PIZ POPENA - POPENA BASSO  Vie VARIE

Per CAMINO Parete EST

Primi salitori:  S. Casara e L.  Granzotto, 19 Agosto 1926

Difficoltà: 

Tempi:  ore 1.30 dall'attacco

Dall'Albergo Misurina salire verso 0vest per sentiero tra gli abeti all'attacco (1 ora), all'imbocco del camino, caratterizzato da un masso incastrato che forma una galleria.

Uscire dalla galleria e salire per il camino liscio e verticale; dopo 20 m. si trova un terrazzino, poi salire ancora per il camino che si restringe fino ad un secondo terrazzino (ometto).

Continuare per il camino, sempre più stretto e verticale, fin sotto uno strapiombo formato da un masso incastrato che nel fondo presenta un foro stretto.

Arrivati sotto il masso portarsi in fuori per la parete sinistra e arrivare sopra il masso.

Dove il camino si biforca prendere il ramo destro che presenta uno strapiombo iniziale, formato da due massi incastrati: superarlo direttamente (4°), o lo si aggira salendo il ramo sinistro per pochi metri e poi rientrando nel ramo destro con una traversata difficile, e si arriva su uno spiazzo erboso.

Salire per 20 m. il camino, traversare la parete a sinistra (esposto) fino ad un mugo caratteristico.

Poi salire per uno stretto camino strapiombante; salirlo con un passo esposto (4°); alla fine uscire su un camino aperto e rocce gradinate (ometto).

Salire un altro camino, una parete friabile, e per erba si perviene in cima.

VARIANTE

(M. Salvadori e D. Chiggiato, 20 Agosto 1930)

Arrivati dove la via suddetta va a sinistra per raggiungere con traversata il mugo, continuare invece per il ramo destro che presenta una fessura rossa sotto un forte strapiombo rosso-nero.

Superare uno strapiombo e poi salire per la fessura tra il fondo del camino e la parete destra fin sotto a un forte strapiombo; infilare il braccio sinistro nella fessura e con passo delicato uscire in parete a destra per poi rientrare nel camino sopra lo strapiombo (4°; 20 m.).

Il camino prosegue meno verticale e gradinato, e porta brevemente in cima.

PER IL DIEDRO E LA FESSURA A SINISTRA DEGLI STRAPIOMBI GIALLI

Primo salitore:  P. Mazzorana,solo, 23 Settembre 1931

Difficoltà:  3° e 4°

Tempi:  ore 1.30

Attacco nel primo diedro, contando dal Camino Casara, e cioè sotto gli strapiombi gialli.

Salire per il diedro 20 m. (3°) e proseguire su vari gradoni ghiaiosi e un passaggio di 4° fino a pochi metri sotto il livello della fessura sulla parete sinistra.

Traversare in obliquo a sinistra per raggiungerla alla base (3°).

Proseguire sempre per la fessura (3°, passaggi di 4°-).

Infine per rocce facili e mughi in cima.

NEL CENTRO DELLA PARETE TRA CAMINO CASARA E VIA MAZZORANA

Primi salitori:  Alpinisti lecchesi anonimi

Difficoltà:  3° con un passaggio di 5°

Attacco al centro della parete in direzione di una fessura gialla nella parte sommitale della parete.

Raggiunta la fessura, salendo a zig-zag lungo la parete, la si supera nell'interno; dove in alto si chiude, piegare un po' a destra (passo di 5°); poi per rocce più facili raggiungere la sommità.

PER LA PARETE A DESTRA DEGLI STRAPIOMBI GIALLI

Primi salitori:  P. Mazzorana e Mulli Adler, 17 Agosto 1936

Difficoltà: 

Tempi:  ore 1.30

L’ attacco è di fronte alla Guglia Giuliana per una fessura a forma di diedro, alta circa 20 m. (3°); obliquare a sinistra per 10 m. (2°); salire poi in verticale per 2 m., poi traversare a sinistra per 15 m. fino a un terrazzino ghiaioso (3°).

Da questo salire in obliquo verso destra fin sopra un grande masso che forma diedro con la parete (3°).

Superato il diedro, salire diritti per parete e un piccolo diedro ad una cengia con baranci (3°).

Una piccola fessura di 20 m. porta ad un terrazzo con erba (4°), con altri 15 m. di parete-diedro, raggiungere la cima.

PER IL DIEDRO A SINISTRA DEGLI STRAPIOMBI GIALLI

Primi salitori:  Alpinisti lecchesi

Difficoltà: 

Tempi:  ore 1.30

L’ attacco è come per la Via Mazzorana fino all'altezza della fessura.

Da questa salire sempre per il diedro e a volte sulla parete destra superando piccoli strapiombi finché si raggiunge uno strapiombo più grande, formato da un tetto.

Dal tetto traversare a sinistra per circa 3 m., poi diritti fino alla cima.

Variante bassa alla fessura Mazzorana e al diedro a sinistra DEGLI STRAPIOMBI GIALLI

Primi salitori:  P. Mazzorana, Liliana e Nella Bassi e Renata Scaramazza

Difficoltà: 

Tempi:  ore 1.30

Circa 20 m. a destra dell'attacco della Via Mazzorana si trova un diedro che sale per circa  30 m. interrompendosi sotto degli strapiombi.

Salire per il diedro per 10 m. ; traversare a sinistra per 5 m. ; seguire una fessura superficiale che porta a dei gradoni di rocce (4° )

Dai gradoni obliquare verso sinistra alla Via del diedro e a quella della fessura.

PER IL DIEDRO A DESTRA DEGLI STRAPIOMBI GIALLI

Primi salitori:  R. Zanutti e compagni, agosto 1934

Difficoltà: 

Tempi:  ore 1.30

Attaccare la parete sotto la verticale del diedro; dopo circa 25 m. salire a destra dei grandi blocchi sovrapposti nel centro del diedro.

Uscire perfettamente nel centro ed in alto al diedro.

VIA SCOIATTOLI

Primi salitori:  R. Apollonio e A. Alverà. 29 Giugno 1942

Difficoltà: 

Dislivello:  circa 90 m. ; chiodi usati 22, rimasti 6

Da Misurina per mulattiera alla forcella formata dalla Guglia Giuliana e da massi.

Seguire il sentiero che costeggia la base della parete fino ad uno spiazzo erboso pianeggiante.

L’ attacco è al centro della parete, salire prima in direzione verticale per c. 20 m., fino ad un punto liscio e strapiombante, poco sopra ad una sporgenza.

Obliquare a destra per circa 6-7 m. per raggiungere una cengetta sotto i primi due tetti.

Aggirarli a destra per poi traversare la parete, alzandosi a sinistra.

Si arriva così ad una larga scanalatura chiusa in alto da un grande tetto.

Seguirne prima lo spigolo destro, spostandosi all'interno di detta scanalatura, per poi salire fino al tetto, che si deve superare per la fessura a destra.

Traversare per alcuni m. a destra, e raggiungere la cima.

PER FESSURA Sud

Primi salitori:  L. Lacedelli e G. Lorenzi, 3 VII 1956

Difficoltà:  5° e 6°

Tempi:  ore 4

L’ attacco è a circa 30 metri a destra della Via Mazzorana.

Salire diritto per 30 m. (5°) fino ad un tetto che sporge per 5 m. e superarlo con staffe (6°+).

Segue una fessura obliqua che porta in cima.