TORRE DI VALGRANDE     (m 2715)

Parete nord-est  --  Via normale

Primi salitori:  V. Holzwarth, L Knoth; 1907. V. Angelini, S. Sperti, P. Cerutti, 30-7-1925

Difficoltà:  2°, 3°, 3°+, 4°    Coefficiente Difficoltà: 123    Coefficiente Globale: 135

(25*0,2)+(25*0,7) +(40*0,2) +(40*0,2) +(20*0,5)+(20*3) +(20*0,2)+(20*0,5) =  123  210m.

Sviluppo:  210 m.

Rischio: R2

Tempi:  ore 2

Relazione di M. Kelemina.

La via è l'insieme di due tratti uniti fra loro per logicità.

Dal rifugio Coldai seguire il sentiero Tivàn fin sotto il ghiaione che scende tra la Torre d' Alleghe e la Torre di Valgrande.

Risalire il ghiaione e continuare per dei salti rocciosi.

Giunti in vista di una caverna in alto a destra ci si trova su un terrazzo detritico.

A destra del terrazzo finisce il canale.

Deviare a sinistra e salire in obliquo per circa 100 m. prima su cengia poi per canale detritico che porta su una forcella

alla base dello spigolo Nord-Est della Torre.

Per arrivare all'attacco traversare a destra su cengia superando un pilastro.

1)  50 m (2°, 3°, 3°+).

Salire per un camino-canale superando dei salti fino a un punto di sosta in corrispondenza a dei chiodi collegati con fettucce (utilizzati nella discesa per la corda doppia).

2)  40 m (2°).

Proseguire sulla parete destra del camino, che si trasforma in un grande diedro appoggiato, fin sotto ad una parete.

3)  40 m (1°, 2°).

Salire verso destra fino ad una cengia da traversare sempre verso destra.

4)  40 m (3°, 4°).

Obliquare verso destra e risalire un camino superando un masso incastrato, punto di sosta attrezzato con fettucce.

5)  40 m (3°, 2°, 1°).

Superare il camino e raggiungere una forcella salendo poi a sinistra e facilmente in vetta.

Spigolo Nord-Est

Primi salitori:  C. Pollazzon, G. Rudatis, 11-9-1941

Difficoltà:  3°, 4°, 4°+         Coefficiente Difficoltà: 271   Coefficiente Globale: 298

(25*0,5)+(25*0,7) +(25*0,5)+(25*3) +(25*0,5)+(25*0,7) +(10*0,5)+(5*3) +(10*5)+(10*3)+(10*0,5) +(60*0,3) =  271   255m.

Sviluppo:  255 m.

Rischio: R2

Tempi:  ore 2,30

Relazione di M. Kelemina.

Seguire l'itinerario precedente fino a raggiungere la forcella che si trova alla base dello spigolo Nord-Est della Torre.

Da qui traversare a destra per 15 m. circa fino ad una fessura che si trova 5 m. a sinistra di un pilastro appoggiato.

1)  50 m (3°, 3°+).

Salire in verticale per parete e poi in obliquo in direzione della fessura che incide tutto lo spigolo soprastante.

2)  50 m (3°, 4°).

Proseguire nella fessura.

3)  50 m (3°, 3°+)

Continuare per la fessura fino alla base di un pilastro, traversare a sinistra fin sul filo dello spigolo.

Proseguire per un diedro e obliquando a sinistra raggiungere la parete della Torre presso un masso incastrato.

4)  15 m (3°, 4°).

Salire quasi verticalmente fino alla cima del pilastro dove si sosta.

5)  30 m (4°+, 4°, 3°).

Ora arrampicare sulla parete della Torre, prima lungo una fessura verticale poi obliquando verso destra (2 chiodi)

fino ad un camino da risalire.

Da qui traversare verso sinistra e camminando raggiungere la cima (60 m circa).

Spigolo Nord-Est

Primi salitori:  S. Faccioli, M. Bellaz, 6-8-1973

Difficoltà:  3°, 4°, 5°, 6°-    Coefficiente Difficoltà: 1012     Coefficiente Globale: 1163

(15*0,5)+(20*8)+(10*14) +(20*8)+(20*14) +(20*0,5)+(20*3) +(20*0,5)+(15*8)+(15*3) +(40*0,5) = 1012

Sviluppo:  210 m.

Rischio: R3

Tempi:  ore 6

Relazione di S. Faccioli.

1)  45 m (3°, 5°, 6°-).

Attaccare sullo spigolo e salire a destra per 15 m. circa; traversare a sinistra e proseguire a sinistra dello spigolo fin sotto ad una parete strapiombante.

Superarla sulla destra dello spigolo.

2)  40 m (5°, 6°-).

Proseguire a destra per 10 m., poi per lo spigolo fin sotto ad un masso strapiombante che si supera a sinistra (parete est).

Proseguire per lo spigolo.

3)  40 m (3°, 4°).

Seguire lo spigolo fino ad una comoda cengia, sosta in comune alla via Pollazzon Rudatis.

4)  50 m (3°, 5°, 4°).

Salire sulla destra fino a metà fessura, traversare a sinistra riportandosi sullo spigolo che si segue fino in vetta.

Parete Nord

Primi salitori:  S. Faccioli, A. Taddei, 8-8-1976

Difficoltà:  3°, 4°, 5°+

Sviluppo:  220 m.

Tempi:  ore 8

Relazione di S. Faccioli.

La via si svolge in prevalenza nel camino di fondo del gran diedro visibile sulla parete nord.

L'attacco è in comune con la via Robertson.

1)  (5°).

Salire direttamente nel fondo del diedro superando uno strapiombo iniziale.

2)  (4°).

Proseguire nel diedro.

3)  (5°).

Obliquare a destra in direzione del fondo del diedro.

4)  Obliquare a sinistra per 5 m., salire direttamente su una placca grigia e ritornare verso il camino.

5)  Salire lungo le placche grigie a sinistra del fondo.

6)  Proseguire lungo il camino.

7)  (5°+).

Superare direttamente il camino strapiombante.

8)  Salire nel fondo del camino.

9)  Salire in verticale sulla parete di fondo del camino.

10) (3°).

Salire ancora nel fondo del camino sulla destra raggiungendo il grande foro nella parete che porta alla via di discesa.

Diedro Nord-Est

Primi salitori:  P. Bonetti, C. Bottecchia, M. Poli, F. Bonetti, C. Motton, M. Bottecchia. 27-7-1969

Difficoltà:  4°, 5°, 6°, 6°+     Coefficiente Difficoltà: 990       Coefficiente Globale: 1138

(10*0,2)+(15*0,5) +(15*3)+(15*6) +(10*8)+(10*10)+(10*16)+(10*18) +(15*14)+(10*8)+(10*3) +(25*0,2) =  990  155m.

Sviluppo:  155 m.

Rischio: R3

Tempi:  ore 3,30

Relazione di M. Kelemina.

Dal rifugio Coldai per il sentiero Tivàn.

Da questo seguire il primo tratto della via normale della Torre di Valgrande fino alla forcella sotto lo spigolo nord-est.

Da qui traversare a sinistra sotto la parete Est fino alla base del diedro Nord-Est.

1)  25 m (2°, 3°).

Salire una rampa obliqua.

2)  30 m (4°, 5°-).

Seguire la fessura fino ad una grotta.

3)  40 m (5°, 5°+, 6°, 6°+).

Uscire in obliquo a destra e poi direttamente per il diedro fino al suo termine.

Da qui fino alla base di un diedro successivo.

4)  35 m (6°-, 5°, 4°).

Continuare per il diedro circa 20 m., traversare sullo spigolo che si segue.

5)  25 m (2°, 1°).

Salire in verticale al terrazzo della cima.

DISCESA

Seguire la via normale al contrario.

Si può scendere con una serie di doppie (già attrezzate).

Parete Est

Primi salitori:  D. Bellenzier, O. De Toni, 10-7-1966

Difficoltà:  4°+, 5°, 6°-     Coefficiente Difficoltà: 1055     Coefficiente Globale: 1160

(20*5)+(20*10) +(20*10)+(10*8)+(10*5) +(10*14)+(10*5) +(5*3)+(5*14) +(30*5) = 1055  140m.

Sviluppo:  140 m.

Rischio: R2

Tempi:  ore 4

Relazione di G. Dal Pozzo.

Dal rifugio Coldai raggiungere la forcella sotto lo spigolo nord-est (vedere la via normale).

L'attacco si trova a sinistra di uno spiazzo piano.

1)  40 m (4°+, 5°+) 6-7 chiodi.

Rispetto al diedro, attaccare prima a sinistra, poi a destra e, rientrando, seguirlo fino al suo termine.

2)  40 m (5°+, 5°, 4°+) 3-4 chiodi.

Salire circa 3 metri, quindi per un evidente diedro 30 m circa.

Sosta un metro a sinistra del diedro.

3)  20 m (6°-, 4°+) 5 chiodi.

Salire una fessura leggermente strapiombante fino ad una grande terrazza.

4)  10 m (4°, 6°-, 3°).

Raggiungere lo spigolo di sinistra, quindi traversare 2 m fino al diedro-camino terminale.

5)  30 m (4°+) 3 chiodi.

Percorrere il diedro fino al suo termine e per facili rocce in vetta.

Parete sud - Via delle Guide

Primi salitori:  M. De Toni, C. Pollazzon, 10-9-1941

Difficoltà:  4°, 5°, 6°, 7°      Coefficiente Difficoltà: 855    Coefficiente Globale: 983

(35*2) +(10*5)+(10*10)+(10*16)+(10*18) +(10*8)+(10*0,5) +(15*3)+(20*8)+(10*0,5) =  855 140m.

Sviluppo:  140 m.

Rischio: R3

Tempi:   ore 4 circa 

Relazione di G. Dal Pozzo.

Dal sentiero Tivàn risalire alla base dello spigolo nord-est della Torre di Valgrande, costeggiare la parete Est e

superare lo spigolo Sud-Est.

Attaccare sulla perpendicolare della evidente fessura.

1)  35 m (4°-) 1 ch.

Salire fino ad una comoda sosta.

2)  40 m (4°+, 5°+, 6°, 7°, 6°-) 10 ch., 4 ch. di sosta.

Salire per la fessura, prima non molto impegnativa, poi sempre più difficile e faticosa.

Sostare 2 m. sopra il passaggio chiave (portare dei friends o nuts o stoppers).

3)  20 m (5°, 3°) 3 ch., 2 ch. di sosta.

Salire ora per il camino. Sostare su un terrazzino.

4)  45 m (4°, 5°, 3°).

Salire il diedro fessura soprastante; al termine per facili rocce in vetta.

Spigolo Nord

Primi salitori:  B. Robertson, J. Fullaiove, 9/11-7-1967.

Difficoltà:  5°, 6°, A1, A2, A3, A4       Coefficiente Difficoltà: 5075    Coefficiente Globale:  6090

(20*3) +(10*3)+(10*8) +(10*3)+(10*10) +(10*18)+(10*19) +(20*18) +(10*8)+(10*21)+(10*18)+(10*18) +(10*10)+(10*16)+(10*18) +(10*20)+(10*18) +(15*16) +(10*20)+(10*16)+(10*18) +(10*20)+(10*16)+(10*18) +(10*20)+(10*18) +(10*10)+(10*18)+(10*8) +(20*0,5) +(20*3) +(10*3) +(15*21)+(10*10) =  5075  400m.

Dislivello: 350 m.

Sviluppo:  400 m.

Rischio: R4

Tempi:  ore 30 (tempo primi salitori);

Relazione dei primi salitori.

Dal rifugio Coldai alla forcella di Col Negro di Coldai.

Continuare fin sotto il canalone tra la Torre d'Alleghe e la Torre di Valgrande.

Risalire il canalone interamente.

1)  Traversare poi a destra (4°) fino al diedro di destra sotto ad uno strapiombo.

2)  Traversare in discesa a sinistra e poi verticalmente su parete (4°) ritornando nel diedro che si risale (5°) fin sotto ad uno strapiombo.

3)  Risalire il diedro e traversare a destra su placca (4°, 3°), continuare in traversata a destra (4°) salendo poi un diedro (5°+).

4)  Salire il diedro (A1, A2) fin sotto ad uno strapiombo e traversare a destra fino in cengia.

5)  Salire lungo una fessura (A1) fino ad una cengia.

6)  Superare una fessura orizzontale (5°), traversare a destra (A4), scendere e continuare a destra.

Salire in obliquo a destra (A1) poi in verticale per la fessura (A2).

7)  Salire una fessura a sinistra (5°+) poi in verticale per parete (A1, A2, A3), raggiungere una fessura orizzontale; traversare a destra.

8)  A sinistra, superare uno strapiombo (A3) e seguire le fessure successive fino ad una cengia.

Continuare fino all'inizio del grande diedro obliquo (A2).

9)  Raggiungere una cengetta (6°).

10)  Seguire il diedro fino ad una nicchia (A3, 6°, 6°+).

11)  Continuare nel diedro fino ad una cengia (A3, A2).

12)  Salire per una fessura (6°, 4°, 5°) fino ad una cengia.

13)  Salire in verticale (5°+, A1, 5°)

14) Salire ancora in verticale, poi a destra, fino ad una cengia erbosa (3°).

15)  Salire in obliquo a destra (4°) fin sotto la parete terminale.

16)  Traversare a sinistra (4°) superando una nicchia.

17)  Ritornare in traversata verso la nicchia che si supera (A4), spostarsi a destra e salire la fessura terminale (5°+).

Si arriva così ad una larga cengia detritica che si scende fino alla via normale.

Parete Nord-Ovest - Via Carlesso

Primi salitori:  R. Carlesso, M. Menti, 15/17-7-1936

Difficoltà:  zoccolo 160 m. (2°, 3°), diedro 260 m. (5°, 6°, 7°+), parte finale 80 m (2°, 3°)

Coefficiente Difficoltà: 2088    Coefficiente Globale:  2401

(200*0,5) +(25*8) +(10*21)+(10*16)+(5*10) +(25*10) +(20*10)+(10*16)+(10*8)+(10*5) +(20*5)+(10*3)+(10*0,5) +(15*6)+(10*2) +(15*6)+(10*3)+(5*0,2) +(20*0,5)+(20*0,7) +(15*6)+(10*2) +(10*5)+(10*3)+(10*0,2) +(20*0,5)+(20*0,7) +(45*0,5) =  2088  500m.

Sviluppo:  500 m circa

Rischio: R3

Tempi:  ore 5

Relazione di G. Dal Pozzo.

Dal rifugio Coldai fino alla forcella di Col Negro di Coldai.

Raggiungere la base dello spigolo a sinistra dello zoccolo.

Risalire il canalone per circa 180 m. deviando poi per cengia a destra.

Raggiungere lo spigolo e aggirarlo.

In obliquo a destra e poi in verticale fino alla cengia sotto il diedro giallo.

1)  25 m (5°) 8 ch.

Salire fino alla grotta.

2)  25 m (7°+, 5°, 6°, 5°+) 10 ch.

Superare lo strapiombo della grotta e sostare dopo 15 m. su un terrazzino alla destra del diedro.

3)  25 m (5°+) 5 ch.

Salire per il diedro, alla fine traversare un metro a sinistra.

4)  50 m (5°+, 6°, 5°, 4°+) 10 ch.

Sempre nel diedro che per 15 metri è giallo poi entrare nella fascia grigia superando una pancia.

Sostare su un buon terrazzino.

5)  40 m (4°+, 4°, 3°) 3 chiodi.

Sempre nel diedro fino ad una cengia sotto uno strapiombo fessurato.

6)  25 m (5°-, 4°-) 2 ch.

Superare lo strapiombo poi diritto 20 m.

7)  30 m (5°-, 4°, 2°) 5 ch.

Superare un diedro grigio e al suo termine uscire a sinistra sostando alla base del camino terminale.

8)  40 m (3°, 3°+).

Percorrere il camino fino all'anticima.

Parete ovest - nord - ovest  -  Via Titti

Primi salitori:  G. Dal Pozzo, S. Neri, 19-8-1983

Difficoltà:  4°+, 5°, 6°       Coefficiente Difficoltà: 1733       Coefficiente Globale: 2050

(300*0,5) +(20*8)+(20*10) +(10*8)+(20*16)+(10*6) +(20*8)+(10*5)+(10*0,5) +(15*5)+(15*0,2) +(15*8)+(10*10)+(20*3) +(80*3) =  1783   575m.

Sviluppo:  275 m. + 300 m. di zoccolo

Rischio: R3

Tempi:  ore 5

Relazione di G. Dal Pozzo.

La via si svolge tra la Via Carlesso e la Via Rowe-Mckeith.

Per arrivare all'attacco in corrispondenza di una nicchia seguire lo zoccolo della Carlesso o della Rowe - Mckeith.

1)  40 m (5°, 5°+) 5 ch.

Seguire una fessura fino al suo termine.

2)  40 m (5°, 6°, 5°-) 3 ch.

Salire ancora diritti per circa 7 metri, poi traversare alcuni metri a destra e sostare 10 m. più in alto.

3)  40 m (5°, 4°+, 3°) 3 ch.

Salire 10 m. circa, traversare per una fessura orizzontale a sinistra per 20 m. (sosta sotto un diedro).

4)  30 m (4°+, 2°) 2 ch.

Superare il diedro-fessura arrivando alla terrazza mediana della parete.

5)  45 m (5°, 5°+, 4°) 3 ch.

Raggiungere l'evidente fessura a destra del diedro Carlesso e risalirla.

Raggiungere facilmente a sinistra la via Carlesso e per questa in vetta.

Parete Ovest

Primi salitori:  I. Rowe, A. Mckeith, 9-7-1966

Difficoltà:  3°, 4°, 5°, 5°+

Sviluppo:  500 m.

Tempi:  ore 7

Relazione dei primi salitori.

Dal rifugio Coldai fino alla forcella di Col Negro di Coldai.

Continuare per il sentiero alto fino alla base del canalone tra la Torre ed il Castello di Valgrande.

Risalire il ghiaione e superare lo zoccolo lungo lo sperone destro.

Da una cengia traversare a sinistra e poi salire in obliquo a destra fino a due fessure.

Salire la fessura di destra fino ad una grotta (5°), superare il tetto della grotta (5°+) e continuare per placche in obliquo a destra in direzione del diedro (4°) prima su per il diedro (20 m, 4°) poi in orizzontale a sinistra (40 m, 5°).

In verticale fino ad una cengia (4°) a destra del diedro superiore.

Traversare a sinistra fino al camino del diedro (5°).

Salire il camino (5°) che poi si allarga diventando canalone (4°).

Salire fin dove la parete sinistra strapiomba.

Salire una fessura al centro del canalone (5°).

Continuare più facilmente (4°) e uscire sulla cima occidentale.

Parete Sud-Ovest

Primi salitori:  G. Scarpa, T. Marega, F. Colinelli

Difficoltà:  4°, 5°

Sviluppo:  315 m.

Tempi:  ore 6

Materiale:  Chiodi usati dai primi salitori: 18, 3 rimasti in parete

Dal rifugio Coldai portarsi alla forcella di Col Negro.

Continuare lungo il sentiero alto che porta al rifugio Tissi fino alla base del canalone tra la Torre di Valgrande e il Castello di Valgrande.

Risalire il ghiaione e proseguire per il canalone (ramo di destra) e dove i suoi rami si riuniscono abbandonarlo e salire lungo lo zoccolo rientrando nel canalone dopo una lunghezza di corda.

Continuare fino alla base di un salto di roccia (ore 2).

Salire per 4 m. sopra il terrazzino sottostante al salto rossastro e passare sulla parete sinistra del canalone.

Prima traversare per 15 m. verso sinistra e poi salire in verticale per circa 10 m. fino a una nicchia sotto uno strapiombo marcio.

Traversare alcuni metri a sinistra, salire un breve tratto verticalmente e con una salita obliqua a destra raggiungere un terrazzino sopra la nicchia.

Continuare seguendo una fessura che, svasandosi a poco a poco e poggiando leggermente a destra, porta sotto uno strapiombo.

Superare lo strapiombo (2 chiodi) e proseguire per una decina di metri lungo una fessura verticale.

Da questo punto appare evidente, direttamente in alto, una fessura verticale racchiusa in un gigantesco diedro, ben visibile dalla Val Civetta.

Seguirla ininterrottamente quasi fino alla vetta.

Nell' ultima parte della salita si arriva sotto una fascia di tetti che si evitano traversando a sinistra.