25*0,2)+(25*0,7) +(20*0,2)+(20*0,5) +(35*0,7) +(15*0,5)+(10*0,2) +(20*0,2)+(20*0,5) +(30*0,2) +(10*3)+(20*0,5)+(5*0,2) +(20*0,6)+(20*0,2) +(30*0,2) = 248          555m.

Tempi:  salita Parte Superiore 2,15 ore, salita integrale 3.45 ore, discesa 1,30/2 ore

Materiale:  normale dotazione alpinistica, portare dei cordini

MIE IMPRESSIONI

Percorsa in modo integrale nel Luglio 1983 con Gino Comelli e Paolo Brambilla.

Via facile e bella e con ottima roccia.

Traverso di 20 m. molto spettacolare, la parte bassa è pericolosa per i detriti.

Difficoltà di IV°.

ACCESSO  PARTE SUPERIORE

Dal Passo Sella, nei pressi dell'albergo Maria Flora, prendere il sentiero che taglia verso destra (viso alle Torri) per un ripido pendio erboso.

Passare sotto la "Locomotiva" (una caratteristica roccia con tale forma) e proseguire verso destra, costeggiando la concava parete Sud della Prima Torre di Sella.

Continuare sempre in direzione del Piz Ciavazes (destra) finché, dopo un tratto esposto, raggiungere l'attacco (in comune) delle normali alla Prima e alla Seconda Torre, caratterizzato da una lastra rossa.

(dal passo, 30 minuti)

Superare una breve lastra unta (II+), quindi salire per dei facili gradini di roccia (I e passi II), ghiaia e tratti di sentiero della normale alla Prima e Seconda Torre.

Dopo una quarantina di minuti, lasciare a sinistra il sentiero della Prima Torre e continuare diritto per le roccette (I e II) che più in alto sbucano alla forcella tra Seconda e Terza Torre.

(dal passo, ore 1.20)

Appena al di là e sotto alla forcella si trova un primo ancoraggio (cementato) per una doppia di 20 m.

Subito dopo, un secondo ancoraggio per una doppia di altri 20/30 m. (possibile anche una sola doppia da 50 m.).

Si arriva così nel canale tra le 2 Torri che si risale fino alla grande cengia a spirale che  avvolge la Terza Torre, e lungo la quale sale la normale.

Percorrerla verso sinistra per circa 40 m e in prossimità dello spigolo ovest (ometto), sotto la direttiva di una fessura-diedro, si attacca dove un pilastro appoggiato forma un diedro.

(totale: 2 ore dal passo).

SALITA  Via Jhan  parte superiore

Dalla cengia a spirale salire il canale tutto sulla parete di destra (parete della II Torre del Sella), e per un sistema di fessure salire un tiro di corda, prima a destra, poi a sinistra, all'interno del canale (circa 50 m con passaggi di III+).

Giunti all'interno del canale, risalirlo sul lato destro fino all'inizio dell'ampia cengia.

1)  Percorrerla per circa 40 m. fino ad arrivare in prossimità dello spigolo ovest (ometto), sotto la direttiva di una fessura-diedro, attaccare dove un pilastro appoggiato forma un diedro e un sistema di fessure diedri, che portano verso il centro della parete, sotto dei salti gialli.

2-3)  Risalire il diedro (verso destra) fin sotto le pareti gialle (circa 80-90 m. di IIl), fino ad arrivare a una sella che forma un piccolo ripiano.

4)  Traversare in orizzontale a sinistra su un esile sistema di cornici, fino allo spigolo ovest che delimita a destra la parete (tratto più difficile ed esposto di tutta la via, circa 30 m.).

5)  Salire diritti due brevi salti verticali, fino ad un terrazzino detritico sulla sinistra della diritteva di salita, poi obliquare a sinistra su una parete ripida (circa 40-50 m. di III); si arriva così ad un camino che sale prima dolcemente, poi verticalmente.

6)  Percorrerlo tutto fino ad un bivio; prendere a sinistra una spaccatura verticale, abbandonare a destra il proseguimento del camino; passare per la fessura formata dalla spaccatura (faticoso) e raggiungere un comodo terrazzo.

7)  Si è sotto i lastroni grigi della cupola terminale, risalirli verticalmente e un pò a sinistra verso il termine, con una divertente arrampicata.

8)  Per rocce facili raggiungere in breve la cima.

ACCESSO  Via Originale Completa

Dal Passo Sella prendere il sentiero in direzione dello spigolo della Seconda Torre, addentrarsi quindi nella vasta insenatura ghiaiosa tra la Seconda e Terza Torre.

Risalire l'insenatura fino al suo culmine, dove è chiusa dal ripido canale roccioso che separa la Seconda Torre dalla Terza.

SALITA  Parte Inferiore

Facili rocce conducono subito a un poco invitante camino liscio e umido (il camino Kirchl).

Risalirlo, superando un piccolo strapiombo (chiodo utile) e uscendo infine a una nicchia ove si trova uno dei chiodi cementati per la discesa (30 m, 1 ch., IlI e IV).

Altri 20 m più facili (II+) portano a un secondo chiodo cementato.

Salire ancora per i roccioni del canale (I e II), fino a sboccare sulla cengia a spirale.

DISCESA

Dalla vetta portarsi sul lato della normale Nord (versante opposto a quello di salita).

Fare una prima doppia di un 15 m., e subito dopo un'altra della stessa lunghezza (in arrampicata (II+),  

Continuare a scendere in arrampicata (Il e I) lungo lo sperone che, volgendo infine verso sinistra, riporta sulla cengia a spirale.

Scender tutta la cengia , ripassare davanti al canale-diedro del 1° tiro fino ad imboccare a destra il canale che separa la Terza dalla Seconda Torre.

Ci sono 2 possibilità:

A)  Se si vuole evitare la discesa nel canalone pericoloso per i sassi, scalare la parete a sinistra (viso a valle) di 40 m. con difficoltà di 4°+ (un solo chiodo di protezione) che riporta alla forcella tra la 2° Torre  e il Piz Ciavazzes (in sostanza ripercorrere in salita quello che si era fatto in discesa per la variante di attacco da 2° Torre).

Poi proseguire per sentiero accidentato fino al Passo Sella.

B)  Scendere il canalone per circa 100 m. per dei roccioni coperti di pietrisco (I e II), finché il canale presenta un salto.

Portarsi sulla sinistra e operare due corde doppie di 20 m. ciascuna su ancoraggi cementati.

Una 3° doppia di 20 m. permette di scendere l’ultimo camino e si arriva sul ghiaione e quindi a sinistra per prati al Passo Sella.

Dalla vetta 2 ore.