RELAZIONI   Vie  Piaz - Maria - Galleria al  SASS  PORDOI

SASS PORDOI, m 2952  spigolo Sud (pilastro Piaz + via Maria)
E' una combinazione di vie e varianti sul pilastro Sud del Sass Pordoi.
Questo mix consiste in una prima lunghezza che è una variante d’attacco allo spigolo Piaz che raggiunge direttamente per una 
fessura verticale l’intaglio con masso incastrato sul bordo del pilastro; e in una seconda lunghezza che è dello spigolo Piaz.
Poi con una traversata raggiunge la via Maria che viene seguita poi fino in vetta su difficoltà inferiori. 
Con questo percorso si evitano le 2 lunghezze iniziali della via Maria, più facili e meno interessanti.
Primi salitori:  Pilastro Piaz:  G.B. e F. Piaz, R. Springorum, S. Del Torso, 27 settembre 1933 
                                Via Maria:  G. B. Piaz e V. Dezulian, 12 settembre 1932 
Difficoltà:   D+, max: 5°+ e A0   Coefficiente Difficoltà: 639    Coefficiente Globale: 702
(8*0,7)+(12*5)+(10*6)+(5*3) +(6*8)+(8*6)+(10*16) +(20*0,2) +(20*0,5)+(20*3) +(6*2)+(6*3) +(30*0)+(5*0,5) +(10*0,5)+(20*3)
+(15*0)+(15*0,7) +(80*0,2)+(90*0,5) = 639
Dislivello:  300 m. 
Sviluppo:  380 m. 
Rischio: R2

Tempi:  4 – 5 ore 
Roccia:  non sempre solida, ma ripulita dai passaggi 
Materiale:  cordini, dadi (quasi tutte le soste sono attrezzate; vari chiodi di passaggio); chiodi non necessari. 
Punti d’appoggio:  Passo Pordoi, m 2239, vari alberghi e ristoranti. 
Rifugio Maria, m 2950, privato, posti 12, aperto da maggio a ottobre, tel. 0462 60 11 78, all’arrivo della funivia; bar-ristorante self-service. 
ACCESSO 
Da Passo Pordoi ci sono due possibilità per raggiungere la base della parete. 
A)  La più rapida è salire in funivia al Sass Pordoi e scendere per la schiena rocciosa del monte fino alla Forcella Pordoi
(piccolo rifugio privato) e poi lungo il ripido sentiero verso il Passo Pordoi, deviando a destra per 
evidenti tracce lungo la base della parete (30 minuti). 
B)  Dal passo salire lungo un sentiero, prima per dossi erbosi e poi per terreno detritico verso la Forcella Pordoi (segn. 627), 
portandosi poi a sinistra per tracce alla base della parete (1 ora circa). 
Andare sotto al pilastro staccato Sud, caratterizzato in alto da uno strapiombo triangolare.
Tralasciare il canale che lo divide dal corpo principale (attacco della via Maria), proseguire ancora per 
una ventina di metri verso lo spigolo. 
Poco prima del filo dello spigolo c'è una profonda fessura, con in alto una finestra formata da un pinnacolo dello spigolo ed alcuni massi incastrati;
attacco (la via Piaz originale, invece, attacca subito oltre lo spigolo). 
1 ora dal passo, 30 minuti dalla funivia. 
SALITA 
1)  Dalla base alzarsi facilmente per la fessura-diedro, che più in alto si divide in due fessure parallele.
Andare alla base di quella destra (8 m, 3°+, 1C), seguirla per 2 m., poi uscire a raggiungere la fessura sinistra, più profonda (3 m, 5°, 1D).
Rimontare la fessura verticale fino ad 1C (12 m, 4°+, pass. 5°+, 2C).
Proseguire lungo la fessura superando un primo masso incastrato sulla sinistra, e 
arrivare ad un secondo masso più grande che forma una caratteristica finestra (10 m, 5°-, 1CL).
Salire sul masso, superarlo sulla destra (3 m, 4°, 1CL), fino a raggiungere la prima sosta. 35 m; 4°, 5°, pass. 5°+; 3C, 1D, 2CL, 3CF. 
2)  Dalla sosta la fessura prosegue strapiombante.
Senza attraversare la finestra, superare l’ostacolo con un passaggio difficile, prima sulla parete a destra, 
poi in spaccata, uscendo alla fine sul bordo dello strapiombo a destra della fessura. (6 m, 5°). 
Sopra, la fessura prosegue verticale ma sempre con difficoltà sostenute. 
La fessura si perde ad un terrazzino con 1C sul filo dello spigolo (8 m, 5°-, 1C).
Scalare ora leggermente a destra del filo dello spigolo prima per una ripida placca e poi lungo una fessura strapiombante, 
finendo sulla cengia che fascia il pilastro circa 60 m da terra dove c' è una buona sosta (10 m, 5°, 6°- / A0, 3C). 
25 m; 5°, pass. 6°- (A0); 4C, 2CF. 
3)  Abbandonare la via dello spigolo (che prosegue con un tiro molto sostenuto verso il caratteristico tetto triangolare), traversare a destra per la 
cengia che si restringe, fino ad incontrare l’AF della seconda sosta della via Maria. 
20 m; 1°, 2°; 1AF. 
4)  Salire in verticale senza via obbligata, puntando alla fessura-rampa che inizia più in alto e poi prosegue con andamento sinistra-destra e punta verso 
il margine destro del tetto in cima al pilastro.
Appena la si raggiunge c'è una sosta (18 m, 3°, 3°+, 1AF).
Seguire ora la fessura, esposta ma non verticale raggiungendo la sosta circa 3 m. sotto il margine destro del tetto (22 m, 3°, pass. 4°, 3C).
40 m; 3°, 4°; 4C, 1AF. 
5)  Andare in obliquo a destra, spostandosi verso il canalone che separa il pilastro dal Sass Pordoi all’inizio di una cengia (5 m, 4°-, 1C). 
Proseguire in orizzontale (senza scendere) per qualche metro, servendosi della fessura che è la prosecuzione del grande tetto (4 m, 4°, 1C), salendo poi, 
appena possibile per un’altra fessura che porta su un terrazzino con AF (3 m, 3°+).
12 m; 4°-, 4°; 2C, 1AF. 
6)  Seguire in orizzontale una cengia che punta verso il canalone (15 m, 1°). 
Prima di raggiungerlo rimontare un salto di roccia verticale (3 m, 3°), che dà su roccette detritiche. 
Rimontarle fino alla forcella fra pilastro e la parete stessa, dalla quale si origina il canalone della via 
Maria e sulla quale c'è un grosso spuntone di roccia (15 m, 1°, 1CL). 
Salire nella larga spaccatura fra lo spuntone e la parete del Sass Pordoi in verticale, uscendo a destra su una cengia all’altezza della 
cima dello spuntone stesso (3 m, 4°). 
35 m; 3°, 4°; 1CL, 1AF. 
7)  Seguire a destra in orizzontale la cengia a destra del canalone
(10 m, 2°, pass. 3°, 2CL). 
Obliquare poi in diagonale sempre verso destra, puntando ad una nicchia, l’ultima in alto a destra di altre, e raggiungerla 
(10 m, 3°, pass. 4°-,1CL, 1C nel fondo). 
Uscire dalla nicchia sulla destra, salire poi la parete grigia fino ad un terrazzino. (6 m, pass. 4°, 3°). 
30 m; 3°, pass. 4°; 1C, 3CL, 1AF. 
8)  Dalla sosta salire in verticale raggiungendo una grande cengia, oltre la quale la pendenza della parete si attenua (12 m, 3°, 
pass. 4°-, 1CL; (qui da destra si unisce con l’itinerario dello spigolo Gros). 
Dalla grande clessidra sulla cengia traversare a sinistra sulla stessa per detriti, fino al suo esaurimento alla sommità di un camino-canale che sopra si 
apre in salti di roccia grigia (15 m, 1°, sulla verticale della sosta della L6), attrezzare una sosta su clessidra o dadi. 
30 m; 3°, pass. 4°-;1CL. 
9)  Risalire il canale soprastante superando subito un salto di roccia appigliato 
(10 m, qualche pass. 3°), sopra il quale la parete si appoggia a gradoni detritici e si arriva in vista della stazione d’arrivo della funivia. 
Salire in direzione della stazione, passando a sinistra di un torrione, per detriti prima e per facili salti di roccia poi 
(uno solo è un pò più alto e ripido; 5 m di 3°, il resto 1°) raggiungendo la terrazza panoramica del Rifugio Maria senza via obbligata 
a sinistra o a destra dell’arrivo della funivia (170 m, qualche pass. 3°, il resto 1° o 2°). 
DISCESA 
La discesa dal Sass Pordoi è elementare. 
La si effettua in funivia oppure per il sentiero segnalato prima a Forcella Pordoi (rifugio privato) e poi a 
Passo Pordoi lungo il ghiaione e la successiva mulattiera 
(30-40 minuti dalla cima). 

Sass Pordòi, m. 2952 - Via Maria

Divertente via sulla parete Sud / Est del pilastro Sud: mai banale, su roccia eccellente.

Molto frequentata, bisognerà scegliere se partire presto o se aspettare ore sotto il passaggio chiave. Tecnicamente è comparabile con la via normale al Campanile Basso.

ACCESSO

Come itinerario precedente (ore 1.15).

Attacco nel camino formato dal pilastro Sud.

Primi salitori:  G.B. Piàz, V. Dezulian, 1932

Lunghezza:  300 m., 10-11 lunghezze

Difficoltà:  IV

Tempi:  ore 2

SALITA

1)  Percorrere il camino fino alla strozzatura dalla quale uscire a sinistra, è anche possibile salire la fessura a sinistra di questo, seguendola fino al suo termine.

Sosta su un terrazzo all'inizio del canale tra il pilastro sud e il massiccio, 40 m di IV-. e partenza di IV+.

2)  Prendere la parete di sinistra del canale, salire diritti, vincere una pancetta.

Sosta sulla cengia che fascia il pilastro con ch.; 40 m di III e IV.

3)  Percorrere la cengia a sinistra per 20 m. fino a raggiungere una rampa obliqua da destra verso sinistra che termina sotto un grande tetto giallo.

Salire per la rampa con roccia gialla, ma solida. 40 m di III e IV.

4)  Sempre diritto tenendo un pò la destra, fino ad arrivare a pochi metri dal tetto. 30 m di IV.

5)  Salire pochi metri, traversare a destra per 15 metri, quindi alzarsi obliquando a destra, mirando alla forcella tra il pilastro e il massiccio. 30 m di II+.

6)  Salire obliqui a destra arrivando alla suddetta forcella.

Sosta su spuntoni; 35 m (II, III).

7)  Salire sul masso della forcella e con spaccata, portarsi sulla parete del massiccio (roccia gialla).

Traversare a destra verso tracce di uno scolo d'acqua, alzarsi e obliquare a destra per circa 12 m. superando una prima nicchia.

Sosta alla seconda nicchia più accentuata; 35 m (III).

8)  Uscire a destra della nicchia, portarsi in parete, poi diritti su roccia sporca di detriti verso l'alto (40 m, IV-).

9)  Mirare in alto ad un pinnacolo giallo, alla sua base girare a sinistra, arrivando all'ampio canale che porta alla stazione di arrivo della funivia (rocce sporche di detriti tagliate da cengette intervallate da salti verticali).

Il canale è lungo 50 m (Il e III).

Sass Pordòi m. 2952 - Pilastro Piàz

Attacco a sinistra della Via Maria (ore 1.15 dal Passo Pordòi).

Primi salitori:  G.B. Piàz, S. Del Torso, R. Springorum, F. Piàz, 1933

Difficoltà:  IV+., un passaggio di V+

Lunghezza:  300 m., 10 lunghezze

Materiale:  normale dotazione

Tempi:  ore 2.30

L'attacco è un poco a sinistra della triangolare piramide che si appoggia all'evidente pilastro Sud.

1)  Salire per un canale per 30 m di III.

Sosta comoda su cengia.

2)  Andare a destra per una cengia, salire 4 m. diritti (1 ch.), poi attraversare a destra sullo spigolo  (2 ch.), proseguire ancora diritti fino ad arrivare in cima alla piramide staccata. (35 m di IV e IV+ all'inizio, poi III.)

3)  Portarsi sotto uno strapiombo un pò a destra, superarlo con 2-3 chiodi, raggiungere una comoda cengia; poco a destra passa la Via "Maria".

Inizio di III+ , poi A0  /  V+ (15 m).

4)  Attaccare un pò a destra di una fessura gialla verticale (ch.), poi obliquare a sinistra su parete verticale, fino a raggiungere un punto di sosta sullo spigolo (35 m IV e IV+ sostenuto).

5)  Seguire lo spigolo portandosi a sinistra di un evidente grande tetto giallo.

Da una cengia superare un saltino, per raggiungere una seconda cengia sovrastante dove si sosta (35 m, III e IV).

6)  Salire diritto per paretine fino ad arrivare sulla sommità del pilastro (40 m, IV).

7-8-9)  Seguire la facile cresta che porta alla forcella tra il pilastro e la parete del massiccio, dove ci si ricongiunge con la Via "Maria" e tramite questa si arriva in cima al Sass Pordòi con 3 lunghezze.

Sass Pordòi, m. 2952 - Parete Sud-Ovest (Via della Galleria)

Arrampicata silenziosa, ricca di passaggi originali.

Poco frequentata. Roccia ottima, detriti sui punti facili.

ACCESSO

A)  Dal Passo Pordòi superare una collina erbosa a destra della stazione di funivia, poi seguire il sentiero n. 627 in direzione della Forcella Pordòi, proseguendo in salita, finché si può attraversare sotto alla funivia verso lo spigolo Sud.

B)  Scendere dalla stazione superiore della funivia del Pordoi.

C)  Uscire dalla stazione superiore e avviarsi verso Forcella Pordoi.
Passare il rifugio presso la forcella, scendere per le ghiaie che riportano a Passo Pordoi tenendosi sul lato della parete (corde metalliche per agevolare la discesa).
A un certo punto staccarsi dalle ghiaie e continuare a seguire a destra la parete (sentiero), passando sotto la via Maria (il caratteristico pilastro con tetto a cappuccio).
Girare lo spigolo e entrare nella grande terrazza anulare, ai piedi della parete sud ovest.
A 200 m. dallo spigolo, il sentiero si dirama, raggiungendo in alto a destra il diedro d'attacco (dalla stazione 25 min.), (dal passo 1ora).

Al di là dello spigolo si trova la parete SO.

L'attacco comincia un pò a destra della perpendicolare di un vistoso "ditone" nella parte superiore della parete.

1 ora dal Passo Pordòi.

Si tratta di raggiungere - seguendo la linea di minima resistenza - il diedro che si trova fra la parete vera e propria e il "ditone".

A due terzi di questo diedro si penetra, attraverso una fenditura, nell'altra parte del "ditone", seguire il camino che inizia in questo punto, fino all'altipiano.

Primi salitori:  G.B. Piàz, L. Scheibler, B. Seligman, 1930

Difficoltà:  prevalentemente III e IV

Lunghezza:  250 m.

Sviluppo:  350 m., 11 lunghezze di corda

Materiale:  dotazione normale, portare dei dadi e cordini vari

Tempi:  ore 4

SALITA

1)  Salire per un breve diedro ad un sistema di cenge, che si attraversa in obliquo verso sinistra, poi proseguire arrivando alla base di un vistoso camino (40 m, III).

2)  Scalare il camino e attraversare in obliquo a sinistra su una larga cengia fino ad un punto di sosta sotto ad una parete rosso-gialla e nera (22 m, Il e III, 1 chiodo di ancoraggio).

3)  Proseguire sui detriti della cengia, a destra fino ad uno spigolo (40 m).

4)  Per una fessura sullo spigolo raggiungere una nicchia, girare a destra e di nuovo sopra una cengia da seguire a destra per 15 m.

Quindi andare a sinistra, salire su una comoda cengia. (45 m, IV-, III).

5)  Seguire la cengia, per un breve gradone verticale ad un punto di sosta (32 m, I, III).

6)  Sulla cengia portarsi ad un punto di sosta alla base di un camino, che costituisce la continuazione verso il basso del lungo diedro-fessura (28 m, I).

7)  Scalare nel camino fino ad una sosta all'inizio del lungo diedro-fessura (18 m, III+ , II; 1 chiodo di sosta).

8)  Salire nel diedro-fessura e poi nel camino seguente, raggiungere un punto di sosta nel camino (40 m, IV, 3 chiodi intermedi).

9)  Scalare il resto del camino fino ad un gradone sabbioso e girare a sinistra in un grande camino; al primo blocco incastrato penetrare attraverso una lunga e stretta fenditura dell'altra parte del "ditone"; sosta alla fine della fenditura (30 m, III).

10)  Attraversare in orizzontale a sinistra per alcuni metri fino ad un altro camino e passare vicino ai numerosi blocchi incastrati arrivando dopo 20 m. a una sosta (30 m, IV, III, 1 chiodo intermedio).

11)  Proseguire nel fondo di un camino a tubo e per il foro che lo chiude, uscire sul plateau ghiaioso della cima (20 m., III).

DISCESA

Passare sotto alla stazione della funivia dirigendosi verso NE alla Forcella Pordoi (sentiero segnalato).

Proseguire verso Sud in una ripida colata detritica e, seguendo il sentiero tornare al Passo Pordoi.

1 ora dalla cima.