SASS  D' ORTIGA        (2631 m)

VIA   1     VIA COMUNE    (DIAMANTIDI-ZECCHINI-KOTTER)  E  DISCESA

VIA   2     PARETE NORD: "VIA DELLE GUIDE"

VIA   3     VIA CASTIGLIONI - STAUDERI

VIA   4     VIA CAPPELLARI - TIMILLERO

VIA   5     SPIGOLO OVEST:    VIA KEES - WIESSNER

VIA   6     VIA CORONA - SIMONI - TURRA

VIA   7     VIA SCALET - BETTEGA

VIA   8     USCITA   SKY LAB

VIA   9     DIEDRI di SINISTRA

VIA   10   DIEDRI di DESTRA

Il Sass d’Ortiga ha una forma di un arco gotico, specialmente se la si osserva dalla media Val Canali.

Il profilo caratteristico ed il suo isolamento permettono di individuarla da molto lontano.

È visibile da tutta la Valle di Primiero alla quale rivolge la compatta e solare lavagna verticale della parete Sud-Ovest, e mostra il profilo elegante e singolare dello Spigolo Ovest, costituito da un poderoso e slanciato pilastro con un gigantesco masso incastrato.

Precipita a Nord sul Canalone di Sant' Anna con una parete isolata e selvaggia.

Degrada verso Est con brevi salti di ottima roccia interrotti da piccole e ripide cenge erbose.

Non c'è una via che non meriti di essere ripetuta.

La cima viene salita frequentemente da Ovest o Sud-Ovest in combinazione con uno degli itinerari del versante Ovest della Pala del Rifugio.

Si realizza così una lunga salita con uno sviluppo di circa 1500 m.

Le combinazioni sono ovviamente molte: Spigolo Nord-Ovest della Pala del Rifugio con lo Spigolo Ovest del Sass d'Ortiga che è la più facile; un po' più impegnativa invece la combinazione Frisch-Corradini alla Pala con la Scalet-Bettega all'Ortiga.

     VIA COMUNE           PER LA VIA   DIAMANTIDI-ZECCHINI-KOTTER  E  DISCESA

VIA COMUNE da EST (DIAMANTIDI-ZECCHINI-KOTTER)  e  DISCESA

Primi salitori:  D. Diamantidi-G. Zecchini-P. Kotter, 22 luglio 1892

Difficoltà:  PD, II e qualche passo di II+

Sviluppo:  400 m

Materiale:  soste non presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 2, salita ore 1,30, discesa ore 2

SALITA

La via comune al Sass d'Ortiga (2631 m) è sicuramente un' ascensione interessante perché facile (Il grado), molto panoramica.

La parete Est, percorsa dalla Via Comune, che scende gradualmente per balze erbose separate da salti di roccia compatta sulle quali crescono le più belle stelle alpine delle Dolomiti.

Partendo dal rifugio, il dislivello da superare per andare in vetta è esattamente 1000 metri che richiedono 3 ore per l'andata e 2 per il ritorno.

Dal Rifugio Treviso risalire tutto il Vallon delle Mughe per il sentiero 720.

Alla Forcella delle Mughe (2261 m) abbandonare il sentiero girando a sinistra in direzione nord per portarsi sul versante est.

Risalire un pendio erboso con ometti e tracce, superare un salto roccioso scegliendo i passaggi più facili, poi continuare stando a destra della Cresta Sud fino alla cima.

DISCESA

Dalla vetta puntare prima verso Est-Sud-Est, poi seguendo ometti e tracce piegare gradatamente a Sud tenendosi poco a sinistra della cresta.

Superare un salto più ripido cercando i passaggi migliori (Il grado) e continuare per facili rocce miste ad erba fino alla Forcella delle Mughe (1 ora).

Ancora 1 ora per il sentiero 720 per tornare al rifugio Treviso.

Via  2       PARETE NORD: "VIA DELLE GUIDE"

Parete Nord - Via delle Guide

Bellissima arrampicata, sostenuta, su roccia magnifica.

La via sale lungo le placche a sinistra della via Castiglioni (che segue i camini centrali).

Primi salitori:  R. Timillero-C. e G.P. Depaoli, 5 settembre 1974

Difficoltà:  TD+, VI, V+

Dislivello:  300 m.

Materiale:  soste solo parzialmente presenti, portare friends, nuts ecc.

Tempi:  avvicinamento ore 2, salita ore 6, discesa ore 1

Dal rifugio Treviso seguire il sentiero 707 fino allo sbocco del canalone di Sant' Anna; risalirlo fin oltre delle rocce erbose (un passaggio di IV), e piegando a destra per entrare nella parte superiore del canale da seguire fin sotto la parete dove, a 60 m. dalla Forcella di Sant' Anna, una cengia orizzontale consente di portarsi nel mezzo della parete Nord; ore 1.30.

Attaccare pochi metri a sinistra della via Castiglioni, all'inizio di una breve cengia obliqua e a sinistra del lungo camino bagnato e nero. Ometto.

Salire su parete aperta, leggermente in obliquo a destra a una nicchia nera (35 m., V).

Traversare qualche metro a destra e salire diritti 60 m. su ottima roccia, fino ad una cengia (V).

Sulla destra 30 m. in obliquo su parete fino ad una fessura-camino nera (V+; VI tratto chiave).

Traversare a destra 2 metri, quindi diritto per 2 lunghezze (60m), fino a prendere un camino (IV,V,V+).

Risalire il camino per altre 2 lunghezze (60m, IV) per uscire sulle rocce sommitali.

Via   3       VIA CASTIGLIONI - STAUDERI

Via CASTIGLIONI-STAUDERI

Primi salitori:  E. Castiglioni-G. Stauderi, 14 luglio 1934

Difficoltà:  TD, V+

Sviluppo:  300 m

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 2, salita ore 5, discesa ore  2

SALITA

Interessante ascensione su roccia molto compatta, consigliabile in un periodo asciutto.

Dal Rifugio Treviso con il sentiero 707 del Passo Canali fin sotto il Canalone di Sant' Anna, risalirlo fino a delle zone erbose (un passo di IV), piegando poi a destra per entrare nelle parte superiore dello stesso, da seguire fin sotto la parete Nord, circa 80 m prima della Forcella.

Una cengia traversa orizzontalmente da sinistra verso destra fin nel centro della parete, seguirla per tutto il suo sviluppo fino alla base del lungo e profondo camino nero, spesso bagnato, che solca la parte alta della parete.

Salire prima sulla sinistra, su parete verticale compatta, poi entrare nel camino appena possibile.

Seguire il camino superando delle strozzature strapiombanti fino a quando il camino si allarga sotto uno strapiombo.

Allora attraversare a destra finché si può salire la parete soprastante per mezzo di una fessura obliqua a sinistra; dopo 10 m rientrare nel camino proprio sopra il grande strapiombo che lo sbarrava.

Proseguire per il camino ora più facile, evitando a destra una strozzatura.

Ancora nel camino 40 m, poi uscire a sinistra fino a una rientranza della parete, quindi di nuovo nel camino ed in breve alla cresta finale e poi per rocce facili fino in vetta.

DISCESA: Vedere la Discesa dell'itinerario 1.

Via   4       VIA CAPPELLARI - TIMILLERO

Via CAPPELLARI-TIMILLERO

Primi salitori:  R.Timillero-L. Cappellari, 16 luglio 1972

Difficoltà:  TD, V+   Coefficiente Difficoltà: 2246    Coefficiente Globale: 2695

(40*0,7) +(40*3) +(30*6)+(30*10)+(10*8) +(25*3) +(15*6)+(20*3) +(30*5)+(20*8) +(30*6) +(40*2) +(20*5)+(10*8) +(20*0,7)+(20*3) +(20*0,2) +(35*2) +(30*6) +(40*3) +(30*0,5)+(20*5) =  2246  575m.

Sviluppo:  oltre 500 m.

Rischio: R4

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 1,45, salita ore 7, discesa ore  1

SALITA

Itinerario con difficoltà sostenute e continue e con roccia stupenda.

Dal Rifugio Treviso con il sentiero 707 fino all'imbocco del canalone di Sant' Anna posto tra la Pala del Rifugio e lo Sperone di Sant' Anna.

Risalire il canalone fino a delle zone erbose da seguire verso destra fino ad entrare nella parte superiore del canale che porta alla base della parete nord (ore 1,40).

1)  Seguire una rampa obliqua a sinistra che inizia sotto degli strapiombi gialli (40 m ,lll+).

2)  Continuare lungo la rampa (IV) aggirando a sinistra uno spigolo (chiodo di sosta).

3)  Salire diritto affrontando direttamente le verticali placche soprastanti.

Superare uno strapiombo (V-) e poi una placca alla sua destra (V+).

Attraversare 10 m a destra verso uno spuntone staccato dalla parete (V).

4)  Continuare diritto superando uno strapiombo (25 m, IV).

5)  Piegare leggermente a destra superando un diedro strapiombante (V-) e attraversare a destra 15 m.

6)  Obliquare ancora a destra (IV+), poi salire diritti (3 m, V, 1 ch) e infine a destra verso un pilastrino appoggiato alla parete che forma con essa una fessura da risalire (V, 1 ch, ometto).

7)  Obliquare verso sinistra (30 m, V-).

8)  Piegare a destra e poi diritti per 40 m (1 ch, IV-).

9)  Continuare in verticale (5 m, V), poi a sinistra (3 m, V+, 1ch.) e poi di nuovo in verticale (25 m, IV+, V).

10)  Seguire una fessura obliqua a sinistra friabile e bagnata nella prima parte (V+, 1 ch); alla fine della fessura superare uno strapiombo uscendo su un terrazzino (V+).

11)  Da qui più facilmente (40 m, III+, IV), poi piegare a sinistra.

12)  Per rocce facili spostarsi a destra fin sotto un camino (20 m, II).

13)   Scalare il camino (35 m, IV-).

14)  Proseguire ancora lungo il camino uscendo a destra su rocce facili da rimontare fin sotto una fessura (II).

15)  Risalire la fessura (30 m, V-) e attraversare a destra 10 m raggiungendo la base di un altro camino.

16)  Seguire il camino fino al suo termine (IV).

17)  Dopo alcuni metri su rocce facili raggiungere un nuovo camino da seguire fino in cresta (IV+) e poi in cima.

DISCESA: Vedere Itinerari precedenti

Via   5     SPIGOLO OVEST:    VIA KEES - WIESSNER

Primi salitori:  H. Kess-F. Wiesner, 20 agosto 1928

Valutazione estesa:    V    Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)   Impegno:  II   (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D , max: V+ 

Coefficiente Difficoltà: 893 Coefficiente Globale: 1026

(40*0,7) +(80*0,5) +(40*3) +(30*3) +(100*3) +(15*10)+(25*5) +(80*0,5) =  410m.

Rischio: R3

Dislivello:  300 m.

Sviluppo:  410 m.

Roccia:  *****  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Ovest

Avvicinamento:  ore 2  

Tempo di salita:  ore 3

Tempo di discesa:  ore  1

DESCRIZIONE

Magnifico itinerario che per l'eleganza dei passaggi e la solidità della roccia si può paragonare al più famoso Spigolo del Velo.

È sicuramente la via più ripetuta del Sass d'Ortiga.

Dal rifugio Treviso salire alla forcella delle Mughe per il sentiero 720.

Dalla forcella proseguire a sinistra in direzione della base della parete Sud-Ovest dell' Ortiga seguendo una stretta cengia con dei segni rossi, ed un breve tratto attrezzato fino a giungere alla forcella fra il Sass d' Ortiga e la Punta del Rifugio (vedi relazione della "Via Comune della Pala del Rifugio").

1)  Attaccare qualche metro sotto la forcella salendo lungo un camino obliquo a sinistra fino ad una comoda cengia (40 m, III+).

2-3)  Da qui attraversare qualche metro a sinistra passando sul versante Nord e proseguire direttamente per 80 metri su roccia magnifica (III) fino a raggiungere il filo dello spigolo.

4)  Lungo lo spigolo leggermente in obliquo a destra fino ad un camino che porta sopra ad un pilastro (IV).

5)  Proseguire per 30 metri sempre lungo il filo dello spigolo su roccia verticale fino ad una nicchia (1 ch.).

6-7)  Attraversare a destra 2 metri aggirando la nicchia e continuare direttamente per altri 100 metri.

La via sale verticalmente per buona roccia con clessidre fin sopra al grande pilastro staccato (IV).

8)  Raggiunta la sommità del pilastro, raggiungere il versante opposto dell'intaglio camminando sul caratteristico grande masso incastrato ben visibile anche dal basso.

9)  Superare direttamente la placca successiva per una fessura superficiale fino ad una comoda cengia. (tratto chiave, 40 m, V+, chiodi).

10)  Obliquare a destra, per poi proseguire dritti, con un altra lunghezza raggiungere l'anticima.

Per arrivare alla vetta percorrere la facile cresta piatta in direzione Nord-Est.

DISCESA: Vedere la Discesa dell'itinerario 1.

Via     6       VIA CORONA - SIMONI - TURRA

Primi salitori:  R. Corona-T. Simoni-G.A. Turra, 31 maggio 1987

Sviluppo:  300 m

Valutazione estesa:    V+     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)   Impegno:  II   (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD

Roccia:  *****  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 2  

Tempo di salita:  ore 5

Tempo di discesa:  ore  1

DESCRIZIONE

Nella parte alta la via sale lungo lo spigolo arrotondato sulla destra della Kees-Wiessner ed ha le prime lunghezze in comune con la Via Zonta-Gessi  che termina all'intaglio con il grande masso incastrato.

L'attacco è a circa 40 m a sinistra della Via Scalet-Bettega lungo una fessura-camino di 150 m (IV e V), evita a sinistra la grande concavità giallastra e prosegue 100 m sullo spigolo arrotondato sulla destra della Zonta-Gessi.

Sosta nella fessura obliqua che va dal masso incastrato al diedro Scalet, poi, superato un piccolo strapiombo, raggiunge le rocce più facili che precedono la vetta.

DISCESA: Vedere la Discesa dell'itinerario 1.

Via   7      VIA SCALET - BETTEGA

Via SCALET-BETTEGA - Parete Sud-Ovest

Primi salitori:  Samuele Scalet-Aldo Bettega, 15 ottobre 1961

Difficoltà:  TD, una lunghezza di V / V+ sostenuto  

Coefficiente Difficoltà: 1300 Coefficiente Globale: 1495

(20*0,5)+(20*3) +(25*3)+(25*5) +(30*3)+(10*16) +(25*3)+(10*5) +(50*3) +(20*0,5) +(15*5)+(15*8)+(15*10) +(50*3) =  330m.

Sviluppo:  500 m dall'attacco originale; 350 dall'attacco alto (7-10 lunghezze)

Rischio: R3

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  attacco ore 1 per l'attacco basso; 2 per l'attacco alto, salita ore 5, discesa ore  1

SALITA

Via di soddisfazione per l'eleganza dell'arrampicata e la qualità della roccia.

L'itinerario segue anche la linea di salita più logica e centrale lungo un magnifico diedro nella parte medio alta, punto chiave della via.

L'attacco alto della via si trova immediatamente a sinistra di una marcata colata nera che scende dal centro della parete, sulla verticale di una sporgenza dall'aspetto di un masso incollato alla parete.

L'attacco originale si trova invece nel Vallon delle Mughe sulla verticale dell'attacco alto.

I tempi per andare all'attacco vero e proprio della parete sono praticamente gli stessi, ma con l'originale ci sono 2-3 lunghezze in più di III+.

1)  Salire diritti e un pò a destra fino a una rientranza, sotto un soffitto giallo (40 m., IlI, IV).

2)  In verticale lungo un diedro, quindi per fessure fino ad una sosta sotto un lungo diedro obliquo a sinistra

(50 m., IV e IV+ continuo).

3)  Traversare a sinistra fin sotto un salto strapiombante, che permette di salire sopra la fascia di tetti gialli

(A0), chiodi.

Obliquare a destra per fessura che porta (IV) in una zona meno ripida, sostare dopo 40 m. su spuntoni.

4)  Traversare in obliquo a destra per 35 m., su roccia appigliata, in direzione di un masso sporgente dalla parete (IV, IV+) fino ad un diedro che permette di superare direttamente il masso; sostare su spuntoni.

5)  Una breve lunghezza porta alla base del diedro visibile dal basso (20 m., III).

6)  Percorrerlo interamente, sfruttando la fessura sul fondo (45 m., IV+, V, V+, vari chiodi), poi uscire su una ottima cengia.

7)  A destra della cengia, prendere una rampa obliqua da seguire fino ad una caverna (IV, IV+), da evitare a sinistra, uscendo in vetta per placche e un caminetto (50 m., IV).

DISCESA: Come per l’ Itinerario precedente

Via   8      USCITA   SKY LAB

Primi salitori:  A. Leviti-Sganzini-Preti

Sviluppo:  350 m

Valutazione estesa:    VI     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)   Impegno:  II   (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD+

Roccia:  *****  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 2  

Tempo di salita:  ore 5

Tempo di discesa:  ore  1

DESCRIZIONE

La via segue la Scalet-Bettega fino alla S5 , dopo di che si separa e punta alla netta riga nera circa 15 m a sinistra del diedro chiave della Scalet-Bettega.

DISCESA: Vedere la Discesa dell'itinerario 1.

Via    9       DIEDRI DI SINISTRA

Primi salitori:  R.Gobbato-G.Zanon, 10 agosto 1968

Sviluppo:  300 m

Valutazione estesa:    V     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)   Impegno:  II   (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ****  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 2  

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore  1

DESCRIZIONE

Dal Rifugio Treviso salire alla Forcella delle Mughe con il sentiero 720, proseguire lungo l'itinerario della "Via Normale alla Pala del Rifugio" fino a raggiungere lo zoccolo posto sulla verticale della serie di diedri sulla destra della via Scalet-Bettega, che danno la direzione della via, ben visibili dal Vallon delle Mughe.

Risalire lo zoccolo obliquando verso destra e raggiungere la base dei diedri.

Salire il primo diedro e giunti alla terrazza situata sopra il pilastro, obliquare verso destra per 2 lunghezze di corda salendo una fessura ed un canale che porta alla cresta immediatamente a sinistra di un caratteristico dente di roccia. Da qui facilmente si raggiunge la "Via Comune" che porta alla vetta.

DISCESA: Come per la Via Comune.

Via   10      DIEDRI DI DESTRA

Primi salitori:  R.Gobbato-W.Cadò, 28 luglio 1968

Sviluppo:  250 m

Valutazione estesa:    V     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)   Impegno:  II   (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ****  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 2  

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore  1

DESCRIZIONE

Dal Rifugio Treviso salire alla Forcella delle Mughe con il sentiero 720, proseguire lungo l'itinerario della "Via Normale alla Pala del Rifugio" fino a raggiungere lo zoccolo sulla verticale della serie di diedri che danno la direzione alla "via dei diedri di sinistra", (le prime 2 lunghezze sono comuni alla Via dei diedri di sinistra).

Salire in obliquo verso destra 4 lunghezze di corda (II, III) fino ad arrivare sotto uno strapiombo nero.

Superarlo a sinistra (III+) arrivando ai piedi di un diedro (100 m, IV-, V) che poi si seguirà fino alla cresta sommitale e da qui per facili rocce seguendo l'ultima parte della "Via Comune" fino in vetta.

DISCESA: Vedere la discesa della Via Comune.