Torre di Brenta    3014 m

Parete Nord-Est - Via Normale

Primi salitori:  T. Compton con M. Nicolussi nel 1882.

Difficoltà:  II° e III°          Coefficiente Difficoltà: 140   Coefficiente Globale: 154

(50*0,5) +(50*0,2) +(50*0,2) +(50*0,5) +(50*0,2) +(50*0,5) +(50*0,3) +(100*0,2) = 140 450m.

Lunghezza:  300 m.

Sviluppo: 450 m.

Rischio: R2

Materiale:  dadi o friends, qualche cordino.

Tempi:  2-3 ore

È la maggiore cima di questo settore denominato Catena degli Sfulmini, il percorso è segnalato da ometti.

SALITA

Dal Rifugio Alimonta seguire le tracce che salgono alla Bocca dei Armi e poco prima di raggiungerla piegare a destra in direzione della Torre.

Mirare esattamente allo sbocco di un canale dal quale inizia una cengia orizzontale che percorre tutta la parete.

Dal canale traversare per la terrazza e superando una prima rientranza spostarsi al lato estremo della parete.

Raggiunta la base di un canale ampio e superficiale iniziare a salire, rimontando un gran cengione che fascia tutta la muraglia caratterizzandola (I e II grado).

Brevemente a sinistra, per rocce elementari, fino ad una scaglia inclinata e sospesa.

Per la scanalatura di sinistra, tra la formazione e la parete, salire al culmine della costola infilando una finestra formata da un masso (Il e III).

Una placca articolata conduce verticalmente ad un intaglio sulla cresta (Il-., 2 ch.).

Dalla forcellina seguire le varie articolazioni della cresta, che porta alla sommità.

DISCESA

Per lo stesso versante ed in caso di ghiaccio, nei pressi della vedretta, una clessidra rende possibile una calata in corda doppia.