RELAZIONE   Via  ESPOSITO   alla  PALA   del   RIFUGIO

PALA DEL RIFUGIO, m 2394  parete SO (Esposito con variante Timillero)
Via con buona roccia, ma con un'attacco piuttosto brutto.
La variante iniziale Timillero segue un itinerario più diretto e più facile rispetto alla via originale. 
Per arrivare all'attacco bisognerebbe percorrere la via normale al Dente del Rifugio, su roccia cattiva, ed un tratto su erba e rocce detritiche. 
Per evitare questo approccio si può percorrere qualche via del Dente del Rifugio che poi permette di raggiungere l'attacco della via Esposito. 
Il percorso della via è poco visibile dal Rifugio Treviso.
Il tratto più evidente sono i grandi strapiombi gialli sotto la vetta (le “Occhiaie”) che la via lasca a sinistra.
Il percorso si svolge prima su delle placche sopra la terrazza erbosa in centro parete, prosegue lungo una rampa più facile, poi obliqua da destra a 
sinistra fino sotto le "Occhiaie". 
Primi salitori:  E. Esposito, F. Mauri e G. Galli, 14 e 15 agosto 1941
Difficoltà:  D+/TD-max: 5°  Coefficiente Difficoltà: 1258   
Coefficiente Globale:  1383
(20*0,5)+(15*0,7)+(5*3)+(10*2)+(10*0) +(10*0,5)+(10*3) +(100*0)+(100*0,2) +(50+0,5)+(10*0,2) +(45*5)+(5*8) +(50*0,5) +(35*5)
+(30*0,5)+(30*3) +(15*0,2)+(10*0,7) +(15*0,2)+(15*0,5) +(25*3) +(30*5) +(50*3) +(30*3)+(30*0,5) +(35*0,2)+(35*0,5) = 615m. + 200m.
(30*0,5)+(20*0,7)+(10*2) +(10*0,5)+(10*3) +(100*0)+(100*0,2) +(40*0,5)+(15*0,2) +(55*5) +(50*0,5) +(35*5) +(25*0,5)+(30*3)
+(25*0,3) +(15*0,2)+(15*0,5) +(25*3) +(30*3) +(55*3) +(30*0,5)+(25*3) +(35*0,2)+(35*0,5) =  1166
Dislivello:  500 m. 
Sviluppo:   610 m. 800 m. (se inclusi 200 m centrali su erba e roccette) 
Rischio: R2
Tempi:  6 ore
Roccia:  ottima lungo la via Esposito; erbosa e in parte friabile sulla via normale al Dente del Rifugio. 
Materiale:  cordini, dadi (quasi tutte le soste attrezzate; portare un paio di chiodi per ogni evenienza 
Punto d’appoggio:  Rifugio Treviso, m 1631, CAI, posti 40, aperto dal 20/6 al 20/9, tel. 0439 62 311; rinnovato nel 2004. 
Cartina:  Tabacco foglio 22 (Pale di San Martino), scala 1:25.000 
ACCESSO 
Dal Rifugio Treviso salire il ripido sentiero verso la Forcella delle Mughe (segn. 720).
Dopo essere usciti dal bosco (vicino alla base del Dente del Rifugio; a sinistra si va agli 
attacchi delle vie della parete Sud-Ovest del Dente) attraversare il greto asciutto del torrente e risalire un costone e 
erba; abbandonare il sentiero segnalato, per seguire a sinistra una traccia tra i mughi che porta verso la base della fenditura, sotto la verticale 
della Torre della Pala, lungo la quale salire la via normale al Dente del Rifugio (ore 1 dal rifugio). 
SALITA 
1)  Attaccare a destra del canale-camino per fessure sporche d' erba, fino a portarsi quasi nel canale, all’altezza del primo ancoraggio a spit per le doppie in discesa 
(20 m, 3°).
Salire sulla destra del canale per parete articolata fino all’altezza di un mugo (15 m, 3°+) (5 m, 4°, 1C, roccia friabile).
Scalare un muretto e riportarsi in diagonale a sinistra verso il canale lungo delle liste di roccia erbose (10 m, 4°-). 
Saltare un’ enorme masso incastrato a metà canale e andare a sostare su uno spiazzo di ghiaia (10 m, 1°). 60 m; 3°, pass. 4°; 1C.
2)  Salire ora sulla faccia sinistra del canale per una placca levigata e appoggiata (10 m, 3°), traversare poi in orizzontale a destra sotto un altro grande masso incastrato (10 m, 4°, ). 
Salire sopra il masso dove si sosta su spit di calata, poco sotto il foro sulla forcella che permette di passare dall’altro versante. 20 m; 3° e 4°; 1AF. 
3)  Oltre il buco, abbandonare la via normale al Dente che sale a sinistra per facile sentiero, scendere 50 m. lungo il canale franoso opposto per poi uscirne a destra per 
cengia erbosa.
Al termine la cengia porta su erba ripida con roccette fino sotto la parete Sud-Ovest della Pala del Rifugio.
Salire ancora per roccette e detriti, leggermente verso sinistra, passando oltre un canale.
Rimontare delle rocce articolate con detriti fino ad un pulpito d’erba circa 50 m. a destra del grande diedro giallo della parete. 
200 m; 1°, 2°. 
4)  Salire delle facili rocce e placche fino a raggiungere una zona di cenge erbose, sotto una parete rocciosa a placche (40 m, 3°). 
Siamo circa 60 m a destra del diedro giallo della parete.
Risalire i gradoni rocciosi con erba fino alla cengia proprio sotto le placche (10 m, 2°).
Andare qualche metro a destra della cengia fino allo sbocco di un diedro e alla base della fessura irregolare che sale diritta in mezzo alle placche (5 m, 1°). 
55 m; 3°, 2°; 2CF. 
5)  Scalare la fessura direttamente con difficoltà costanti e sostenute (50 m, 4°+, pass. 5°, 1C).
La fessura finisce in una nicchia sotto un grosso sasso incastrato. 
Salire sopra la nicchia (5 m, 3°) fino ad una sosta su CL su una terrazza erbosa. 55 m; 4°+, pass. 5°; 1C, varie CL, 1CLF.
6)  Salire direttamente per rocce facili, alternate a tratti erbosi, prima un po’ a sinistra e poi a destra fino sotto una fascia di placche quasi verticali sostando alla 
base di una fessura superficiale (1CLF). 50 m; 3°; 1CLF. 
7)  Scalare le placche in corrispondenza della fessura (35 m, 4°+, pass. 5°, 1C), fin sotto dei piccoli strapiombi dove si sosta in una nicchia.
35 m; 4°+, pass. 5°; 1C, 3CF.
8)  Traversare orizzontalmente a destra fino alla fine degli strapiombi (5 m, 3°).
Salire poi in diagonale a destra (25 m, 4°), fin sotto dei canalini da seguire direttamente (25 m, 4° e 3°) assecondando la depressione a sinistra con difficoltà 
decrescenti fin sotto dei grossi strapiombi, dove a sinistra inizia una cengia-rampa erbosa.
Sostare proprio alla base della parete gialla. 55 m; 3°, 4°; 2CF. 
9)  Andare a sinistra per la cengia erbosa, girare uno spigolo, oltre il quale inizia una rampa che si segue, superando un salto più ripido dove la rampa si 
chiude a caminetto e sostare su una CL in cima al saltino stesso. 25 m; 2°, pass. 3°+; 1CLF.
10)  Continuare lungo la rampa fin dove si esaurisce sotto degli strapiombi nero-gialli.
Sostare sopra una forcella formata a sinistra da un gendarme che sale dal basso su una CL.  30 m; 2°, 3°; 1CLF. 
11)  Dalla clessidra traversare leggermente a sinistra (5 m, 3°) per scalare la parete ripida fin sotto dei piccoli strapiombi gialli (15 m, 4°).
Sotto gli strapiombi andare a destra in orizzontale (5 m, 4°, varie CL) fino dove termina la zona strapiombante, girare uno spigolo, poi per rocce più appoggiate dove si sosta. 
25 m; 4°; varie CL, 1CF. 
12)  Salire in diagonale a sinistra, ritornando sulla verticale degli strapiombi gialli sottostanti, su parete verticale fino ad un terrazzino circa 30 m. sotto gli enormi strapiombi gialli 
(le Occhiaie) della parte alta della parete, dove si sosta su CL. 30 m; 4°, pass. 4°+; 1CLF.
13)  Dalla terrazza traversare a destra (5 m, 3°) per poi salire la parete grigia sul lato destro degli strapiombi gialli (15 m, 4°). 
Arrivati all’altezza del tetto delle Occhiaie, uno stretto caminetto porta in alto. 
Scalare la fessura immediatamente a destra del caminetto (20 m, 4°, 1C) che poi si trasforma in canalino.
Seguirlo fino ad uno spiazzo dopo aver salito una breve parete (15 m, 2°, pass. 4°).
Sosta su CL. 55 m; 4°, 1C; 1CLF. 
14)  Lasciare il canalino principale, che in alto si trasforma in camino-canale, per seguire il sistema di fessure e caminetti che vanno in diagonale a destra.
Salirle senza problemi fin dove la pendenza diminuisce e la parete si abbatte a gradoni detritici. 55 m; 3°, pass. 4°.
15)  Rimontare i facili gradoni alternati a tratti su detriti, direttamente fino in cima. 70 m; 2°, pass. 3°. 
DISCESA 
La discesa dalla Pala è abbastanza laboriosa e non banale, il percorso è segnalato da frecce e bolli rossi.
Percorre la cresta rocciosa che unisce la Pala del Rifugio alla base del Sass de Ortiga, quindi una cengia che fascia il versante Sud-
Ovest del Sass d' Ortiga fino alla Forcella delle Mughe, dove si sbocca sul sentiero segnalato (n° 720) che riporta al Rifugio Treviso. 
Dalla cima, dopo qualche metro su cresta, scendere un canale roccioso (15 m, 2°) in versante Sud (Vallon delle Mughe). 
Una successiva traversata in quota per rocce e detriti, contornando la testata di un sistema di canali che scende verso il Vallon delle 
Mughe porta fino alla base del Torrione di Sant’Anna, la cima che separa la Pala del Rifugio dal Sass de Ortiga. 
Salire facilmente verso la cima (80 m, 2°, brevi pass. 3°) e, poco prima di raggiungerla passare sul versante Nord (Vallon di Sant’Anna)
dove si scende per un buon tratto e si traversa per rocce e canalini verso il Sass de Ortiga (2°; 3 m 3°). 
Prima di raggiungere la forcella sotto lo Spigolo Nord del Sass d' Ortiga, attraversare una placca di rocce levigate (30 m, 2°+) lungo la quale vi 
sono 3S ed 1C per assicurazione.
Salire un canale che porta alla forcella con il Sass de Ortiga.
Scendere il canale dalla parte opposta fino alla terrazza detritica sotto la parete Sud-Ovest del monte.
Scendere per sentiero fino a delle corde metalliche che permettono di scendere in un profondo canale.
Quando le corde metalliche risalgono  è possibile fare 2 doppie che portano direttamente alle ghiaie e al sentiero.
Oppure risalire il canale fin dove è possibile traversare a destra per cenge e con un ultimo tratto facile ma esposto su cengia 
(3S per assicurazione) raggiungere la Forcella delle Mughe, 2244 m. 
(ore 1 – 1,30 dalla cima). 
Da qui a destra in 1 ora di discesa (segn. 720) su ripido sentiero si raggiunge il Rifugio Treviso 
(ore 2 – 2,30 dalla cima). 
Pala del Rifugio Via SPT 
Itinerario recente che si sviluppa al centro della parete a destra della Via Frisch e del diedro percorso dalla via Osti. 
Roccia complessivamente buona. 
Primi salitori:  Mauro Tiozzo, Toni Soccombi & Penna
DIFFICOLTA':     5+/6a   (OBBLIGATORIO  6a)
VERSANTE:        Ovest
LUNGHEZZA DISLIVELLO:    800 m.
MATERIALE:  2 corde da 55m, 12 rinvii,nuts e friends. Dotazione alpinistica completa. 
ACCESSO GENERALE
Dal parcheggio nei pressi di Malga Canali 1302 m., percorrere la comoda carrareccia, che in breve diventa sentiero, fino al Rif. Treviso (1631m). 
ACCESSO
Dal Rif. Treviso seguire il sentiero 707 per il P.so Canali, dopo 10 minuti si arriva in vista della parete Ovest.
Al limite del bosco lasciare il sentiero e salire verso destra fino alla base della parete.
L'attacco è sul lato destro alla base di una placca con erba. 
DISCESA
La via di discesa è interamente segnalata.
Dalla cima, scendere verso Est per tracce di sentiero, che in breve conducono sopra un canalone che scende a Sud, verso il Vallon delle Mughe.
Traversare, su rocce, su questo versante lasciando a sinistra una forcella; qui non salire il primo canalino, ma il seguente (3°) che conduce su una spalla.
Scendere brevemente a Nord e traversare la parete in direzione Est.
Si arriva quindi al canalino che sale alla forcella tra la Pala del Rifugio e il Sass d'Ortiga (masso incastrato).
Scendere verso Sud fino ad una cengia, percorrerla verso sinistra fino ad incontrare un tratto attrezzato con cavi metallici.
Riprendere quindi la cengia che porta alla Forcella delle Mughe, dove, seguendo il sentiero n° 720, si ritorna al Rif. Treviso.   
In totale 2,30 ore fino al rifugio. 
COMMENTI
Bella salita, il ritorno in doppia dalla via è abbastanza facile, i primi e gli ultimi tiri sono un pò sprotetti.
L'attacco è verso destra rispetto l'ometto della Frish dove pochi metri sopra si vede un cordino vecchio su clessidra.
Nel quarto tiro alzarsi diretti sopra la sosta il chiodo è nascosto su un terrazzino.
Dopo il tiro della lama gialla staccata attenzione a non sbagliare la via che risulta poco evidente vista anche la relativa chiodatura che poteva essere utile per trovarla. 

Si può calarsi in doppia lungo la via in ore 1.30.
Fonte: www.planetmountain.com