RELAZIONE  Via TANIA al Pilastro EST

Via TANIA - PILASTRO EST - 2820 m. - Parete Est

Il Pilastro Est è un enorme colonna di roccia grigio-gialla che separa la parete nord-est e la parete nord.

È percorso, guardando da destra a sinistra, dalla via Silvana, realizzata da P. Armando e P. Franceschini nel 1970, dalla via Furlani-Rabanser e dalla via Demetz-Wehse.

Descriviamo la seconda (Furlani-Rabanser) denominata via Tania che, a differenza delle vie sulla parete Nord-Est e di quelle sulla Nord, gode di una prolungata esposizione al sole per buona parte della giornata.

La roccia sul Pilastro Est è quasi sempre solida, l'ambiente grandioso con una verticalità e con una esposizione eccezzionali.

L'unico problema è la discesa, piuttosto lunga e complicata, specie se le condizioni meteorologiche non sono ottimali.

Primi salitori:  M. Furlani e I. Rabanser, estate 1993

Difficoltà:  V / VI

Coefficiente Difficoltà:  5580   Coefficiente Globale: 6696

(40*0,2) +(40*0,7) +(50*5) +(20*10)+(20*14) +(40*5) +(20+6)+(20*14) +(30*16) +(30*8) +(40*5) +(40*3) +(40*0,2) +(40*3) +(80*16) +(60*0,5) +(40*3) +(40*0,5) +(40*5) +(40*6) +(40*10) +(30*16) +(20*14)+(30*3) = 5580  890m.

Dislivello:  1100 m.

Rischio: R4

Tempi:  salita 8-10 ore

Materiale:  tutto il materiale usato è stato lasciato in parete

La via supera con percorso logico e evidente i tre grandi muraglioni gialli del settore meridionale del Pilastro Est.

Il primo muro viene salito lungo l'evidente diedro-giallo fino al grande pulpito; il secondo con andamento da sinistra a destra e il terzo direttamente fino a vetta al Pilastro da cui, con 200 m di arrampicata su campanili verticali e friabili si raggiunge la cima del Sassolungo.

Al 21° tiro in cima al campanile è consigliabile iniziare la discesa evitando gli ultimi 4 tiri friabili.

ATTACCO

Dal rifugio Passo Sella percorrere il sentiero per il rifugio Comici (tutta la Città dei Sassi), fino ad attraversare la pista dello skilift che maggiormente si avvicina alla parete.

Superato uno steccato con capitello in legno, scendere per la stradina fin dove diventa pianeggiante e qui, seguendo il letto di un torrente asciutto prima, e per prati poi, raggiungere il piede delle rocce.

L'attacco è situato vicino al grande blocco di roccia nei cui pressi sale la classica via Pichl alla parete nord che inizialmente si sale paralleli sulla sinistra per qualche decina di metri.

Dai pressi dell'attacco della Pichl salire 100 m. circa di rocce facili aggirando a sinistra la base di un salto giallo con una fessura.

Salire un canale facile che si trasforma in diedro giallo, con a sinistra un grande tetto, al cui inizio si trova il chiodo di partenza della via (1 ora circa dal rifugio Passo Sella).

DISCESA

Esistono tre possibilità di discesa:

A)  Solo per appassionati della cima:

Proseguire, una volta raggiunta la cima del pilastro, fino alla cima del Sassolungo (al bivacco Reginaldo Giuliani) e successivamente scendere lungo la via normale (Le rocce però sono friabili e ingombre di detriti).

Questa soluzione prevede il pernottamento al bivacco di non facile reperimento.

B)  Consiste invece nello scendere in doppia dalla 21° lunghezza, e cioè una volta usciti dalle difficoltà ed in cima al pilastro, fino alla forcella (2 doppie a sinistra con viso a monte), e da questa scendere con 3 corde doppie sulla cengia della via Lorenz-Wagner lungo la quale sempre verso sinistra, in parte arrampicando e in parte camminando, si arriva alle doppie del Pilastro Paolina, predisposte lungo la via " L'ultimo dei Balkani " che permettono di raggiungere i ghiaioni.

Questa soluzione è preferibile in caso di tempo incerto e presuppone però di conoscere il punto di intersezione con la via "Ultimo dei Balcani" .

C)  Dalla 21° sosta scendere lungo la via stessa con qualche prevedibile difficoltà al tratto del 14° tiro.

      Da sperimentare ?.