RELAZIONI  CATINACCIO  Versante  NORD

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Via Leviti:                    IV / V

Via Solleder:                V

Via Vinatzer:                VI

Via Ingrid (Schubert):  III / IV / VI+ / A1 / A2

Via Dall'Oglio-Consiglio:  III / IV

Via Leviti

Bella via in arrampicata libera, su roccia buona.

Primi salitori:  Aldo Leviti e Raf Dedapper, 5.8.1977

Difficoltà:  IV e V

Dislivello:  300 m.

Tempi:  ore 5

Dal Rif. del Vajolet, 2243 m, alla base della parete per la Gola delle Torri.

La via si svolge a sinistra dell'evidente colata nera che scende dalla Parete Nord del Catinaccio e a a sinistra della Via Solleder.

La colata forma di sotto un evidente canalino.

Attaccare a destra del canalino e si arrampica seguendo il suo lato destro per circa 200 m. (III e IV-) dopo di che lo si attraversa per entrare poco sopra in una specie di nicchia con una lastra che serve come ancoraggio sulla dirittura di un diedro poco accennato.

Ci si trova a questo punto leggermente a sinistra della colata nera, sulla dirittura di un diedro-fessura appena accennato.

Sostare sulla cengia sottostante (fin qui III, IV-).

Attraversare a destra per circa 10 m., salire diritti altri 10 m. (ch.); al chiodo traversare a destra per circa 5 m. e salire verso una zona facile dove sulla sinistra c' è una grossa clessidra. (35 m, IlI, IV+).

Salire diritti per circa 25 m., poi a sinistra ad un diedro aperto, da salire fino ad una cengia, sotto i gialli con un pilastro friabile

(40 m., IV, IV+).

Da qui attraversare a sinistra in direzione di un pilastro, rimontarlo per poi andare a sinistra per 2 m., quindi in verticale per 10-15 m. fino a dei gradini, sostare sulla sinistra (30 m., ch.; IV+; V-).

Riattraversare a destra per salire un diedro svasato; al suo termine andare a sinistra 2 m., poi salire in obliquo a destra per 10 m. ca.; diritti per 2 m., dopo di che obliquare a sinistra in direzione di un pilastro friabile.

Alzarsi verso destra per 5 m. per arrivare ad un ch. (35 m., IV+ , V-).

Da qui con 2 lunghezze raggiungere la Cresta Nord e poi l' Anticima Nord del Catinaccio (II - III).

Via Solleder 

La Parete Nord è costituita da un pilastro sporgente dal massiccio intermedio con due inflessioni o rientranze segnate da delle strisce nere d'acqua.

La Via Solleder sale a destra della rientranza nera ben visibile dal rifugio del Gartl.

La roccia è ottima e la via adeguatamente protetta.

Primi salitori:  E. Solleder e F. Kummer il 29.8.1926

Difficoltà:  V

Dislivello:  300 m. 

Tempi:  ore 3

Dal Rifugio Re Alberto al Gartl in dieci minuti alla base delle rocce.

Salire per facili rocce inclinate per circa 3 lunghezze (III, II) fino ad un piccolo terrazzino nicchia sulla verticale della roccia giallo-rossa che forma la parete sinistra del Diedro Nord (dietro Vinatzer), tra il massiccio e il pilastro (Parete Nord, del pilastro).

Da qui continuare in una fessura verticale (prima difficile ed esposta), che, si trasforma in comodo camino, e che conduce in obliquo a sinistra verso una cengia bianca e friabile (dal basso si presenta come una macchia bianca). (30 m, lll / IV e V-)

Dalla cengia alzarsi per 3 m. su roccia bianca e friabile, poi obliquare a destra e raggiungere una stretta spaccatura da seguire sul labbro sinistro (molto difficile).

Alla sommità della spaccatura procedere per alcuni m. a sinistra, poi, per terreno più facile, portarsi alla base della parete giallo-rossa (140 m. dalla base con difficoltà sempre crescenti). (40 m, IV+ e V la fessura, che può essere superata con pari difficoltà anche direttamente, poi IV / III).

Qui, si lascia il vano segnato da una striscia nera, a destra (nord) del pilastro e, aggirando la base del pilastro, arrivare in quella di sinistra.

La Via Piàz qui prosegue diretta e a destra.

Salire (molto difficile), per 25 m., tendendo un pò verso sinistra allo spigolo marginale di una caverna, poi, con un'ulteriore traversata di 5 m. verso sinistra, uscire in una stretta fessura che prima strapiomba, ma che poi si allarga in camino. (30 m, V e IV+)

Risalire la fessura e il camino che originano il filo d'acqua nero che scende a est (sinistra) del pilastro orientale della parete e si sbocca su una forcella (50 m., IV e da ultimo III), dove, verso Sud Ovest, arrivare all'Anticima Nord Est.

Via Ingrid 

Grandioso itinerario che affronta al centro la parete gialla e strapiombante.

Primi salitori:  Pit Schubert e Willi Pecher, 8 e 9-9-1961

Difficoltà:  VI+ , A1 e A2;  250 m di cui i primi 130 m. di III e IV

Materiale:  i primi salitori hanno usato 100 ch., lasciati 80 di cui 8 a espansione

Dal Rif. Re Alberto, 2600 m., al termine del cono detritico dal quale si alza la parete (10 minuti).

1-2)  Salire per roccia appigliata in direzione della parete gialla strapiombante (100 m).

Raggiungere così a una cintura rocciosa sotto la parete. Sosta con ch.

3)  Salire 15 m. diritto, traversare 4 m. a sinistra per una stretta cengia (IV+). Sosta, ch.

4)  Per un gradino di 6 m. raggiungere sulla parete gialla un diedro di 8 m.

Superare il diedro, dalla gradinata parete di destra scendere 2 m. a destra sotto lo strapiombo e raggiungere un cattivo posto di sosta (VI+ ; 3 ch.).

5)  Salire diritti per 6 m., traversare 4 m. a sinistra, salire ancora (15 m.) fino a raggiungere la sosta a una piccola nicchia (V, A1, libro delle salite).

6-7)  Uscire dalla nicchia a destra, salire 4 m.; prima tenendo a sinistra, poi a destra raggiungere uno scomodo posto di sosta in una nicchia esposta (VI+, A2).

8)  Salire diritto per 6 m. (VI) in un piccolo diedro stando a sinistra e raggiungere la cima di un pilastro (V+).

Proseguire per roccia appigliata, superare 3 piccoli strapiombi fino a una buona sosta in una nicchia (VI+).

9)  Uscire dalla nicchia a destra, raggiungere un tratto detritico e da lì tendendo a sinistra raggiungere l'Anticima Nord (III+ , IV).

Diretta per la Parete Nord Ovest - Anticima Est, 2913 m.

Via VINATZER 

Impressionante itinerario su roccia non molto solida nei tratti gialli.

Primi salitori:  G.B. Vinatzer e V. Peristi, 26.7.1935

Difficoltà:  VI / V+ / A1    Coefficiente Difficoltà: 1380   Coefficiente Globale:  1587

(100*0,5) +(50*0,7) +(10*3)+(10*5) +(15*8)+(15*10) +(15*8)+(15*16) +(15*16)+(10*8) +(20*10)+(20*3)+(10*0,5) = 1380  305m.

Dislivello:  305 m; 10 lunghezze

Rischio: R3

Tempi:  ore 5

Materiale:  portare alcuni chiodi per attrezzare le soste, 15 rinvii e cordini, qualche dado

Dal Rif. Vajolet - per la Gola delle Torri - al Gartl (Rif. Alberto l°).

Dal Rif. Re Alberto 2600 m., puntare alla base di un camino che poi si trasforma in una lunga fessura gialla che dà la direttiva di salita.

La via segue, dopo lo zoccolo iniziale una evidente fessura.

Attaccare per facili rocce di III+ fino a prendere una fessura grigia inclinata che poi si restringe e diventa verticale, gialla e strapiombante.  Sosta su ch.

1)  Seguire la fessura con piccoli spostamenti, superare una pancetta (ch.) e arrivare alla sosta alla base di un diedro grigio verticale (20 m; 1 ch.; IV e IV+).

2)  Salire il diedro (2 ch.), proseguire per la fessura strapiombante fino a una placca inclinata con 3 ch. (sosta possibile, ma molto scomoda).

Proseguire per la fessura uscendo leggermente a sinistra seguendo i ch. fin dentro ad una nicchia (30 m; 10 ch.; V e V+, A0; sosta su due clessidre)

3)  Superare lo strapiombo e proseguire seguendo i chiodi, (A1), poi in libera fino a un terrazzino un pò a sinistra (30 m; A1, V).

4)  Proseguire per la fessura strapiombante, dall'ultimo ch. spostarsi un pò a sinistra per poi rientrare in fessura fino ad una nicchia

(25 m; A1, V).

5)  Superare il tetto che chiude la nicchia con una larga spaccata (ch.) e proseguire per la parete grigia ora più facile.

Puntare a sinistra per rocce più inclinate (ch. sotto il giallo).

Dopo 10 m. salire leggermente verso destra per raggiungere la cresta (50 m; 2 ch.; 1 clessidra; V+ poi IV e III).

Via Dall'Oglio-Consiglio

Dal Rif. Vajolet salire per la Gola delle Torri, sentiero n. 542, per circa 45 minuti.

Primi salitori:  M. Dall'Oglio e R. Consiglio, 1948

Difficoltà:  III con un tratto di IV

Dislivello:  300 m., 11 lunghezze

Tempi:  ore 2

Materiale:  dotazione normale da arrampicata e due corde da 50 m.

La Via Dall'Oglio attacca 100 m. a destra della forcella di Punta Emma, a destra della facile e classica Via Ampferer.

Seguire una fessura obliqua a sinistra per 80 m, poi traversare per lastroni a destra mirando ad una costola appoggiata alla parete, che forma a destra un diedro (3 lunghezze III-), sostare presso una nicchia gialla.

Raggiungere il diedro e seguirlo fino alla sua fine (80 m, lll / IV, 2 ch. ), salire a destra, stando a sinistra di una nicchia gialla.

Si arriva su uno spigolo che si percorre abbastanza facilmente in esposizione fino alla cresta.

Continuare per la cresta fino a trovare la via normale (dalla quale si scende).