CIMA  WILMA    2782 m

VIA  27     Via Normale (Ovest)

VIA  28     Via Soldà-Syda (Sud)

VIA  29     Via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli (Est)

VIA  30     Via Masé-Dari - Ghirardini (Spigolo Sud-Est)

VIA  31     Via  Plaichinger-Hamburger (Est)

VIA  32     Via  Osti - Campignotto - Scandolin  (Est)

VIA  33     Via "il Rovescio della Medaglia"  (Est)

VIA  34     Via  Solleder - Kummer (Ovest)

VIA  35     Via Brunet - Pellican (Ovest)

VIA  36     Via  Pellegrinon-Lucian-Bidlingmayer (Ovest)

VIA  37     Via del gran diedro (Nord-Ovest)

VIA  38     Via Castiglioni-Detassis (Sud-Ovest)

VIA  39     Via Dolce Sorpresa  (Ovest)

È una costruzione rocciosa di medie proporzioni e profili verticali, tra il Campanile del Lago a Nord e la Cima Canali a Sud.

La Forcella Wilma la divide dal primo, mentre la Forcella Canali la separa dalla seconda.

                                                                      VERSANTE OVEST

VIA   27      Via Normale, Il e III

Primi salitori:  Normann Neruda e Signora con A. Tavernaro, 16 luglio 1893

Salire l'evidente piano inclinato marcato da una fessura trasversale che sale obliqua da destra a sinistra e raggiunge l'intaglio che divide le due punte principali.

Dal rif. Pradidali prendere il sentiero verso il lago Pradidali e poco prima di questo scendere a destra nel grande vallone, risalire una ripida traccia di sentiero, traversare una fascia rocciosa e ancora per il ripido ghiaione alla base della parete ovest (30 minuti dal rif. Pradidali).

Attacco: poco prima dello sbocco del canalone che scende dalla Forcella Canali.

Salire una articolata rampa a sinistra fino ad un intaglio e per questo alla base del piano inclinato fino ad un camino con rocce bagnate formato da un grande spuntone.

Seguendo il piano inclinato raggiungere l'intaglio sommitale e verso destra per una frastagliata cresta raggiungere poco dopo la cima principale.

Discesa:

Per la via normale.

                                                                    VERSANTE SUD

VIA    28      Via Soldà-Syda

Primi salitori:  G. Soldà-Syda, 17 Luglio 1951

Difficoltà:  V

Dislivello:  150 m

Sviluppo:  200 m circa

Tempi:  2 ore

Materiale consigliabile: diversi chiodi assortiti.

Raggiungere la Forcella Canali (fra la Cima Canali e la Cima Wilma).

Attaccare subito a ovest della forcella e per una lunghezza di corda si arrampica su roccia verticale e compatta (tratto più impegnativo) e raggiungere una zona più facile da dove è possibile salire senza via obbligata.

Obliquare a sinistra e raggiungere una cengia ghiaiosa che porta alla forcella che separa la Punta Greti dalla Cima Wilma mentre la via si tiene sulla destra e per salti di rocce e fessure si raggiunge la sommità.

(Nota: questa è la relazione riportata con molta probabilità dai primi salitori).

                                                                VERSANTE EST

VIA  29        Via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli

Primi salitori:  M. Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli, 12 Agosto 1954

Difficoltà:  III

Dislivello:  250 m circa

Sviluppo:  350 m

Tempi:  ore 1.30

La prima metà della parete Est è solcata al centro da 2 grandi camini paralleli; nel canale di destra sale la via Plaichinger-Hamburger, invece il canale di sinistra a metà parete si divide in due rami.

La biforcazione di sinistra termina in una sella tra la cima e un pilastro giallo, quella di destra invece, prima di terminare in un intaglio con un' anticima, mostra forti strapiombi.

Attaccare il camino di sinistra fino ad una serie di terrazze, a circa metà parete, dove si biforcano i camini.

Salire al centro, traversare a sinistra fino al camino e continuare sulla sua sinistra per 3 tiri di corda.

Rientrare nel camino dove si trova una grossa scheggia incastrata, continuare in obliquo a destra sulla parete fra i due rami del camino e in verticale raggiungere la sella sottostante la cima.

SPIGOLO SUD EST

VIA   30       Via Masé-Dari - Ghirardini

Primi salitori:  Masé-Dari - Ghirardini, 11 agosto 1937

Difficoltà:  III

Dislivello:  200 m circa

Sviluppo:  250 m

Tempi:  2-3 ore

Allo sbocco del canalone tra Cima Wilma e Cima Canali ci sono due evidenti camini.

Salire il camino di destra per 30 m fin sotto un tetto.

Uscire traversando verso destra a uno spigolo e quindi per una fessura obliqua rientrare nel camino sopra il tetto.

Proseguire per parete leggermente a sinistra fin sotto a degli strapiombi sullo spigolo.

Per parete gialla, sempre verso sinistra raggiungere una piccola spalla dalla quale parte un camino.

Salire per il camino e dopo 20 m uscire a destra per placche fessurate raggiungendo la sommità del torrione.

Poi per facili rocce, alla cima.

VERSANTE EST

VIA    31       Via  Plaichinger-Hamburger

Primi salitori:  K. Plaichinger-R. Hamburger, 25 agosto 1913

Difficoltà:  III

Dislivello:  250 m circa

Sviluppo:  350 m

Tempi: ore 1.30

Attacco quasi in comune con la via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli.

Raggiungere il grande camino-canale di destra salendo per una cengia verso destra.

Raggiunto il camino, salirlo, superando qualche strozzatura sulla destra fin sotto ad uno strapiombo marcato; sotto di questo traversare a destra e in obliquo per una parete raggiungere un altro camino; dove questo muore, salire una cengia a destra fino ad una nicchia, uscire a destra.

Poco dopo la parete si inclina e raggiungere l'intaglio fra le due cime principali, quindi per la frastagliata e facile cresta la cima.

                                               VERSANTE EST  (ANTICIMA di DESTRA)

VIA   32        Via  Osti - Campignotto - Scandolin

Primi salitori:  M. Osti-P. Campignotto-L. Scandolin, 1 giugno 1973

Difficoltà:  V-      Coefficiente Difficoltà:  615   Coefficiente Globale: 707

(75*0,7) +(20*0,2) +(50*0,7) +(25*3) +(30*6) +(20*6) +(40*0,7) +(40*3) = 615  300m.

Dislivello: 250 m circa

Sviluppo: 300 m.

Rischio: R3 (scala 1-6)

Tempi: 7 ore dei primi salitori

Materiale consigliabile: una serie di chiodi e diversi cordini.

La cresta della Cima Wilma sulla destra presenta una ben definita anticima, dalla quale scende un grande camino che arriva alla base.

L'itinerario sale a destra del camino fino a raggiungere una grande cengia che taglia la parete, si sposta quindi a sinistra e per un sistema di diedri e fessure sale direttamente fino alla anticima.

Attacco: circa 10 m a destra dell'inizio del camino.

1) Salire verticalmente per una parete grigia. (75 m, III+).

Traversare a sinistra in obliquo ad un caminetto e risalirlo fino alla grande cengia (20 m).

2) Seguire la cengia verso sinistra fin sotto al primo dei due diedri gialli e paralleli. (50 m, III+).

3) Superare verso sinistra una parete grigia, raggiungere il diedro (1 ch.) e risalirlo fino ad un buon punto di sosta. (25 m, IV).

4) Proseguire qualche m per il diedro, fino ad una piccola cengia che permette di traversare a sinistra evitando un tetto, quindi in verticale ad una nicchia (2 ch.) e per un diedro-fessura ad un buon punto di sosta alla base di una fessura strapiombante. (30m, V-).

5) Seguire la fessura fino ad un terrazzino sul filo dello spigolo. (20m, V-, 2 ch.).

6) In leggero obliquo a destra e poi verticalmente a un terrazzino. (40 m, III+).

7) Superare un diedro stretto fino a una spalla sotto l'anticima e raggiungerla per facili rocce. (40 m, IV).

Dall'anticima raggiungere senza difficoltà la cresta della cima principale.

                                                   VERSANTE EST  (ANTICIMA DI DESTRA)

VIA    33         Via "il Rovescio della Medaglia"

Primi salitori:  M. Zanolla-M. Lott, agosto 1982

Difficoltà:  VI   Coefficiente Difficoltà:  2100   Coefficiente Globale: 2520

 (50*16) +(50*5) +(35*8) +(50*10) +(50*5) +(100*0,2) = 2100  335m.

Dislivello:  250 m

Sviluppo:  270 m

Rischio: R4 (scala 1-6)

Tempi dei primi salitori:  4 ore

Materiale: oltre ai cordini una serie di exentric

Raggiunta la base della parete Est dell' anticima di destra portarsi all'attacco di una larga e netta spaccatura.

1) Alzarsi per rocce a destra della spaccatura, poi spostarsi a sinistra di questa e raggiunta una parete gialla e strapiombante portarsi 10 m a sinistra lungo una depressione fino ad un cordino su clessidra; alzarsi sullo strapiombo, spostarsi verso destra lungo una lama sporgente e dopo qualche m diritto fino ad un gradino con clessidre alla base di un diedro. (50 m, VI).

2) Continuare nel diedro soprastante per tutta la sua lunghezza e raggiungere una cengia spiovente. (50 m, IV+).

3) Portarsi alla base della parete e per rocce grigie salire verso la gialla fessura-diedro più a destra, e raggiungere alla fine della lunghezza un terrazzino sulla sinistra. (35 m, V).

4) Riprendere la fessura inizialmente più stretta che poco dopo si adagia per un breve tratto e quindi si impenna e strapiomba, evitare il tratto strapiombante spostandosi sulla delicata e gialla parete di sinistra uscendo al termine della lunghezza a un terrazzino sulla sinistra. (50 m, V+).

5) Riportarsi nella fessura che gradualmente si allarga a camino che taglia la sommità del pilastro, sostare sulla cima. (50 m, IV+).

Dalla sommità del pilastro proseguire per una banca in direzione Ovest (ometti) fino all'intaglio della via normale (100 m).

                                                                   VERSANTE OVEST

VIA   34         Via  Solleder - Kummer

Primi salitori:  E. Solleder-F. Kummer, 5 settembre 1926

Difficoltà:  IV    Coefficiente Difficoltà:  480   Coefficiente Globale: 528

(30*3) +(40*0,5) +(100*0,7) +(150*2) =

Dislivello:  250 m

Sviluppo:  270 m

Rischio: R2

Tempi:  2 ore

1) Dallo spuntone della via normale (all' inizio del piano inclinato) spostarsi un pò a destra, superare un risalto leggermente strapiombante e in verticale raggiungere un terrazzino. (30 m, IV).

2) Continuare diritto fino ad uno spuntone. (40 m, III).

Proseguire diritto per un diedro-camino e superando qualche strozzatura raggiungere l'intaglio formato dalla Punta Greti; (100 m, III+).

Per la facile parete, come per la via Castiglioni-Detassis, raggiungere la frastagliata cresta sommitale.

Variante: dalla Sosta 2 seguire una fessura che obliqua nei primi m a sinistra e quindi sale quasi verticale fino alle creste di vetta; (150 m, IV-).

VIA   35       Via Brunet - Pellican

Primi salitori:  Brunet-Pellican, 6 agosto 1953

Difficoltà:  IV

Dislivello:  250 circa

Sviluppo:  270 m

Tempi:  2 ore

L'itinerario si svolge sulla parete a destra della via Solleder-Kummer.

Dallo spuntone seguire i primi metri della via Solleder-Kummer, poi spostarsi a destra 10 m, alzarsi ancora in obliquo sempre verso destra e quindi direttamente fino alla cima.

VIA  36          Via  Pellegrinon-Lucian-Bidlingmayer

Primi salitori:  Pellegrinon-Lucian-A. Bidlingmayer, 19 luglio 1965

Difficoltà:  IV+      Coefficiente Difficoltà:  788   Coefficiente Globale: 866

(40*0,7) +(50*3) +(45*5) +(50*5) +(45*3) = 788

Dislivello:  230 m circa

Sviluppo:  250 m

Rischio: R2 (scala 1-6)

Tempi:  2-3 ore

A sinistra della via normale, una grande spaccatura evidenzia un pilastro.

1) Portarsi alla base dell'arrotondato spigolo di destra (del pilastro) e salire in obliquo un canale verso destra, e dopo 20 m proseguire per una fessura nella direzione opposta. (40 m, III+).

2) Dalla cengia superare un muro giallo e raggiungere una fessura nascosta, dopo di questa superare un rigonfiamento e sostare a uno spuntone sulla cengia. (50 m, IV).

3) Spostarsi qualche m sulla sinistra e superato uno strapiombo proseguire per un diedro fino ad un'altra cengia. (45 m, IV+).

4) Da qui in verticale a destra di un tetto e dopo 20 m circa spostarsi a destra in una fessura e per questa a un comodo punto di sosta. (50 m, IV+).

5) Continuare in un diedro canale, oltrepassare un intaglio e fermarsi sulla destra. (45 m, IV).

Dal terrazzino per una fessura e un breve muro raggiungere una punta.

Da qui per la facile cresta raggiungere verso destra l'intaglio d'arrivo della via normale.

VERSANTE NORD OVEST

VIA   37       Via del gran diedro

Primi salitori:  I. Cadorin-P.DeTuoni-F. Gatto-Golfetto,  25 settembre 1971

Difficoltà:  VI, A2 (dei primi salitori)

Dislivello:  230 m

Sviluppo:  250 m

Tempi:  8 ore dei primi salitori

Materiale usato: 20 ch. di cui 11 di sosta, 8 di progressione, 2 cunei e 3 ch. a pressione lasciati.

Materiale consigliabile: una serie di chiodi assortiti per le soste.

Risalire il ghiaione fino alla base della parete nord ovest e portarsi verso sinistra fino alla base del diedro inizialmente strapiombante che termina ad un intaglio formato dalla parete e il pilastro dove sale la via Pellegrinon - Lucian - Bidlingmayer e seguire l'ultimo tratto di quest' ultima fino alla cresta sommitale.   Mancano ulteriori informazioni.

                                                              VERSANTE SUD OVEST

VIA   38        Via Castiglioni-Detassis

Primi salitori:  E. Castiglioni-B.Detassis

Difficoltà:  IV+      Coefficiente Difficoltà:  1302   Coefficiente Globale: 1432

(35*0,7) +(20*3) +(100*5) +(40*6) +(40*0,5) +(50*8) +(30*0,2) +(40*0,5) +(45*0,7) = 395m.

Dislivello:  250 m circa

Sviluppo:  350 m

Rischio: R2

Tempi:  2-3 ore

Bella ed elegante arrampicata su ottima roccia.

L'itinerario si svolge lungo la riga nera visibile anche dal rif. Pradidali, che scende verso sud dall'intaglio fra la cima e la Punta Greti.

1) Dal rif. Pradidali risalire il ghiaione come per la via normale fino allo sbocco del canale che scende dalla Forcella Canali, risalirlo per circa 20 m fino alla base di un corto diedro grigio. Attaccare per questo, spostarsi per rocce a sinistra a un altro diedro e raggiungere uno spuntone. (50 m, III+).

2) Salire una parete a destra in direzione di un diedro giallo. (30 m, IV).

3) Spostarsi a destra, doppiare uno spigolo e raggiungere una sosta sotto ad un grande tetto. (25 m, IV+).

4) Uscire a destra per una parete e alzarsi verso la colata nera, quindi proseguire in verticale in direzione dell'intaglio. (50 m, IV+).

5) Continuare sul fondo del diedro che gradatamente si allarga a camino e raggiunge l'intaglio con la Punta Greti. (50 m, IV).

Dall' intaglio per facile parete raggiungere senza grandi difficoltà la cima principale.

VERSANTE OVEST,  ALLA PUNTA GRETL

VIA    39       Via Dolce Sorpresa

Primi salitori:  M. Zanolla-M. Lott, settembre 1982

Difficoltà:  VI-       Coefficiente Difficoltà:  1662   Coefficiente Globale: 1944

(35*3) +(50*14) +(50*14) +(50*2) +(30*0,2) +(40*0,5) +(45*0,7) = 1662  300m.

Dislivello:  250 circa

Sviluppo:  300 m.

Rischio: R4 (scala 1-6)

Tempi dei primi salitori:  4 ore

Materiale usato: 4 cordini, 4 stopper. 1 ch (lasciato alla Sosta 3)

Materiale consigliabile: qualche cordino, qualche chiodo a lama e una serie di stoppers.

Bella arrampicata su ottima roccia che sale fra i tetti del Pilastro Greti in grande esposizione.

1) Dalla sosta sullo spuntone dopo 50 m dall'attacco della via Castiglioni-Detassis alzarsi sulla grigia lavagna in leggero obliquo a sinistra e sostare a una cengia sullo spigolo. (35 m, IV).

2) Spostarsi qualche m a destra, alzarsi in obliquo, raggiungere una lama staccata e in leggero obliquo a sinistra un diedro giallo.

Uscire per questo e continuare per una fessura fino ad una sottile cengia con lama, sempre sul filo dello spigolo. (50m. VI-).

3) Traversare a destra sulla cengia, oltrepassare lo spigolo e alzarsi sulla parete gialla fin sotto a un piccolo tetto (cordino lasciato), superarlo direttamente, proseguire qualche m, quindi traversare a sinistra ed infine ad un gradino. (50 m, VI-, 1 ch).

4) Dalla sosta alzarsi per l'articolata parete al centro del pilastro fino alla spalla. (50m, IV-).

Dalla spalla con 20 m si può raggiungere la sommità della punta, oppure più convenientemente traversare per una facile cengia all'intaglio fra questa e la Cima Wilma (uscita della via Castiglioni-Detassis).

CIMA  WILMA       Parete EST

CIMA  WILMA       Parete  OVEST