RELAZIONE  Via della TRIDENTINA

TOFANA DI ROZES - SPERONE SUD-OVEST (2900 m)

VIA "DELLA TRIDENTINA"

Primi salitori:  W. Bonatti, P. Contini; 28 agosto 1952

Difficoltà:  TD; passaggi di 6°-   Coefficiente Difficoltà: 3229   Coefficiente Globale: 3874

(20*3)+(15*0,5) +(50*0,2) +(45*5) +(35*0,2) +(50*2) +(45*5) +(30*8) +(25*10)+(25*14) +(40*5) +(30*8)+(20*14) +(40*5) +(15*10)+(20*14) +(40*10)+(10*0,5) =  3229  555m.

Dislivello:  450 metri.

Sviluppo: 555m. , 14 lunghezze di corda

Rischio: R4 (scala 1-6)

Materiale:  8-10 rinvii e qualche friend grosso per il diedro terminale

Cenno generale

Nonostante la fama di uno dei primi salitori, è una via molto poco frequentata.

In ogni caso è una via molto bella ed elegante, anche per la qualità della roccia e merita senz'altro di essere percorsa; dall'inizio delle difficoltà, sullo spigolo al settimo tiro, essa è anche ben chiodata, sia nelle soste che nei singoli passaggi.

La prima parte della via si svolge per lo più all'interno di due canali, tendendo a sinistra va a raggiungere l'evidente spigolo dello sperone sud-ovest e lo segue anche dove esso è interrotto da una fascia gialla strapiombante.

Superati gli strapiombi nel punto meno difficile, la via ha come direttiva un evidente diedro sul filo dello spigolo.

Attacco

Dal rifugio Dibona portarsi più o meno direttamente alla base della parete Sud della Tofana di Rozes e la si segue (sentiero n. 404) anche dove si stacca il sentiero che porta alla galleria del Castelletto ed alla ferrata Lipella.

Portarsi alla base della parete in corrispondenza di un canale-camino; sulla sua sinistra c' è un diedro molto marcato che può essere a sua volta scelto come attacco.

Discesa

Alla fine delle difficoltà raggiungere una grande cengia che contorna tutto il versante Ovest della Tofana e seguirla fino alla Tre Dita.

Inizialmente, nell'attraversamento di un grande canale in cui scolano le acque di fusione dei pendii più alti, superare qualche passaggio di 3°; poi la cengia è molto comoda; verso la fine raggiungere gli infissi metallici della parte alta della ferrata Lipella.

Dalle Tre Dita al rifugio Giussani il percorso è breve.

Su tutta la cengia porre attenzione al vetrato o alla presenza di neve ghiacciata.

NOTE: Per raggiungere lo spigolo vero e proprio dello e sperone sud-ovest sono possibili alcune varianti, ma la roccia non è molto solida.

Il difficile diedro finale ha qualche appiglio mobile e può essere evitato girando per cengia verso sinistra dal terrazzo della penultima sosta e superando una parete verticale sul versante ovest.