LA VALLACCIA

La Vallaccia vera e propria è una ripida e selvaggia valle laterale della Val San Nicolò che, a sua volta, è una valle laterale della Val di Fassa.

Per comodità descrittiva, nella terminologia geografica ed alpinistica il termine Vallaccia è stato esteso a tutto il nodo montuoso che fa parte del più vasto gruppo della Marmolada.

I suoi confini sono la Val di Fassa ad ovest, la vaL di San Pellegrino a sud, la Costiera Costabella-Auta ad est e la Val San Nicolò a nord.

È a sua volta diviso in due massicci: il massiccio del Sasso delle Undici e quello del Sasso delle Dodici.

In alto, nel cuore della Vallaccia, chiuso entro pareti e campanili sorge il bivacco Zeni.

Il gruppo è rimasto per anni sconosciuto, anche se in realtà un ristretto gruppo di alpinisti trentini - fra cui ricordiamo per tutti il compianto Graziano Maffei (il Feo) - vi hanno tracciato alcuni fra i più impegnativi itinerari delle Dolomiti.

La roccia è un calcare tipo Marmolada caratterizzata da placche di ottima qualità ma difficilmente chiodabili.

Per arrampicare su queste pareti occorrono decisione, grandi capacità e soprattutto esperienza.

PIRAMIDE ARMANI – Via “dello Spigolo” (Maffei-Stenghel)

Parete Ovest

Primi salitori:  G. Maffei e G. Stenghel, giugno 1976

Difficoltà:  V+    Coefficiente Difficoltà: 3254    Coefficiente Globale: 3904

(20*3)+(20*5) +(45*14) +(30*0) +(40*8) +(25*10)+(20*5) +(25*6)+(20*5) +(45*5) +(40*10) +(45*6) +(40*8) +(25*10)+(25*3) +(20*0,2) =  3254  485m.

Dislivello:  450 m.

Sviluppo: 485 m.

Rischio: R4

La Piramide Armani è, fra le strutture minori della Vallacela, quella senz'altro più visibile e, soprattutto, più caratteristica proprio per la sua forma regolare.

La via di Maffei e Stenghel segue prima il colatoio che scende dall'intersezione della Piramide con la parete e poi lo spigolo arrotondato della Piramide (spigolo nord-ovest).

Nella prima parte, cioè fino allo spigolo l'itinerario sembra coincidere con la via aperta da A. Gross e B. Fanton nell'estate 1963.

È la via più facile fra tutte quelle tracciate sulla Piramide.

Per una ripetizione calcolare circa 5 ore.

ATTACCO

Raggiungerlo in pochi minuti e con percorso evidente dal bivacco Zeni, ed è situato leggermente a sinistra delle due grosse nicchie di forma ovale sotto la verticale dell'innesto dello spigolo della Piramide con la parete del monte.

(15 minuti dal bivacco Zeni)

DISCESA

Si effettua in direzione Est Sud-Est puntando al canalone che scende dalla Forcella Vallaccia.

Dopo una cresta attraversare dei pendii erbosi, canali friabili e terrosi (qualche volta in risalita) fino ad un lungo e pericoloso canale di roccia che porta direttamente alle ghiaie del sottostante canale proveniente dalla Forcella Vallaccia.

(1 ora circa).

Via "Canto del cigno" alla Piramide Matteo Armani

Parete Ovest

Primi salitori:  G. Maffei e R Leoni, luglio 1986

Difficoltà:  VII / A4   Coefficiente Difficoltà: 8210    Coefficiente Globale: 10262

(45*18) +(25*10)+(25*16) +(20*19)+(25*22) +(45*20) +(40*16) +(45*8) +(35*23) +(20*16) +(30*22) +(30*22) +(25*23) +(45*18) +(30*3) =  8210  475m.

Dislivello:  450 m.

Sviluppo: 475 m.

Rischio: R5

Salita grandiosa che supera la placconata occidentale della Piramide nel settore compreso fra lo spigolo a sinistra ed i tre diedri a destra.

Paragonata alla celebre via "attraverso il pesce", in Marmolada, questa via, seppur più breve, è stata addirittura giudicata da alcuni ripetitori più difficile.

R. Mittersteiner e D. Hall hanno ripetuto questa via in completa arrampicata libera incontrando difficoltà fino al 7b.

Per una ripetizione calcolare dalle 8 alle 10 ore.

ATTACCO

Raggiungerlo in pochi minuti e con percorso evidente dal bivacco Zeni, ed è leggermente a destra delle due grosse nicchie di forma ovale situate sotto la verticale dell'innesto dello spigolo della Piramide con la parete del monte (15 minuti dal bivacco Zeni).

DISCESA

Si effettua in direzione Est Sud-Est puntando al canalone che scende dalla Forcella Vallaccia.

Dopo una cresta attraversare dei pendii erbosi, canali friabili e terrosi (qualche volta in risalita) fino ad un lungo e pericoloso canale di roccia che porta direttamente alle ghiaie del sottostante canale proveniente dalla Forcella Vallaccia (1 ora circa).

Parete Ovest - Via “dei tre diedri”

Primi salitori:  M. Stenico e G. Maffei, 21-23 luglio 1974

Difficoltà:  VI+ / A2   Coefficiente Difficoltà: 4760    Coefficiente Globale: 5712 

(40*6) +(40*10) +(35*6) +(40*14) +(50*16) +(40*10) +(30*8) +(30*3) +(20*10)+(20*16) +(40*8) +(40*10) +(20*18)+(20*5) +(40*3) =  4760  500m.

Dislivello:  450 m.

Sviluppo: 500 m.

Rischio: R4

Stupendo itinerario che supera la parete sfruttando il lungo sistema di diedri che corrono al centro della Piramide.

I tre diedri sono intercalati da due pareti la prima delle quali presenta elevate difficoltà mentre la seconda è formata da grandi balzi rocciosi intervallati da cenge detritiche.

ATTACCO

L'attacco, che si raggiunge in pochi minuti e con percorso evidente dal bivacco Zeni, è leggermente a sinistra della verticale calata dal primo grande diedro (15 minuti dal bivacco Zeni).

DISCESA

Si effettua in direzione Est Sud-Est puntando al canalone che scende dalla Forcella Vallaccia.

Dopo una cresta attraversare dei pendii erbosi, canali friabili e terrosi (qualche volta in risalita) fino ad un lungo e pericoloso canale di roccia che porta direttamente alle ghiaie del sottostante canale proveniente dalla Forcella Vallaccia (1 ora circa).

Via "dei Cinque muri" alla Piramide Matteo Armani

G. Maffei e P. Leoni, agosto 1986

Parete Ovest 500 m.   VII/A3

Splendida scalata che supera la successione dei cinque muri compresi a destra della via dei Tre diedri.

La prima ripetizione è stata effettuata dalle guide E Mich e M. Furlani.

Successivamente è stata ripetuta in completa arrampicata libera dalla cordata D. Hall ed E. Turri che hanno incontrato difficoltà di 7a.

È da considerarsi un ottimo banco di prova per coloro che vogliono cimentarsi con la più lunga ma non più difficile via "attraverso il pesce" in Marmolada.

Attacco

Vedi l'itinerario precedente, solo un pò più a destra.

Discesa

Vedi itinerario precedente.

Via Stenico-Maffei alla Piramide Carlo Delmonego

M. Stenico e G. Maffei, 29 luglio 1978

Parete Ovest  500 m. VI+

La Piramide Delmonego è l'evidente struttura rocciosa situata a destra della Piramide Armani che, come questa, si stacca dal versante occidentale della Sasso delle Undici.

La Piramide Delmonego è riconoscibile dal grande strapiombo sommitale a forma di proboscide.

La via sfrutta i punti più deboli della parete ed offre una bella arrampicata a tratti discontinua.

Per una ripetizione calcolare circa 5 ore.

Attacco

Dal bivacco Zeni si raggiunge in pochi minuti sotto la parete come agli itinerari precedenti ma, raggiunto il piede delle rocce, salire un pò verso destra per giungere poi, verso sinistra e per facili rampe, ad una cengia dove si trova il chiodo di partenza (20 minuti circa dal bivacco Zeni).

Discesa

Dalla cima scendere verso Est alla forcella che separa la piramide dal resto del monte.

Scendere poi verso Sud per il canalone fino a quando si può risalire un camino-canale situato di fronte.

Dopo averlo risalito traversare lungamente sotto la parete fino ad un torrente e, da questo, incominciare a scendere per roccia friabile fino a raggiungere il canale ghiaioso della Forcella "Vallaccia" da cui facilmente, per sentiero, si ritorna al bivacco Zeni.

(1 ora circa)