RELAZIONE   Via  Tempi Moderni
Primi salitori:  Heinz Mariacher, Luisa Iovane nel 1982
 
Difficoltà:  7°+  (OBBLIGATORIO  7°)    Coefficiente Difficoltà:  11040    Coefficiente Globale: 13248
 
(30*0)+(30*0,2)+(20*0,5) +(25*20) +(40*18) +(45*3) +(45*18) +(30*10) +(50*10) +(45*0,5) +(25*5)+(20*18) 
+(40*19) +(20*16)+(20*18) +(40*10) +(35*0,5) +(20*16)+(10*19) +(45*3) +(45*3) +(45*10) +(40*10) +(20*19) 
+(40*10) +(45*3) +(50*8) +(40*8) +(35*18) +(30*10) +(40*19) +(40*18) +(40*0,5) =  11040  1135m.
Versante:  Sud
 
Dislivello:  850 m 
Sviluppo: 1135 27/29 lunghezze
Rischio: R4
 
Materiale:  2 corde da 50 m, chiodi, protezioni veloci (friends, nuts ecc.) 
Tempi:  14-16 ore
 
Note:  I gradi riportati sono abbastanza stretti. 
 
Moderne Zeiten percorre la successione di magnifiche placche che quasi al centro della parete si rincorrono, senza soluzione di continuità, 
fino in cima a Punta Rocca.
Si tratta di un itinerario di gran classe, in assoluto tra i più belli di tutta la Parete Sud, per arrampicata e qualità della roccia.
La via dopo la difficile fessura d'attacco e un delicato traverso a destra, prosegue più facilmente raggiungendo un'impegnativa e verticale 
sezione che parte con una placca segnata da una rigola.
Superata la terrazza mediana, continua su un'alternarsi di placche, sempre più verticali, fino a raggiungere le difficili lunghezze conclusive 
sicuramente di grande soddisfazione. 
 
Bell' itinerario su splendide placche, molto lungo e impegnativo.
La difficoltà maggiore è non sbagliare soprattutto sul traverso nella parte bassa e nella zona centrale della parte alta.
Il tiro della rigola è proteggibile con un friend 3,5.
Dopo il primo tiro della parte alta, che attacca a sinistra della Via Gogna, è necessario traversare decisamente a destra cercando 
di non finire sulla Gogna stessa.
Nella parte alta (tiro traverso di 6b+) non prendere i cordoni in alto a destra, il tiro successivo sale diritto e poi traversa decisamente a sinistra.
Dopo i tiri alti dei traversi (6b+) seguono dei tiri impegnativi che portano alla cima.
 
ACCESSO GENERALE
 
Percorsi stradali:
1)  per l'A22 Modena-Brennero:
uscire ad Ora (BZ); percorrere la Val di Fiemme fino a Predazzo, quindi, per la Val di Fassa, raggiungere Canazei.
Proseguire quindi per la strada del Passo Fedaia e, superato il Passo, scendere fino a Malga Ciapela.
2)  Per la Val Cordevole:
da Agordo proseguire per Cencenighe, Alleghe e Caprile, quindi in breve per la strada del P.sso Fedaia raggiungere Malga Ciapela.
 
AVVICINAMENTO
 
Dal parcheggio di Malga Ciapela, con il sentiero n. 610, raggiungere il Rifugio Onorato Falier (2080 m.), posto ai piedi della parete 
Sud della Marmolada (ore 1,15 da Malga Ciapela).
 
ACCESSO
 
Dal Rif. Falier con segnavia 610 in direzione del Passo Ombretta, in corrispondenza di un tratto pianeggiante deviare dal sentiero 
per raggiungere la soprastante parete; seguendola verso ovest raggiunge una rampa (2° e 3°) che in breve conduce alla nera placca 
fessurata d'attacco (circa 1 ora dal Rif. Falier). 
 
ATTACCO
 
A sinistra del grande strapiombo triangolare che sorregge i pilastri di Punta Rocca, una cengia da percorrere da sinistra a destra (I) 
porta a un canale obliquo (da destra a sinistra) che, con qualche passo di II e un breve traverso a destra in cengia, porta alla placca 
fessurata dell'attacco.  
SALITA
 
1)  Iniziare ad arrampicare sul fondo del diedro, poi al primo ch (rosso) piegare a destra 
Quindi in obliquo a sinistra seguendo un gradino trasversale fino a una fessura verticale, faticosa. 
Al suo termine a destra alla sosta (VII, 25 m., 6b+).
 
2)  Per muro giallo e grigio a sinistra di strapiombi a un diedro fessurato. 
Al suo termine diritti e per risalti e diedri in obliquo a destra fino a un pulpito (VI, 50 m.).
 
3)  In traverso a destra per cengia fino a oltre uno spigolo. Sosta non visibile (IV+, 30 m.).
 
4)  In obliquo a sinistra per un muro verticale con nicchie e strapiombi vari , una grande clessidra appena sotto il passo più duro, 
fino ad una nicchia di sosta (VI, 40 m.).
 
5)  Traversare a destra - anche in discesa – aggirando lo spigolo (passo critico servito da un cordino) (VI-, 35 m.).
 
6)  Traversare a destra, oltrepassare un colatoio, salire un pilastro alla sua destra 
(o il camino alla destra di questo) e a un chiodo obliquare a destra per placca.  (V+, 30 m.).
 
7)  Salire per rocce facili (III, 45 m.).
 
8)  Scalare una placca liscia in obliquo da sinistra a destra (V+, 45 m.).
 
9)  Lunghezza della famosa rigola. Dalla grande nicchia di sosta andare a sinistra, aggirando uno spigolo con un difficile passaggio. 
Poi proseguire a sinistra per cengia 4 m. fino a una nicchia (1 ch di via e 1 lasciato). 
Sosta (7 m.). 
Poi salire per una ripida placca con un boulder di ingresso e il seguente ripido muro da attraversare con movimenti a zig-zag  
in lieve obliquo verso destra fino a una macchia scura visibile dal basso. 
E’ il punto di scarico dell'acqua raccolta dalla rigola. 
Raggiunta la macchia (grande clessidra di protezione) alzarsi con delicatezza alla sua destra, rimontare con i piedi su un 
buon ripiano e piazzare un friend Ande 5 di protezione. 
Con un paio di difficili movimenti arrivare alla sosta (VI+, 45 m.).
10)  Salire un diedro fessurato obliquo a sinistra; appena possibile traversare a sinistra, poi più facile (VI-, 40 m.).
 
11)  Seguire una fessura-camino (V, 40 m.).
 
12)  Diritti per una breve fessura fino a delle rocce articolate a sinistra, rimontando il margine destro di un vago pilastro. 
Al suo termine diritto e in obliquo a destra, fino alla cengia mediana. 
Sosta a destra, appena oltre uno spigolo, su spuntone con cordino. Chiodi vari (III, 55 m.).
 
13)  A sinistra dello spigolo ci sono due fessure-diedro.
A destra sale la "Gogna".
Scalare il diedro obliquo a sinistra, arrivare sotto la fascia di strapiombi terminali, superare con volteggio in obliquo a destra lo strapiombo. 
Proseguire in obliquo a destra per rocce facili fino a uno spigolo (chiodo con cordone). 
Aggirare lo spigolo, salire per esso per 10 m. circa e a destra, in una nicchia, arrivare ad una sosta con ch. (55 m. , VI+). 
 
14)  Proseguire in traverso a destra della sosta fino a un ripiano sotto delle placche con rigole (rimanere sulle placche a destra 
della rampa sulla quale sale la "Gogna"). 
Dalla cengetta proseguire diritto, un pò a sinistra e di nuovo diritto fino alla base di un diedro fessurato, a un ottima clessidra 
di sosta (60 m., IV-).
 
15)  Fessura appena obliqua a sinistra fino a una scomoda sosta (35 m., V).
 
16)  Ancora per fessura che segna il confine sinistro di un pilastro appoggiato. 
Al suo termine (sosta possibile - 20 m.), poi diritto per placche fino a nicchia. 
Non salire alla fascia di tetti gialli sopra il primo sistema di nicchie, ma fermarsi (40 m. ,V).
 
17)  Traversare a sinistra fino a un'altra nicchia. Al suo termine ancora a sinistra oltre un spigolo per proseguire in obliquo a 
sinistra attraverso una placca verticale e la successiva fessura per la quale salire a una scomoda sosta (20 m., VI).
 
18)  Per fessura sopra la sosta. Appena possibile a sinistra, a un diedro-fessura più facile, e al suo termine a destra a un terrazzo. 
Dalla destra del terrazzo parte un vago diedro che diventa un camino. 
Salirlo fino a terrazze alla base di una grande nicchia. 
La sosta è alla destra del margine del sistema di terrazze: 2 ottimi chiodi. 
Altrimenti sostare a 1 ch 5 m sopra la fine del canale (ai 2 ch 55 m., V-). 
 
19)  In traverso a destra, poi in obliquo a destra fino a un terrazzino, ancora diritti per placche compatte e a destra fino a un altro terrazzo. 
Al suo centro, sotto placche, 1 ch di sosta (35 m., IV+).
 
20)  Appena a destra della sosta e poi diritti per placche ripide (percorso non obbligato). 
Dopo 40 m. in mezzo alle placche 2 clessidre per la sosta (da attrezzare) (40 m. , V).
 
21)  Diritto (o a sinistra) fino a un terrazzo (chiodo al suo margine sinistro). 
Alla sua destra seguire una rampa e, al suo termine, andare in obliquo a sinistra per una impegnativa placca a buchi puntando 
a un diedro sulla verticale di una sosta sospesa una decina di m. sotto grandi nicchie giallo-nere. 2 ch di sosta in fessura (40 m., V+).
 
22)  Non puntare alla sosta (variante di 7a-7b), ma obliquare a sinistra per placca a tratti friabile e con vecchi cordini e fettucce 
nelle clessidre fino a poter salire ad una nicchia di sosta, non visibile dalla sosta precedente (35 m., VI-).
 
23)  Per placca in obliquo a sinistra circa 10 m., poi diritti e ancora a destra fino a una nicchia con 1 ch (con cl,  V+). 
Diritti per 4 m in strapiombo fino ad una sosta scomoda con ch sul fondo di un diedro 
(35 m. , VI). 
 
24)  3 m. a sinistra della sosta per placca a buone prese fin sotto l'evidente tetto obliquo ascendente da sinistra a destra
(2 ch alla sua base). 
Superarlo al suo margine sinistro e salire per placca fino a una nicchia (3 ch - sosta possibile). 
Da qui in obliquo e in traverso a destra fin sotto un diedro dove si sosta (40 m. , VI+, VII-).
 
25)  Salire il breve diedro e la placca al suo termine, superare uno strapiombino 
(ultima protezione lontana) ed entrare nella continuazione del diedro, nella prima parte facile e poi più difficile, uscirne a sinistra e 
poi a una nicchia dove si sosta (40 m., VI). 
 
26)  Difficile traverso di 2 m a sinistra della sosta, poi diritti per placca a buchi con pilastri in bilico nella sezione centrale. 
Superati i primi 10 m., proseguire per facile placca inclinata fin sotto uno strapiombo
(1 ch e 1 nuts incastrato nella fessura alla sua base). 
Allungare le protezioni e aggirare a destra lo strapiombo. 
Sostare sopra lo strapiombo su uno spuntone (40 m., V/V+, poi III).
 
27)  Con 30 m. di I, II raggiungere la vetta. 
 
DISCESA
 
In funivia fino a Malga Ciapela; oppure lungo la via normale del ghiacciaio sul versante Nord fino al Rif. Pian dei Fiacconi e 
quindi, per sentiero, al Passo Fedaia.